-
+3
.Premessa: non sapevo dove mettere questa discussione, quindi in caso avessi sbagliato vi chiedo gentilmente di spostarla. 
Il titolo parla chiaro: qual è il vostro rapporto con la scrittura? È una passione che avete sempre avuto oppure l'avete maturata negli anni per qualche motivo? In quali momenti preferite scrivere? Vi piace condividere i vostri scritti con gli altri o preferite tenerli per voi?
Io come ho già detto mi tiro sempre indietro quando si tratta di scrivere, però mi piacerebbe lo stesso leggere le esperienze di voi scrittrici esperte.
. -
+2 .
Prima di tutto un caloroso buongiorno 
. Premetto che sono una persona che scrive per diletto e la mia passione è nata perché mi piace condividere delle fantasie, mondi fantastici per evadere dalla realtà. All'inizio, infatti, le cose che scrivevo erano molto più fantasiose e con un finale sempre felice. Poi però ho iniziato a sviluppare la scrittura sull'idea che non si possono superare le brutte esperienze non pensandoci e restando sempre in un mondo fantastico, per cui ho iniziato a sviluppare delle storie in cui entra il dolore, in cui i protagonisti non sono necessariamente felici, ma che possono avere un passato turbolento e i finali possono essere talvolta lieti, altre volte...imprevedibili come la vita.
Il mio obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere il lettore, che può avere un altro aspetto o un'altra prospettiva degli eventi.
Spero che persino questa risposta possa risvegliare in te e in chiunque legga, qualcosa e che magari anche tu possa scrivere.... per quanto riguarda il fatto che si scriva per se stessi o per gli altri, a volte credo che anche se si scrive per sé si viene sottoposti ad un giudizio, il proprio.... e questo, forse, è il giudizio più difficile da digerire, perché in forma scritta spesso si formalizzano cose che si ha paura ad ammettere a se stessi....però non c'è sensazione più bella di riuscire finalmente a guardare la realtà in faccia, perché solo vedendola, si può iniziare ad affrontarla. Ti auguro ancora una buona giornata
. -
+1 .
Bellissimo topic, Ale 
Spero di rispondere il prima possibile!
Per quanto riguarda la collocazione, siccome è da un paio di giorni che mi chiedo se aprire una nuova sezione nell'area "Il Salone del Fuoco", mi sa che questa è una buona occasione per farlo
Sposterò il topic lì.
. -
+1 .
Grazie per le vostre risposte e grazie per il tuo incoraggiamento, Nancy!
. -
+2 .
Bene, ora che ho spostato il topic e ho un po' di tempo riesco a rispondere con calma ![:]](https://img.forumfree.net/html/emoticons/new/love.svg)
Scrivo praticamente da sempre, sogno di fare la scrittrice da quando avevo dieci anni, quindi fate un po' voi
Amo scrivere perché quando lo faccio sento le emozioni dei personaggi, entro in empatia con loro, mi rispecchio in alcune loro caratteristiche o esperienze. In genere tengo per me ciò che scrivo, o al massimo lo condivido con qualche persona fidata... sia per una questione di riservatezza, sia perché la maggior parte delle mie storie sono eternamente incomplete e non mi piace molto sottoporre al giudizio altrui cose rimaste a metà.
Alla pubblicazione di storie online sono approdata relativamente tardi. Diciamo che a un certo punto ho avuto l'ispirazione per scrivere fanfiction, mi sono fatta coraggio e le ho condivise su Internet. Con le mie storie originali ("originali" nel senso che i personaggi sono inventati da me) sono molto più cauta e non mi piace diffonderle in Rete. All'inizio non ci pensavo proprio perché miravo direttamente alla pubblicazione con una casa editrice (piccole ambiziose crescono
), poi crescendo ho capito che non ci sarebbe niente di strano se avessi condiviso qualcosa, eppure continuo a essere riluttante a farlo. Forse dipende dal fatto che sono molto perfezionista e le mie storie originali non mi soddisfano mai fino in fondo 
Con le fanfiction la questione è un po' diversa, pretendo meno da me stessa e le considero un divertimento a tutti gli effetti, quindi - anche se comunque l'impegno nella stesura non manca - mi creo meno problemi a pubblicarle online. Più che altro è il feedback scarso a demotivarmi, infatti uno dei motivi per cui ho deciso di mollare Wattpad è questo: gente che non interagisce, che schiaccia il pulsante "segui" ma poi non si fa viva mai o quasi mai (che cliccate a fare su quel pulsante, dico io?), né sulla bacheca quando io chiedo consigli o pongo delle domande, né per commentare le mie storie. Non lasciano nemmeno stelline (l'equivalente del "mi piace"), nonostante non costi nulla; voglio dire, arrivi a fine capitolo - o racconto - e ti è piaciuto, cosa ti costa premere sulla stella? Se la storia non piace è un altro conto, ma se piace...
Secondo me queste persone non leggono affatto - poi magari sbaglio io a pensarla così, chissà! Quel che è certo è che, dal mio punto di vista, non ha senso pubblicare online le proprie storie se non c'è scambio con i lettori. Non mi ritengo un'esperta, sia chiaro, sono una scrittrice dilettante, ma comunque mi impegno in quello che faccio, perché la scrittura è molto importante per me, perciò ci rimango male se il feedback è scarso o inesistente...
Perdonate lo sfogo, ma questa cosa dovevo proprio dirla
Comunque, per concludere con una nota più allegra, ormai di Wattpad poco m'importa e quello che più mi auguro è che ESTEL possa essere un posto diverso, dove l'interazione viene prima di tutto Per quanto riguarda te, nevia' penso che tu debba capire cosa ti interessa di più: scrivere per te stessa o condividere ciò che scrivi? Perché ci sono persone che sono perfettamente felici di scrivere per sé, quindi non si preoccupano di mostrare a qualcuno le proprie storie - e invece c'è chi, come me, scrive per sé ma mira anche a farsi leggere dagli altri...
. -
+2 .
Ciao! 
Non mi ero accorta di questo topic 
Sinceramente non so di preciso come sia nata la passione che ho per la scrittura, non me lo so spiegare, ma so solo che mi ha salvato la vita. La poesia mi ha salvato la vita. Tra i 16 e i 17 anni, dentro di me sentivo che qualcosa stava cambiando, che qualcosa voleva uscire ed esplodere fuori dal mio corpo, dalla mia mente e dal mio cuore spezzato. Un pomeriggio di Luglio mi trovavo a casa dei miei nonni, ero nel loro giardino e stavo piangendo, perché in me c'era qualcosa che non andava, semplicemente ero arrivata a quel punto che mi ero detta: "non voglio più vivere". La vita mi era diventata pesante, troppo triste e malinconica, ero caduta in uno dei miei più brutti periodi di depressione; così ho preso un quadernetto con fogli bianchi e ho iniziato a scrivere. Ho scritto la mia poesia all'età di 18 anni.
Proprio questa qui.
Il Giardino
E anche oggi giaccio qui,
in questa tiepida erba,
e mi faccio cullare dalla leggera aria
che solletica le foglie degli alberi
e sento udir allegramente il cinguettio dei passeri.
Fra i rami della siepe intravedo un scintillio argenteo.
Ed ecco spuntare fuori una farfalla bianca, candida e innocente
Sembra tutto così calmo e sereno.
Mi rivolgo al cielo grigio
e a quel sole malato
perché solo lui può capirmi.
In questo mondo tutto è male.
Da questa poesia ne sono nate altre e ancora oggi quando ho bisogno ne scrivo qualcuna.
Da quel giorno non ho mai più smesso di scrivere poesie.
La scrittura è diventata presto per me non una passione o un talento, ma una personale neccessità di esprimere le mie emozioni, negative e positive, di sfogarmi e liberarmi sopratutto dalla mia personale tristezza, dal mio dolore, dalla mia sofferenza e dal mio male interiore che porto dentro di me da quando sono nata. La poesia mi ha aiutata e mi aiuta ancora a sentirmi meglio con me stesso. Riporta sempre la pace e l'equilibrio in me.
Scrivo per me stessa, ma spero molto che qualcuno, leggendo le mie poesie mi possa capire e anche che qualcuno possa trovare come lo trovo io un pò di pace e conforto personale, perché come di spesso io "la poesia nasce dal cuore per curare l'anima".
Dopo la maturità sono ricaduta di nuovo in depressione. Non sapevo cosa fare della mi vita. Mi ero iscritta all'università, ma sono partita con il piede sbagliato e ho abbandonato. Da qui sono entrata completamente in crisi. Non ho fatto più finché un pomeriggio mi sono messa a computer e ho iniziato a scrivere la prima bozza del mio primo romanzo, senza dire niente a nessuno. Nel frattempo mi sono concentrata su me stessa e ho ripreso in mano tutte le altre mie passioni che avevo abbandonato: l'arte, la pittura e la moda. Dopodiché pian piano tutto ha cominciato a risistemarsi, sopratutto i miei sogni e mi sono iscritta ad una scuola privata di moda. A Ottobre ho iniziato una nuova vita, una nuova avventura, fino a che a Febbraio è arrivata la pandemia e ci siamo chiusi dentro casa per due mesi circa.
Durante il lockdown stavo di nuovo andato fuori di testa. Quindi ho iniziato a scrivere una storia che si è trasformato poi in un racconto, un racconto lungo, intitolato "Into The Woods". Da qui ho iniziato veramente a scrivere. Oggi scrivo quasi tutti i giorni, una poesia, un capitolo di un racconto o del mio romanzo. Non riesco più a fermarmi, ma sopratutto non riesco più a farne a meno, perché se non scrivo almeno una volta al giorno, anche tre righe, impazzisco, vado furi di testa e comincio a stare male con me stessa. La mia anima la sento piangere in silenzio. Sento che ricomincio a soffrire e io non voglio soffrire.
Non scrivo per diletto o per passione, scrivo per pura necessità personale, in modo da salvarmi da sola dal male.
Le mie poesie sono lo specchio della mia anima.
Nei miei racconti e nei miei futuri romanzi scriverò emozioni e pensieri veri.
In tutto ciò che scriverò troverete sempre una parte di me.
Attraverso la scrittura vorrei far arrivare messaggi e insegnamenti utili a tutte le persone del mondo, perché desidero con tutta me se stessa che quest'ultime ritrovino in me qualcuno che le capisca veramente e che trovino finalmente conforto, pace, tranquillità e serenità, ma sopratutto la felicità, perché so cosa vuol dire essere abbandonati, essere lasciati soli, soffrire la solitudine, non accertarsi mai per quello che si è veramente, Essere sempre in guerra con se stessi può diventare un agonia tremenda che ti porta a dire "non voglio più vivere".
Spero solo che in quello che scrivo qualcuno riuscirà a rispecchiarsi e a non sentirsi più solo e incompreso.
P.S. spero possiate capirmi.
. -
+1 .
Laura_Ruetta la tua risposta è così piena di emozioni che davvero mi ha lasciata senza parole. Ti mando un abbraccio forte di solidarietà, proprio dal
. -
+2 .
Laura_Ruetta
Ti assicuro che non sei sola: da quello che ho visto personalmente, ognuno ha un modo di sfogarsi, di buttare fuori tutto il male e in un certo senso, devi cercare di sentirti fortunata: tu sai qual è il tuo modo, mentre altri ancora lo devono trovare. Spero con tutto il cuore che tu riesca sempre a trovare la forza di fare ciò che ti piace e di riuscire a sconfiggere tutto il male che c'è.. -
+4 .Premessa: non sapevo dove mettere questa discussione, quindi in caso avessi sbagliato vi chiedo gentilmente di spostarla.
Il titolo parla chiaro: qual è il vostro rapporto con la scrittura? È una passione che avete sempre avuto oppure l'avete maturata negli anni per qualche motivo? In quali momenti preferite scrivere? Vi piace condividere i vostri scritti con gli altri o preferite tenerli per voi?
Io come ho già detto mi tiro sempre indietro quando si tratta di scrivere, però mi piacerebbe lo stesso leggere le esperienze di voi scrittrici esperte.
Il mio rapporto con la scrittura è nato con il tempo. Sono sempre stata una ragazza a cui è sempre piaciuto sognare e fantasticare.
E' sempre stata una cosa mia il voler analizzare il mondo attraverso i miei personaggi. Molti dei miei pensieri e dei miei sentimenti sono cresciuti insieme a loro. Li sento una parte di me.
Prima che qualcuno possa chiamare il manicomio mi spiegherò meglio.
Ho sempre desiderato, attraverso le mie storie, voler trasmettere al lettore sensazioni ed emozioni reali. Soprattutto perchè scrivo principalmente di sentimenti che ho provato durante questi anni. I miei personaggi non sono altro che tante piccoli parti di me. Alcuni hanno dei miei pensieri "in superfice", altri desideri nascosti, altri ancora rancori nascosti.
Sono come delle sfaccettature della mia persona, ma non manco di donargli una personalità propria.
Per cui non saprei spiegare a parole perchè io adori così tanto scrivere. Credo sia il mio modo di esprimere ciò che a parole non riesco.
Soprattutto quando descrivo momenti di dolore e di rabbia. A voce non saprei come descriverli...
Scrivendo si.
Mi piace condividere le cose che scrivo, altre preferisco tenerle per me!
Spero di aver risposto correttamente!
. -
+1 .CITAZIONEHo sempre desiderato, attraverso le mie storie, voler trasmettere al lettore sensazioni ed emozioni reali. Soprattutto perchè scrivo principalmente di sentimenti che ho provato durante questi anni. I miei personaggi non sono altro che tante piccoli parti di me. Alcuni hanno dei miei pensieri "in superfice", altri desideri nascosti, altri ancora rancori nascosti.
Sono come delle sfaccettature della mia persona, ma non manco di donargli una personalità propria.
rosewhitexx_ praticamente questo pezzo potrei averlo scritto io Ti quoto dalla prima all'ultima parola!
. -
+3 .
Ho sempre amato scrivere. Quando ero piccola, a scuola, adoravo i temi di scrittura creativa. Quando ho scoperto le fanfiction e EFP è stata una gioia.
Ho avuto momenti di gloria, persone che mi seguivano ed apprezzavano il mio stile particolare. Ho scritto tantissimo.
Ho poi smesso per un periodo per dedicarmi al disegno, ma la scrittura non mi ha mai abbandonato. È sempre stata lì.
Per anni ho lavorato a una raccolta di racconti e sto ancora lavorando a un libro.
Vado molto a fasi, ma così è la mia vita.. -
+2 .
Io ho iniziato a scrivere per “vedere” di nuovo una serie dalle atmosfere particolari che mi piacesse.
La nostalgia di qualcosa di simile a X-Files e Twin Peaks (con una dose di Nigthmare) perché quando scrivo non faccio altro che descrivere le scene che la mia immaginazione proietta nella mia mente e quando leggo faccio l’inverso proiettando le immagini che le parole mi evocano.
In poche parole ho trovato un modo molto economico di fare il regista e non trovando niente in giro lo sto girando (scrivendo) io.. -
+3 .
Per rispondere concisamente a questa discussione, potrei dire che
Scrivo perché nella vita esco di rado e parlo ancora meno.
Scrivo per non essere dove sono, perché vorrei fuggire in epoche e luoghi lontani.
Scrivo per non essere me, perché spesso non mi sopporto.
Insomma, per me la scrittura, al pari della lettura, è sicuramente un momento di evasione, ma anche di riflessione interiore.
Ho iniziato appuntando pensieri e sensazioni sul tipico diario, più o meno dall'età in cui frequentavo la scuola media, un periodo di transizione alquanto complicato sia a livello fisico che emotivo, a cui si è aggiunto il ritrovarmi in un contesto sociale non proprio tranquillo e accogliente. E quindi diciamo che la scrittura era un po' un rifugio.
Durante le superiori ho sviluppato una grande passione per la letteratura e per l'analisi dei testi, il mio tema preferito era quello appunto ad argomento letterario. In quegli stessi anni ho cominciato a abbozzare le mie prime fanfiction ispirate soprattutto ad anime e film che mi avevano particolarmente colpito e di cui desideravo vedere approfonditi alcuni episodi, oppure vederli proseguire o avere delle svolte alternative.
Molti di quei racconti, per motivi vari, soprattutto legati allo studio che mi sottraeva molto tempo e anche ad alcune situazioni personali, sono rimasti inconclusi, perciò non li ho mai pubblicati e ancora restano su quaderni e fogli.
Un giorno però ho scoperto il sito EFP e leggendo anche parecchie storie, alcune ben scritte, altre a malapena in lingua italiana, mi sono presa di coraggio per provare anch'io a pubblicare qualcosa.
C'è stato un periodo, durato almeno cinque o sei anni, in cui ero molto prolifica, sia come scrittrice che come lettrice, ho coltivato tante amicizie di penna e ho avuto anche un discreto seguito di lettori che mi facevano pervenire le loro opinioni. Poi il venir meno di riscontri e il mio spostamento di interesse verso altri orizzonti, ha reso anche la mia propensione alla scrittura parecchio scostante.
Ancora oggi mi rammarico di aver lasciato alcune storie inconcluse ma spero che, quando la mia situazione personale si stabilizzerà, troverò il modo di riprenderle e dare loro una degna chiusura.. -
+2 .Scrivo per non essere dove sono, perché vorrei fuggire in epoche e luoghi lontani.
Scrivo per non essere me, perché spesso non mi sopporto.
Davvero bella definizione.
Io mi sopporto ma anche così evadere diventa legittimo oltre cha ausicabile perchè significa che la vita è diventata una prigione.
E in fondo è così, anche se non c'è nessuno con una frusta o una pistola il sitema ha inventato metodi molto più invisibili e quasi eleganti per importi scelte e comportamenti.
E così il tuo spirito di ribellione si illude si essere ancora tale facendo dare ai tuoi personaggi le risposte che dovresti dare tu e soprattutto facendogli fare le scelte che dovresti fare tu.
Comunque se un giorno dovessi trovare la lampada di Aladino il mio primo desiderio sarebbe: "Voglio essere V".
Sempre se non la sostituiscono, in quanto fossile e inquinante, con una bella lampada a led a energia solare.. -
+3 .
Vorrei citare un po' tutti in questa discussione, ma spero che questo messaggio arrivi ugualmente.
Ho notato in questo topic che, come me del resto, la scrittura è un modo per evadere da ciò che viviamo costantemente tutti i giorni nelle nostre vite, e in fondo è anche normale (e anche bello, se vogliamo). Senza sogni rischiamo di cadere in un tunnel buio e questo non deve avvenire.
Cito Fanny Solomon Vlad Valacchio e -Laura- per dire che non bisogna scrivere perchè non ci si accetta, ma per immaginare le persone diverse da come ce l'aspettiamo senza che il loro dito ci venga puntato contro, e quindi essere accettati senza colpevolizzarsi. In ogni caso, un abbraccio a tutti!
Ora veniamo al dunque.
Io scrivo storielle da bambino, era il lontano 2003, e scrivevo una specie di diario della mia estate, le avventure che mi capitavano ecc. Poi negli anni (e ancora oggi) scrivevo sul blog, che ho accantonato per lungo tempo e solo un anno fa ho riaperto (dopo che ho conservato le copie degli articoli di dieci anni fa offline, sul computer, e li ho importati online sul nuovo blog).
La lettura di fumetti e di libri Disney furono la miccia per innescare la mia immaginazione nella fotografia e nella scrittura, e dopo svariati anni, all'età di sedici anni scrivo la prima storia, che è ad oggi in scrittura.
Tuttavia ho scritto anche altri racconti che forse un giorno verranno pubblicati.
Di solito scrivo per far leggere al pubblico..
IL FORUM IN BREVE
REGOLAMENTO
INDICE DELLE STORIE
PRESENTATI!
Gruppo Telegram ESTEL
Anonymous
Contacts
Web
