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Non so come fartelo capire...
Quando finito di studiarmi il mio romanzo ti farò vedere in privato tutto il lavoro che ho fatto prima di iniziare a stenderlo. Così capirai meglio.
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ok. Questi schemi comunque sono per storie brevi. è naturale che non siano troppo lunghi. Io infatti sto ancora lavorando al worldbuilding della nuova stagione di riscoprendo se stessi prima di cominciare.. -
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Raga, per cortesia, non c'è bisogno che ogni volta vi citiate a vicenda di continuo. Davvero, non è necessario riportare sempre e comunque tutto il messaggio dell'utente con cui si sta facendo botta e risposta, specie se non ci sono interventi altrui "in mezzo"; ciascuno di voi due può scrivere quel che vuole dire e basta, magari usando la funzione tag, o al limite citando dei pezzi del post dell'altro utente. Non è un rimprovero che vi faccio, non state infrangendo nessuna regola del forum 
ma, senza tutte le citazioni superflue, questa discussione risulterebbe più fluida e facile da seguire.
Detto ciò, sono d'accordo con Laura quando dice che la storia qui condivisa risulta ascrivibile più al genere drammatico che all'horror vero e proprio. Quindi ti direi, l.pallad , di catalogarla come racconto drammatico con elementi fantasy, oppure drammatico con elementi fantasy e horror. Ma dubito sia horror puro.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, i dialoghi, eccetera, mi permetto di dare anch'io un consiglio. Dato che si tratta di un racconto breve (puoi decidere di allungarlo, ma non credo che diverrà una storia a capitoli, giusto? ), potresti concentrarti sull'approfondimento della figura centrale. Dev'essere un bambino timido, insicuro? Allora fallo esitare un po' quando si esprime, nei dialoghi, attraverso l'uso dei puntini sospensivi. Aggiungi alla narrazione dei particolari come il tono di voce incerto o flebile, le reazioni di disagio come abbassare la testa e guardarsi i piedi, oppure mordersi il labbro per il nervosismo, rosicchiarsi le unghie, arrossire facilmente...
Inoltre, visto che la storia si concentra su un'esperienza terrificante, focalizzati sulle sensazioni legate alla paura. Quando si è molto spaventati, il corpo può avere varie reazioni fisiche: tremori, brividi, aumento del battito cardiaco, sudorazione. Ecco, pensa che a un personaggio che ha paura va attribuita almeno qualcuna di queste sensazioni; prova a imprimerle sul foglio mentre immagini di vedere qualcosa che spaventerebbe te!
Ora provo a farti un esempio di arricchimento dei dialoghi. Se Laura vuole aggiungere qualcosa, può aiutarti ancora. Prendo proprio il pezzetto di un dialogo del tuo racconto.
CITAZIONE“Dobbiamo uscire di qui.” si lamentò lei quando si fermò a riprendere fiato.
“Dove? Se lo facciamo gli uomini cattivi ci prenderanno.”
“Vuoi dire che dobbiamo rischiare qui per non morire fuori?”
“Dobbiamo trovare gli uomini con la rete sugli elmetti. Loro ci salveranno.”
Dina lo abbracciò “Non mi lasciare.”
“Non ti lascio.” rispose ricambiandola. Aveva perso la famiglia e il suo nuovo amico, non poteva perdere anche lei.Ecco come potresti, eventualmente, migliorare ciò che hai scritto. Sono suggerimenti, non dico che devi seguirli passo per passo, ma potrebbero servirti come spunto:
“Dobbiamo... uscire di qui” ansimò lei, fermandosi per riprendere fiato.
Fishke era pallido come un lenzuolo e si teneva una mano sul petto. “D-dove andiamo? G-gli uomini cattivi... ci prenderanno!” balbettò a fatica.
“Allora restiamo qui per non morire fuori? Potrebbe essere peggio!”
Fishke respirava affannosamente, nello sforzo di riacquistare un minimo di calma e lucidità. Aveva ancora il cuore a mille, sia per lo shock che per l'agitazione dovuta alla fuga; sentiva il suo corpo tremare fino alle ossa, scosso da brividi incontrollabili. “Dobbiamo trovare gli uomini con la rete sugli elmetti” disse con voce flebile. “Loro ci salveranno.”
Dina, sollevata che lui avesse un piano, lo abbracciò di slancio e premette il viso contro la sua spalla. “Non mi lasciare, ho paura” supplicò, mentre le lacrime le inumidivano gli occhi.
“Non ti lascio” sussurrò Fishke, ricambiando la stretta. Aveva un nodo alla gola e non riuscì a dire nient'altro: dopo aver perso la sua famiglia e il suo nuovo amico, non voleva certo perdere anche lei.
Spero di essere stata utile e averti dato qualche idea!
Un altro consiglio che ti do è: leggi più storie della Biblioteca del forum (magari cominciando proprio da quelle di Laura, a cui piacciono sia l'horror che il fantasy), prestando particolare attenzione ai paragrafi in cui i personaggi interagiscono fra loro. Osserva le loro reazioni, studiale, riflettici su. Prenditi del tempo, insomma, per analizzare un po' le vicende, le emozioni che provi quando leggi e perché le provi. Penso che ti aiuterebbe a trasporre qualcosa in più nella tua scrittura. Ovviamente ti raccomando di leggere con molta calma, senza fretta, nei momenti in cui hai una buona dose di tempo libero a disposizione.. -
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L'ambientazione della seconda guerra mondiale è sempre suggestiva.
L'elemento horror è molto flebile nel racconto, io lo inquadrare più sul drammatico/noir.
Il finale è piuttosto tragico.
Nel complesso mi è piaciuto molto.Principalmente sì. E anche l'introspezione dei personaggi. Prima di scrivere la storia devi definirli bene. Prendi carta e penna e in un foglio gli descrivi fisicamente, poi caratterialmente fino a definire la loro personalità. Poi scrivi un po i loro gusti. Cosa fanno, cosa odiano, cosa invece amano. Poi scrivi il loro trascorso, il passato, il presente e quali sono le loro ambizioni i loro scopi, obiettivi, i loro sogni. Perché danno vita alla storia? Sono loro la parte più importante della storia. Sono da loro che nascono le storie e non viceversa. Sono loro il motore di ogni possibile storia. Se non sono credibili loro, la storia come potrà mai essere credibile?
Il lo avevo fatto lo schema. Per questo ho comprato le carte fabula. Eccolo qui. Cosa avrei dovuto fare di più.
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Buono comunque che hai schematizzato tutto.
Anche perchè è un racconto breve.
Io scrivo sempre tutto d'un fiato quando mi viene l'ispirazione, non riuscirei a costruire un racconto con gli schemi.. -
.L'ambientazione della seconda guerra mondiale è sempre suggestiva.
L'elemento horror è molto flebile nel racconto, io lo inquadrare più sul drammatico/noir.
Il finale è piuttosto tragico.
Nel complesso mi è piaciuto molto.Il lo avevo fatto lo schema. Per questo ho comprato le carte fabula. Eccolo qui. Cosa avrei dovuto fare di più.
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Buono comunque che hai schematizzato tutto.
Anche perchè è un racconto breve.
Io scrivo sempre tutto d'un fiato quando mi viene l'ispirazione, non riuscirei a costruire un racconto con gli schemi.
Già. Perché dopotutto non è una storia completa e avevo un limite di parole da usare. Quindi come potevo dare eccessivi approfondimenti?. -
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l.pallad non è la prima volta che mi rivolgo esplicitamente a te in un post, tramite tag, e tu non rispondi, benché io ti stia parlando anche in qualità di amministratrice del forum. Ti chiedo di aggiungere i titoli delle tue storie nei topic dove mancano e tu non lo fai, ti esorto a non citare sempre l'intero post dell'utente a cui ti rivolgi - nel corso di una conversazione in cui non sta intervenendo un terzo utente - e non lo fai.
Può succedere di non rispondere a qualcuno, per una dimenticanza o qualche altra ragione valida, ma nemmeno sul gruppo Telegram ESTEL hai dato segno di aver letto uno dei miei ultimi solleciti (riguardante la corretta compilazione dei moduli per la pubblicazione delle storie qui in Biblioteca). Questo comportamento non va bene, sappilo.. -
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Ultimamente ero occupato e adesso non sono nemmeno in casa. . -
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Be', almeno su Telegram potevi dar segno di aver letto quello che ho scritto. Ad ogni modo, ho visto che i titoli li hai aggiunti, qui nella sezione delle storie originali; quando ti sarà possibile, fai lo stesso con le tue fanfiction "La storia dell'esperimento 297" e "Samael". . -
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Elizabeth Swann
Colpa mia. E fatto..
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