Per il Mio Re

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    PER IL MIO RE



    OPERA DI RIFERIMENTO: The Last Kingdom
    CATEGORIA: bollino verde (per tutti)
    GENERE: Angst
    NOTE AGGIUNTIVE: Canon-Fic & What If? Forse potrebbe essere OOC
    DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: "The Last Kingdom" e i suoi personaggi non sono di mia proprietà, ma appartengono a Netflix. Questa fanfiction non è stata realizzata a scopo di profitto, ma solo per il piacere di scriverla e di condividerla gratuitamente.



    Sinossi


    Re Alfred era il sovrano del Regno del Wessex, conosciuto con il nome di Alfred il Grande. Dopo lunghi anni di combattimenti contro i Danesi, che giungevano per conquistare terre, muore per malattia e il Regno è in subbuglio perché ci sono altri pretendenti al trono oltre suo figlio Edward.
    La vita di Alfred si è intrecciata con Uhtred, sassone di Bebbanburg che in gioventù è stato catturato e cresciuto dai danesi. Uhtred ha sempre aiutato Re Alfred nella sua battaglia contro i danesi per aiutarlo a realizzare il suo sogno dell'Inghilterra e riuscire, con il suo aiuto, a riconquistare Bebbanburg che da anni era in mano allo zio che ha sempre tentato di ucciderlo.
    Uhtred in quanto pagano ha sempre avuto problemi con Alfred e, in uno di questi, era stato esiliato fino a che il Re non lo libera poco prima di morire. Una volta morto Uhtred viene nuovamente rinchiuso per poi essere costretto a lasciare Winchester e andare in esilio. Il resto è, in parte, in questo racconto.


    Consiglio la lettura di questa storia con l'ascolto di questa musica: https://open.spotify.com/track/2pwXoK0zu4M...bfdaa786170420b

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    “Il Re è morto!”

    Le strade di Winchester erano deserte, solo il suono delle campane echeggiava per tutta la città comunicando la triste notizia. L'intera popolazione era riunita fuori dal palazzo reale assorta in preghiera per benedire l'anima dell'amato Re.

    Un raggio di luce sbucò dalla piccola finestra della cella e si posò sul suo capo come se una mano gentile volesse richiamare la sua attenzione, così alzò il viso e chiuse gli occhi, lasciandosi accarezzare dal piacevole tepore.

    “Ora posso andarmene senza alcun rimpianto...” la sua flebile voce, distrutta dal dolore, risuonava nella sua testa, creando una ferita ancora più grande dentro al suo animo. Quante volte avrebbe potuto, o ancora meglio dovuto, odiarlo, eppure gli riusciva impossibile farlo poiché le loro vite erano legate per volere degli Dei.

    “Sono qui, ancora una volta, per affidarvi la vita di mio figlio... Solo voi potete salvarlo. Vi chiedo di restare a Winchester fino a che non sarà diventato Re.” il suo ultimo desiderio gli ritornò alla mente: il suo pallido e scarno viso, le sue mani tremanti e i suoi occhi lucidi e sofferenti che si perdevano nei propri mostrando un uomo fragile, spogliato da ogni maschera di regale fierezza e sicurezza lasciando solo l'animo di un padre morente in pena per il figlio. Avrebbe dovuto andarsene molto tempo fa e lasciare il Re a gestire i suoi affari senza intromettersi, soprattutto ora che aveva riconquistato la libertà, eppure, nonostante avesse perso molto a causa sua, era ancora lì ad aiutarlo giurandogli fedeltà.

    “A Lord Uhtred, l'unico vero erede di Bebbanburg.” sentiva i suoi occhi fieri e sofferenti travolgerlo tutt'ora e la sua voce tremante vibrargli in tutto il corpo. Una lacrima gli scivolò lungo il viso mentre un gigantesco vuoto avvolse il suo animo afflitto dal dolore. Re Alfred gli aveva portato via molte cose, causandogli tante pene, e adesso, Alfred, aveva portato via anche se stesso aggiungendo un altro macigno di sofferenza nel suo cuore.

    “Farò quanto mi avete chiesto, vi giuro che veglierò su vostro figlio...” sussurrò come se sperasse che l'animo del Re potesse ancora sentirlo. L'unico modo che aveva per onorarlo e donare un po' di sollievo al proprio cuore era proteggere Edward e assicurargli il suo legittimo posto sul trono, non poteva permettere che anche la sua vita venisse portata via fin troppo presto.
    “Troverò un modo per uscire da qui ed essere a fianco di vostro figlio, fosse l'ultima cosa che faccio.” bisbigliò con forza, serrando i pugni e aprendo gli occhi. Pochi istanti dopo il fascio di luce svanì nel nulla lasciandolo di nuovo solo nel freddo umido della cella.


    Un nuovo giorno era sorto e la quiete aveva lasciato il posto al disordine, l'assenza del Re stava incominciando a portare timore nelle strade e nei cuori della gente.
    “Uhtred.”

    “Steapa!” si alzò da terra e si avvicinò alle sbarre. “Qual buon vento? Sei venuto per farmi giustiziare?” sogghignò un po' irritato dalla situazione.

    “Ho l'ordine, da parte di Lord Edward, di accompagnarvi fuori da Winchester disarmato. Non potrete più far ritorno.” Uhtred scosse la testa sorridendo amareggiato.

    “E sia...”

    In molti si erano riuniti fuori dal palazzo reale per assistere alla cacciata dell'Eroe del Wessex, un certo gelo regnava nell'aria accompagnato da un mormorio generale che affollava la piazza.
    “Avresti dovuto farlo uccidere!” bisbigliò, con tono acido, la Regina Aelswith al figlio.

    “Ha servito il nostro regno con onore, non sarebbe stato giusto.” rispose Aetelflead, con fermezza.

    “Stai zitta, tu! Lo so che ne sei innamorata.”

    E Edward era lì sulle scale e, nonostante dava l'impressione di essere calmo e deciso, nella sua mente regnava la confusione più totale: il continuo mormorio che lo circondava sembravano urla di malcontento, le voci della madre e della sorella trapanavano con insistenza cercando di avere la meglio mentre il giudizio del padre l'oscurava trafiggendolo. Non sapeva cosa fare, avrebbe voluto urlare e zittire tutti quanti oppure fuggire e andarsene il più lontano possibile da quella vita che nemmeno desiderava.

    “Mio Signore! Lord Edward! Se mi permettete...” e come una mano pronta a tirarlo fuori dallo scompiglio, la voce di Beocca si fece largo e lo riportò alla calma e alla realtà.

    “Cosa c'è, Padre Beocca?” intervenne Edward. Tutta la folla si voltò verso il prete, attendendo con ansia quanto volesse dire.

    “Signore, Lord Uhtred è sempre stato un uomo fedele a vostro padre e vostro padre si fidava di lui...”

    “Ha rapito il Re minacciando di ucciderlo!!!” intervenne Aelswith con voce dilaniata dal dolore.

    “Se mi è concesso parlare.” s'intromise a voce alta, Uhtred, cercando di ottenere l'attenzione.

    “Cosa avete da dire, Lord Uhtred, riguardo a tali accuse?” chiese con calma e fermezza, Edward.

    “Ho rapito vostro padre, sì lo ammetto, e l'ho anche picchiato un po' ma non avrei mai potuto ucciderlo e questo, Alfred, lo sapeva ed è stato proprio lui a desiderare di incontrarmi chiedendo a Padre Beocca di organizzare l'incontro. Vostro padre voleva alleviare il suo animo dall'errore che aveva commesso condannandomi a morte come un fuori legge, sapeva che erano accuse ingiuste perché chiunque avrebbe reagito in quel modo.” si fermò, prese il fogliettino, che custodiva gelosamente nella tasca sul petto, e lo guardò per un istante e un piccolo e malinconico sorriso si dipinse sul suo viso. Strinse tra le dita il pezzo di carta e lo alzò verso il cielo. “Con le sue ultime forze mi ha reso un uomo libero! E come uomo libero non intendo andarmene da Winchester, perché come uomo libero ho fatto un ultimo giuramento a vostro padre! Ah, quel maledetto...” scosse leggermente la testa sorridendo, ricordandosi frammenti di vita passata con Alfred. “Ci sono state molte volte in cui l'odiavo con tutta la mia anima, fino a desiderare di vederlo distruggersi da solo ma non avrei mai avuto la forza necessaria per annientalo con le mie stesse mani perché lo amavo, così come lo odiavo, e gli Dei... o il vostro Dio, ha voluto legare le nostre vite. Era l'uomo più intelligente che abbia mai avuto l'onore di incontrare, senza mai farti sentire inferiore perché sapeva ascoltare e dava l'opportunità a tutti di dire la propria opinione. Aveva un animo forte, una mente così brillante che a malapena riuscivo a stargli dietro e poi... un uomo di fede. Non capirò mai il suo amore per il vostro Dio ma sapeva che il suo Dio mi aveva condotto da lui e sono grato che gli Dei mi abbiano portato qui. Sono grato che gli Dei abbiano unito la mia vita alla sua per aiutarlo a costruire il suo sogno! E sono grato di aver avuto la fortuna di servire un uomo degno di essere nominato Re!” strinse le mani a pugno, sentendo gli occhi farsi leggermente lucidi. “Non ho mai avuto il coraggio di dirglielo ma Lui era il Mio Re! Lui è il Mio Re e per onorarlo devo mantenere la promessa che gli ho fatto poco prima di morire, devo aiutarlo a costruire la Sua Inghilterra!”

    Un momento di silenzio regnò indisturbato per tutta la piazza e una strana e potente energia la circondava: l'amore che il Wessex provava per il Re defunto abbracciava tutti i presenti e quasi sembrava che le parole di Uhtred avessero riportato lo spirito di Alfred proprio lì al suo fianco.

    “E quale promessa avete giurato a mio padre.” la voce appena tremante di Edward infranse il silenzio, ma non cacciò via l'amore che circondava la piazza reale.

    “Mi ha affidato ancora una volta la vostra vita, Lord Edward, così come aveva fatto quando eravate appena un bambino. Mi ha chiesto di proteggervi e di rimanere a Winchester fino a che il Wessex non avrebbe avuto il suo legittimo Re! Ma non posso farlo se sarò costretto ad andarmene, sta a voi decidere il mio destino e se le parole di vostro padre valgono.”

    “Mi chiedo... perché fare tutto questo di nascosto, senza nessun testimone o senza lo Weitan. Vi ha detto qualcosa a voi?” chiese Edward confuso dalle azioni del padre. Uhtred sorrise guardando e giocherellando con il pezzo di carta a cui era legata la sua libertà.

    “Il mio amico Leofric una volta mi disse: “Il bastardo sa pensare, è per questo che sarà sempre un passo più avanti a te.” alzò lo sguardo su Edward rivolgendogli un sorriso divertito. “La verità è che non ne ho idea, ma in tutti questi anni ho imparato a conoscerlo e a notare i suoi timori e le sue sicurezze... e credo che vostro padre avesse il timore di affidarvi il Wessex e il suo sogno perché sapeva quanto sarebbe stata sofferente la vostra vita, soprattutto se si è un Re senza l'amore del proprio popolo, ma era sicuro che voi foste il giusto erede per il Wessex e con oggi avete la possibilità di dimostrare quanto valete.”

    Seguì un minuto interminabile di silenzio, tutti gli abitanti di Winchester avevano lo sguardo fisso sul figlio di Alfred in attesa di una sua qualche risposta. Cosa avrebbe dovuto fate?

    “Hai delle responsabilità, Edward, non puoi fare quello che vuoi!” la voce tagliente del padre gli ronzava nella testa, come un veleno pronto a distruggerlo.
    “Non sei degno di essere Re del Wessex! Sei ancora troppo un bambino!” le sue parole non avevano alcuna intenzione di lasciarlo in pace. Cosa avrebbe dovuto fare?

    “Padre, ho dato la mia parola!”
    “Sono io il Re! E tu hai deciso senza nemmeno consultarmi e per di più andando contro un mio ordine!”
    “Ma padre!”
    come poteva essere degno di essere il successore di suo padre? Perché si era arrivati a una tale situazione? Lo sguardo di tutta Winchester pesava su di lui, così come lo sguardo e il giudizio di suo padre lo facevano sentire minuscolo e inutile, ma non poteva mostrarsi debole e in ansia, solo il suo solito giocherellare con l'anello facevano percepire una lieve tensione.

    “Padre, cosa dovrei fare? Non sono pronto per tutto questo. Non sono voi, non ho la vostra astuzia e intelligenza, non valgo quanto voi. Non voglio deludervi. Che fare? Dio, ti prego...” pensò tra sé e sé cercando di ricevere una qualche risposta, un solo pensiero.

    “Era sicuro che voi foste il giusto erede per il Wessex e con oggi avete la possibilità di dimostrare quanto valete.” le parole di Uhtred portarono uno spiraglio di luce nella sua mente avvolta dal turbinio distruttivo dei suoi pensieri.

    “Mio padre... mi riteneva degno?” si disse, cercando di scovare nella sua memoria qualche ricordo che potesse aiutarlo a riacquistare la forza necessaria.

    “Mi hai disobbedito, questo è vero, ma ammetto che ti sei battuto molto bene nella battaglia di oggi e ti sei comportato bene come Re. Un buon Re mantiene sempre le sue promesse, devi solo imparare a valutare con più attenzione come agire e soprattutto quando è giusto farlo.” il ricordo di quella breve conversazione gli fece sussultare il cuore, invadendo tutto il suo corpo di amore per il padre.

    “Non sono voi, ma so che mi consideravate degno di affidarmi il vostro regno e il vostro sogno, avete visto qualcosa che io devo ancora scoprire e farò in modo di rendervi fiero.” abbandonato l'ultimo pensiero, sospirò e alzò leggermente il capo, tutta Winchester era pronta ad ascoltarlo.

    “Io non sono mio padre, Lord Uhtred.” scese gli scalini avvicinandosi lentamente verso il suo interlocutore. “E se per questo non sono nemmeno un Re, non ancora per lo meno, ma in quanto suo erede e legittimo sovrano mi è concesso valutare le decisioni di chi mi ha preceduto.” lo sguardo di Uhtred si fece serio e attento e in tutta la piazza un'aria tesa si era alzata, il timore per il destino dell'Eroe del Wessex era appesa a un filo. “Mio padre si fidava di voi, anche se alcune volte non lo dava a vedere, ma si fidava a tal punto da affidare, non una ma ben due volte, la vita del suo erede nelle vostre mani. Mio padre sapeva benissimo quello che faceva in ogni istante e chi sono io per andare contro il suo volere e le sue ultime parole? Siete stato fedele alla mia famiglia per molti anni, mi sono sempre fidato di voi e ho sempre creduto nelle vostre capacità quindi, per quel che vale, per me siete un uomo libero e sono molto felice e grato di sapervi al mio fianco.” gli mise una mano sulla spalla. “Che Uhtred di Bebbanburg sia lasciato libero di vagare per tutti i Regni del Wessex e sarà sempre ben accolto nella mia famiglia!” Uhtred sorrise, posando anch'egli una mano sulla spalla di Edward.

    “Vostro padre sarebbe fiero di voi...” gli sussurrò e Edward, colto di sorpresa, sussultò e sorrise commosso. “Io, Uhtred di Bebbanburg e difensore del Wessex giuro fedeltà al legittimo erede al trono, a Re Edward!” tuonò con potenza facendo scoppiare l'entusiasmo generale della folla.
    “A Re Edward!!!”


    Il sole stava tramontando, tingendo tutto il cielo di fuoco. Gli ultimi uccelli cantavano accompagnate dal delicato sussurro del vento freddo dei primi giorni d'autunno e lui era lì, seduto sul terreno, intento ad assaporare quell'attimo di libertà poco prima della battaglia.

    “Eccomi qui, Lord Alfred, qui che aspetto un imminente battaglia al fianco di vostro figlio per fargli conquistare ciò che è suo di diritto e di cui è degno. Avete cresciuto un gran uomo, non è voi, nessuno potrà mai esserlo, ma dovreste essere fiero di lui poiché sarà un gran Re.” sospirò, chiuse gli occhi e sorrise. “Mi sembra di ricordare la nostra prima battaglia insieme, quella che vi ha fatto conquistare la vostra corona... sono molto grato di esservi stato accanto, nonostante tutte le nostre discussioni, è stato un onore servirvi. Gli Dei vi hanno preso troppo presto...” riaprì gli occhi e in quel preciso momento la figura di Alfred si ergeva davanti a lui, non si sorprese più di tanto poiché anche il suo compagno d'armi Leofric gli era venuto in visita in tal modo. “È così ingiusto che vi siete spento così presto, ma...”

    “È la vita ed essa scorrerà come ha sempre fatto, così mi disse una volta un mio caro e fedele amico.” disse Alfred con la sua voce pacata e priva da ogni affanno. Uhtred sorrise, scuotendo leggermente il capo al ricordo del loro ultimo incontro quando gli aveva rivelato le stesse parole.

    “È il volere di Dio, solo lui sa cosa è giusto per noi, mi disse una volta il mio caro amico cristiano.” si guardarono intensamente negli occhi e, nonostante non vi era alcun sorriso sul volto di Alfred, il suo sguardo era leggero, sereno e colmo di gioia. “Avrei voluto passare più tempo con voi e costruire insieme a voi la vostra amata Inghilterra.”

    “Lo state già facendo, Uhtred, il mio spirito vi accompagnerà insieme a Dio e saremo comunque insieme nel costruirla.” gli occhi del guerriero incominciarono a farsi lucidi per la commozione, aveva il cuore dilaniato dalla gratitudine per aver vissuto molti anni al fianco e al servizio di un grande Re ma allo stesso tempo era distrutto dalla perdita.

    “Aiuterò e proteggerò i vostri figli quando ne avranno più bisogno, ve lo prometto, sarò sempre fedele alla corona e al Wessex.”

    “Vi ho chiesto solo di proteggere mio figlio fino a che non sarà salito al trono, perché arrivare a tanto? Vi ho già tolto molto e ciò mi rincresce, non dovete...”

    “Perché voi siete il mio Re! Siete il mio Re, Lord Alfred, ed è l'unico modo che conosco per potervi onorare e rimediare al dolore che vi ho causato in vita con le nostre discussioni e azioni.” Alfred si stupì e istintivamente gli posò una mano sulla spalla.

    “Non so cosa ho fatto per meritarmi un cavaliere così fedele e valoroso, sono io ad essere grato di avervi avuto al mio fianco, Lord Uhtred di Bebbanburg. Dio vi benedica e possa illuminarvi il cammino e proteggervi.” Uhtred sorrise, scuotendo leggermente il capo.

    “Ho già gli Dei al mio fianco, ma vi ringrazio lo stesso.”

    “Non vi capirò mai, ma l'unica cosa che posso fare è vegliare anche su di voi.” Uhtred lo guardò confuso, nonostante fosse morto, il Re continuava ad essere sempre un passo più avanti. “Vi devo molto, Lord Uhtred, e l'unica cosa che mi è concessa è stare al vostro fianco, guidarvi e aiutarvi a riacquistare ciò che vi appartiene perché voi vi meritate la vostra amata Bebbanburg.”

    “Grazie, Signore. Grazie, Mio Re.” delle lacrime prepotenti gli rigarono il viso e un turbinio di intense emozioni lo sovrastarono. “Per il vostro sogno, per la vostra Inghilterra.”

    Per la nostra Inghilterra...” e con un delicato soffio di vento autunnale, Alfred svanì lasciando Uhtred avvolto dall'infuocato abbraccio del tramonto.


    »»————-  ————-««



    Spero che la storia vi sia piaciuta e spero che i personaggi non siano stati troppo OOC!

    Edited by Rue Ryuzaki - 7/7/2022, 19:41
     
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    da qualche parte al fianco di Will Turner ❤

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    Finalmente sono riuscita a leggere questa tua fic!
    Non conosco l'opera di riferimento, quindi non saprei dire se i personaggi siano fedeli o meno alla loro caratterizzazione originale... Mi concentrerò sul resto.

    Innanzitutto, vorrei farti i complimenti per lo stile: è scorrevole ed evocativo, davvero piacevole da leggere *_* C'è qualche errore di distrazione (un paio di verbi al plurale anziché al singolare), ma questo intacca appena la godibilità della lettura. Mi è piaciuto anche il ritmo narrativo, il modo in cui "intersechi" i ricordi dei personaggi con gli eventi del presente :)
    Ho apprezzato la mescolanza di temi (dolore e lutto, ma anche speranza). I dialoghi sono intensi, le emozioni e i sentimenti si percepiscono - soprattutto la devozione che Uhtred nutre per il suo Re. Insomma, sei stata davvero brava ^_^
     
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    Elizabeth Swann aw! Sono molto contenta che ti sia piaciuta! Anzi il tuo commento lo apprezzo ancora di più perché non hai visto la serie e quindi sono contenta che sono riuscita a comunicarti ciò che volevo!🥺
    Provo a rileggere cosi magari correggo gli errori (sempre se me ne accorgo 🤣)
     
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    Rue Ryuzaki
    Veramente molto bella questa storia, poi soprattutto per chi ha visto la serie... è proprio il top.
    Mi è sempre piaciuto il rapporto fra questi due uomini, così diversi fra loro, ma capaci di provare un tale legame. Personalmente quando ho iniziato a vederlo ho pensato che l'unica cosa che il re aveva fatto di buono era essere stato in grado di tener stretto a sé un uomo del genere. Comunque mi rifaccio a ciò che ha detto anche Elizabeth Swann, perché sei riuscito a trasmettere grandi emozioni in una maniera veramente eccezionale, senza snaturare i personaggi. Complimenti :b: :*:
    P.S: nel sogno non lo riceve il 4° battesimo? :XD:
     
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    Nancy Cuomo
    Aw! Sono molto contenta che ti sia piaciuta!!! E sono contentissima che i personaggi non risultino fuori dal personaggio, di solito tendo a farli uscire dai binari 😅 . E sono contentissima che abbia emozionato.
    E no, il quarto battesimo non c'è 🤣 gliel'ho risparmiato
     
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    Penna d'argento

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    Rue Ryuzaki
    :XD: :XD: comunque davvero un gran bel lavoro. Diciamo che nella serie è facile considerare il successore di Alfred un ingenuo, però, effettivamente, quando si cresce all'ombra di un tale uomo è impossibile emergere
     
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    Nancy Cuomo Mamma mia, davvero! Che poi Edward ha le basi per essere un ottimo Re, ma con Alfred che è venuto prima... è impossibile non farsi seghe mentali 🤣
     
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    Peccato che io non conosca questa serie! Mi sono goduta la lettura lo stesso perché è davvero interessante, ma ammetto di essermi sentita un po' spaesata perché non conosco la storia e i personaggi di base!
    Se mai la vedrò, leggerò da capo questa Fanfiction!
    Continua così🍷❤️

    Edited by Elizabeth Swann - 9/11/2022, 19:37
     
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    rosewhitexx_ Sono contenta che ti sei goduta la lettura nonostante ti sia sentita un po' spaesata! Spero di averti incuriosito per vedere la serie :XD: E grazie!
     
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    Eccomi di nuovo qui Rue Ryuzaki :) <3
    Ho letto oggi questa tua altra breve Fanfiction che mi ha sempre consigliato Elizabeth Swann.
    A primo impatto, come l'altra, l'ho trovata ancora più coinvolgente. Ti faccio già i complimenti, perchè, secondo me, i miei gusti e il mio stile di scrittura è realizzata davvero molto bene. L'ho trovata in oltre, specie in alcune scene, scrupolosa e dettagliata. Tutte le vicende sono riuscita perciò ad immaginarmele davvero chiare e nitide.
    La trama mi ha attirato subito, anche se non conosco l'opera, film, serie di riferimento.
    Anche qui sei stata brava a far risaltare la nota sentimentale e soprattutto drammatica dell'intera storia.
    Hai fatto un buon lavoro. Brava. <3 :D
     
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    Grazie mille Laura_Ruetta sono davvero contenta che ti sia piaciuta e che sei riuscita a immedesimarti! 😍spero di riuscire a scrivere altre cose medievali! Ho già in mente trame che aspettano di essere scritte.
    E soprattutto sono contenta che l'hai trovata scrupolosamente scritta, anche perché mi è stato un po' complesso mettere giù le descrizioni quindi grazie del complimento
     
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