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.Segni
OPERA DI RIFERIMENTO: “Carnival Row”
CATEGORIA: bollino giallo (per adolescenti)
GENERE: Sentimentale con elementi fantasy
NOTE AGGIUNTIVE: Canon-Fic
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: “Carnival Row” e i suoi personaggi non mi appartengono, sono una creazione di René Echevarria e Travis Beacham. La serie è prodotta da Amazon Studios e io non ricavo alcun profitto da questa fanfiction, poiché scrivo per amore verso i personaggi e desiderio di condividere gratuitamente le mie idee.
Sinossi
Philo e Vignette, il soldato umano e la fata dalle grandi ali scintillanti, s’innamorano nel bel mezzo della guerra che divide i loro popoli, scoprendosi attratti l’uno dall’altra nonostante le evidenti diversità.
Un giorno vedono le rispettive cicatrici e…
~🦋~🦋~
«Quello rappresenta il mio cognome» dissi.
«Stonemoss…»
«Mh-mh.»
«E questo qui?»
«Il mio anno di nascita.» Sorrisi, divertita da quel buffo interrogatorio.
«Che sarebbe?» chiese Philo.
«No, non te lo voglio dire» risposi, mentre lui mi stringeva più forte a sé. Adoravo quando era di umore così giocoso, però ogni fata ha i suoi piccoli segreti…
Quel pomeriggio c’eravamo dati appuntamento per bere un tè e trascorrere del tempo insieme, ma avevamo saltato la chiacchierata iniziale, ficcandoci subito sotto le coperte. Di solito ci piaceva conversare, perché avevamo sempre qualcosa da raccontarci… Non stavolta. In compenso, appena i nostri corpi si erano rilassati abbastanza dopo l’amore, avevamo iniziato a scambiarci più carezze del solito.
A un certo punto mi ero sdraiata su un fianco, con la schiena appoggiata al petto di Philo, e i ciondoli appesi alle mie trecce avevano attirato la sua attenzione. Per essere un umano provava davvero tanta curiosità verso i fatati – nel modo più autentico, senza nutrire pregiudizi. Forse era la passione per la letteratura che lo aveva reso di così larghe vedute rispetto alla maggioranza dei suoi simili.
In ogni caso, ero felice di parlargli delle usanze del mio popolo. Le trecce e i loro ciondoli costituivano una parte della mia identità di fata sin dall’infanzia; soltanto la pietra arancione accompagnata dalle sfere bianche si era aggiunta più in là, al termine dell’adolescenza. Chissà, magari anche gli umani avevano qualche sorta di rito di passaggio all’età adulta…
«E questo cos’è?» Philo interruppe le mie riflessioni, sollevando proprio il gingillo con la pietra arancione.
Mi tirai su per bere un po’ di tè. «È ciò che una ragazza dà in dono insieme al suo cuore» spiegai, prima di assaporare la tiepida bevanda aromatizzata allo zenzero.
Anche lui si spostò per prendere il suo bicchiere. Ero sul punto di aggiungere che il mio ciondolo simboleggiava la transizione verso la maturità, ma fui distratta dalla vista della sua schiena nuda, notando una strana coppia di cicatrici alle quali non avevo mai fatto caso. D’istinto, allungai la mano per toccarle entrambe – una e poi l’altra. La pelle era piuttosto ruvida, come se i lembi delle ferite avessero faticato a chiudersi. I tagli erano vecchi, ma dovevano essere stati molto profondi.
«Mi feci male da bambino» chiarì Philo. Bevve un secondo sorso di tè e mise a posto il bicchiere.
Spostai la mano sulla cicatrice che avevo toccato per prima. Mi venne il dubbio che quel gesto gli causasse fastidio, ma non sembrava irritato o a disagio, perciò non mi ritrassi. «Come?» volli sapere.
«Non so, ero troppo piccolo per ricordarlo» ammise, sdraiandosi sulla pancia. «Il direttore disse che ce l’avevo già quando arrivai all’orfanotrofio.»
Pensierosa, lasciai scorrere le dita lungo la parte alta della sua schiena. «Ne ho una anch’io.»
Philo si voltò, la fronte aggrottata. «Cicatrice?»
«Mh-mh» confermai.
Lui si girò di fianco. «Dove?» Si sollevò su un gomito e mi fissò, un po’ serio e un po’ curioso. «Che hai fatto?»
Gli accarezzai il braccio. «Trovala e te lo dirò.» Un sorriso abbellì le sue labbra e io gli sfiorai il volto. Si chinò a baciarmi, il calore di quel contatto che risvegliava il mio desiderio.
Appena ci separammo per riprendere fiato, lui cacciò la testa sotto le coperte e le tenne sollevate con una mano. Ridacchiai quando si cimentò in una personalissima attività di ricerca, la sua bocca che lasciava dolci impronte sulla mia pelle, soffermandosi a lungo nella zona del seno e dello stomaco. I suoi baffi mi facevano il solletico, ma era una sensazione piacevole e stuzzicante.
Disse che non aveva trovato nessun segno e si tirò su per guardarmi in faccia. Presto la conversazione venne messa da parte, mentre lo attiravo a me per condividere un altro bacio appassionato.
Solo quando fummo entrambi distesi a pancia in su, le nostre dita intrecciate e le teste vicine, il respiro ancora accelerato che iniziava a regolarizzarsi, lui riprese a parlare.
«Adesso posso vedere la cicatrice?» chiese, a sorpresa.
«Ce l’ho sull’ala, per questo non l’hai trovata» gli confidai.
Lui si accigliò di nuovo, però non disse niente.
«È una vecchia ferita, anche se non quanto le tue. Guarda.» Mi alzai a sedere e gli diedi la schiena. «In alto, sull’ala destra superiore. Verso la punta.»
Poco dopo sentii le sue mani tastare con cautela la membrana.
«Vedo» disse Philo, una volta che ebbe individuato il segno sottile in rilievo. «A quando risale di preciso?»
«Ero ragazzina, frequentavo la scuola. C’era un gruppo di fate, più grandi di me e amanti del tiro con l’arco, che si esercitava spesso nei boschi vicino a casa mia. Una di loro mi ha colpita per sbaglio con una freccia.»
«Accidenti, mi dispiace» mormorò Philo.
«Pensa che ero andata a passeggiare fra gli alberi e non avevo idea che ci fosse qualcun altro lì in zona. Mi piace guardare il mondo dal basso, di tanto in tanto… ma in quel momento mi stavo sgranchendo le ali per alzarmi in volo ed ecco che la freccia mi ha beccata! Se fossi stata già in alto, sicuramente mi avrebbe mancata.»
«E poi che è successo?» s’informò Philo a bassa voce.
Feci spallucce. «Ho gridato e la ragazza mi ha sentita, perciò è venuta nella mia direzione. Ha capito cos’aveva combinato e si è scusata in tutti i modi possibili. Sono stata accompagnata a casa e… be’, lì ero in buone mani. Mia madre ha chiamato subito un medico. Purtroppo non ho potuto volare per due settimane, perché dovevo stare a riposo. Credimi, per una fata rimanere sempre a terra è una gran seccatura, oltre a sembrare innaturale.»
«Sì» disse Philo senza enfasi. «Capisco.» Non aggiunse altro e lasciò andare la mia ala.
Perplessa, mi voltai verso di lui. Era strano che non mi avesse fatto altre domande.
«A cosa stai pensando?» domandai. Il suo sguardo pareva lontano, perso.
«A niente di particolare, io… mi sono distratto.» Il tono suonò fermo e disinvolto, con solo una leggera esitazione.
«Non devi andartene, vero?» mi assicurai.
Philo scosse il capo. «Posso restare per un po’.» Mi sorrise di nuovo, ma ebbi l’impressione che si trattasse di un’azione meccanica. Nei suoi occhi leggevo un’espressione assorta, come se la sua mente fosse andata al di là del tempo e dello spazio. Le pieghe rimastegli fra le sopracciglia suggerivano che lui non fosse del tutto rilassato.
Era la prima volta che notavo una discrepanza, per quanto leggera, tra le sue parole e il suo linguaggio non verbale. Mi sentivo come se il suo corpo mi stesse parlando, trasmettendomi un disagio che lui si sforzava di nascondere, per chissà quali ragioni. Gli lanciai un’occhiata penetrante, ma non parve accorgersene.
«Ti va di raccontarmi qualcosa della tua scuola?» propose inaspettatamente. «Non so molto dell’istruzione delle fate.»
Decisi allora di far finta di nulla, per studiare le sue eventuali reazioni mentre lo mettevo al corrente di altri dettagli del mio passato. Rimase in ascolto e il suo sguardo divenne più presente, più partecipe. Pian piano s’inserì nel mio discorso, perciò la conversazione andò avanti con maggiore naturalezza. Ormai rasserenata, mi accoccolai fra le sue braccia.
«Mi sarebbe piaciuto, sai» disse lui a un tratto. «Venire a scuola con te.»
«Oh, scommetto che mi avresti detestata!» scherzai. «Avevo un caratteraccio: m’impuntavo su tutto e volevo fare sempre di testa mia.»
«Perché, adesso no?» replicò Philo, malizioso.
«Quindi non sono cambiata, secondo te?» Gli diedi un colpo affettuoso sul braccio.
Premette le labbra sulla mia tempia. «So soltanto che non ti vorrei diversa da come sei ora.»
Nemmeno io avrei mai voluto che lui fosse diverso. Soddisfatta di com’erano andate le cose, mi girai per baciarlo. Non potevo immaginare che di lì a qualche giorno mi attendesse una tempesta, una rivelazione che avrebbe scosso le corde più sensibili del mio cuore…Fine
Edited by Elizabeth Swann - 30/12/2023, 14:21
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Una fanfiction veramente molto bella; poi ora avendo visto un po' la serie assume tutt'altro significato. Però è vero che può essere letta anche da chi non l'ha vista e confermo che resta strepitosa... con entrambi che si espongono sempre di più, mostrando le loro cicatrici, quindi le loro ferite. Un capitolo veramente appassionante 
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Grazie! Mi fai arrossire 
Devo confessare che speravo in tuo commento ora che conosci meglio la serie, perché ricordo che la prima volta che hai letto questo racconto, su Wattpad, non avevi ancora visto la (rivelatrice) terza puntata! Capisco quindi che la lettura "prima" e la lettura "dopo" danno sensazioni diverse
Al di là di questo, come vedi ho cercato di rappresentare un momento di distensione in cui i due innamorati si avvicinano ulteriormente... anche se l'ombra degli eventi futuri aleggia nell'aria.... -
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Storia piacevole. Gli atti amorosi sono descritti proprio bene e non in modo volgare, anzi è molto romantico e tenero.
Non mi fanno impazzire come coppia, ma si capisce che ti piace (anche se si sente che non è ai livelli di Will e Elizabeth 🤣) e quindi è piacevole leggere!
Magari prima o poi vedrò la serie.... -
+1 .Storia piacevole. Gli atti amorosi sono descritti proprio bene e non in modo volgare, anzi è molto romantico e tenero.
Non mi fanno impazzire come coppia, ma si capisce che ti piace (anche se si sente che non è ai livelli di Will e Elizabeth 🤣)
Questo è sicuramente uno dei loro rari momenti di tenerezza e spensieratezza Sono partita da un dialogo realmente esistente nella serie e poi l'ho sviluppato a modo mio!
Will ed Elizabeth restano sempre i miei preferiti, ovvio... La loro è una storia d'amore completa, se capisci cosa intendo, mentre Philo e Vignette hanno sempre qualche problema da risolvere e non sono ancora arrivati a un vero traguardo.
Ah, comunque nella sezione "Film & Serie TV" c'è un topic su "Carnival Row"! Puoi passarci anche se non hai visto la serie, magari hai voglia di dire che impressione ti dà dall'esterno.... -
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Sono molto felice di aver recuperato questa bellissima parte del racconto su Philo e Vignette! Il brano è davvero ben costruito e si legge con estremo piacere, come del resto mi capita ormai da anni con tutti i tuoi racconti. Questi personaggi, poi, si prestano molto bene ad essere esplorati, perché hanno ancora tanti dettagli da raccontare. Mi piace in particolare la tua capacità di saperti "spostare" su due personaggi diversi e tuttavia complementari come lo sono Philo e Vignette. Sarai felice di sapere che Amazon ha confermato la seconda stagione della serie di Carnival Row...presto torneremo a vederne delle belle:) . -
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Ciao, vedo che alla fine hai trovato il modo di leggere e commentare Grazie mille per essere passato!
In futuro, per qualsiasi cosa, puoi consultare l'elenco delle fanfiction che ho stilato, che trovi facilmente in questa sezione.
Per quanto riguarda la fanfic... è vero, in effetti Philo e Vignette si prestano molto all'introspezione. Amo entrambe le loro caratterizzazioni e mi piace "passare" da una scena esistente nella serie a un'aggiunta inventata da me
Inutile dire che non vedo l'ora di guardare la seconda stagione... ma non c'è ancora una data ufficiale, giusto? Quelli di Amazon ci vogliono proprio far penare 
Grazie ancora, spero di vederti presto attivo da queste parti
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Ti ringrazio molto per le preziose indicazioni 
Per quanto riguarda la seconda serie di Carnival Row, stando a quello che ho letto qui (https://www.fortementein.com/2022/06/29/ca...o-che-sappiamo/) dovrebbe uscire nella seconda parte del 2022, quindi da settembre in avanti...speriamo bene, incrociamo le dita 
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Ciao Dato che ieri mi hai consigliato altre storie da leggere, ho deciso di partire proprio da questa. Non conosco né la storia né i due personaggi, ma ho voluto provare a leggerla lo stesso perché sono una persona ormai che legge qualsiasi cosa anche solo per semplice curiosità. A primo impatto la fanfiction mi è piaciuta. La lettura è stata piacevole e coinvolgente. Rappresenta, secondo me, una scena di vita intima e romantica. Ormai lo sai che io adoro questo genere di storie ![:]](https://img.forumfree.net/html/emoticons/new/love.svg)
. Come sempre è scritta molto bene. Le fate sono creature che mi affascinano e mi incantano molto, quindi questa fanfiction mi ha già incuriosito parecchio. Forse anche io in futuro scriverò qualcosa sulle fate o su personaggi simile e condividerò il mio lavoro qui nel forum. Chissà si vedrà comunque.
La parte finale è molto emozionate e commovente e allo stesso tempo molto dolce. Questi due personaggi non li conosco, ma percepisco del grande amore che viene condiviso.
E poi le ferite non si riescono sempre a mostrare a tutte le persone, solo a quelle più importanti, a quelle più care, a quelle di cui ci si fida e a quelle che non ti giudicano le tue debolezze.. -
+1 .Ciao Dato che ieri mi hai consigliato altre storie da leggere, ho deciso di partire proprio da questa. Non conosco né la storia né i due personaggi, ma ho voluto provare a leggerla lo stesso perché sono una persona ormai che legge qualsiasi cosa anche solo per semplice curiosità.
Ciao! Ho consigliato questa fanfiction, e non solo a te, proprio perché risulta leggibile anche per chi non conosce l'opera di riferimento. Inoltre, è piuttosto breve, quindi si termina velocemente.A primo impatto la fanfiction mi è piaciuta. La lettura è stata piacevole e coinvolgente. Rappresenta, secondo me, una scena di vita intima e romantica. Ormai lo sai che io adoro questo genere di storie . Come sempre è scritta molto bene.
Ti ringrazio Sicuramente ho voluto rappresentare una scena di vita quotidiana, o quanto meno di momentanea tranquillità fra questi due amanti.Le fate sono creature che mi affascinano e mi incantano molto, quindi questa fanfiction mi ha già incuriosito parecchio. Forse anche io in futuro scriverò qualcosa sulle fate o su personaggi simile e condividerò il mio lavoro qui nel forum. Chissà si vedrà comunque.
La parte finale è molto emozionate e commovente e allo stesso tempo molto dolce. Questi due personaggi non li conosco, ma percepisco del grande amore che viene condiviso.
E poi le ferite non si riescono sempre a mostrare a tutte le persone, solo a quelle più importanti, a quelle più care, a quelle di cui ci si fida e a quelle che non ti giudicano le tue debolezze.
Be', in caso tu volessi approfondire la storia dei due personaggi, c'è la mia fanfiction a capitoli "Niente più sofferenza" Ti avverto, però: contiene parolacce, scene di violenza e atti sessuali (anche se non descritti proprio nel dettaglio). Ho "seguito" la serie originale, che è chiaramente per adulti...
Al di là di ciò, posso dirti che la tematica del trauma e della guarigione è una di quelle che vengono affrontate nella storia. In effetti, è proprio la presenza di questa tematica che ha suscitato il mio apprezzamento e mi ha fatta affezionare tanto alla coppia formata da Philo e Vignette.
Grazie mille per aver letto e commentato
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TheMemesQueen+1 .
User deleted
Che cariniiii . -
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Non sai che sorpresa mi hai fatto nel trovare delle ff su Carnival Row!
La vidi quando uscì e mi piacque molto, l'ambientazione, i temi trattati, la storia tra Vignette e Philo... Aspetto anche io la seconda stagione!
Anzi, mi hai fatto venire voglia di rewatch, per essere pronta al meglio, così da poter leggere anche le altre tue ff dedicate a questa coppia!
Venendo ora al tuo scritto in particolare: la tua scrittura è fluida, ricca di dettagli, ma senza risultare pesante... Direi quasi fotografica, perché riuscivo perfettamente ad avere davanti a me i due protagonisti, i loro gesti, le espressioni, le parole...
Inoltre, mi è sembrato un bellissimo momento di rifugio per loro, lontano dalla guerra, dai segreti, dall'odio (ricordo vagamente questa scena visivamente e ricordo che mi piacque moltissimo). Emozionante e dolce. Davvero complimenti, brava!. -
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Oddio, un'altra fan di "Carnival Row"... Questo è decisamente il mio giorno fortunato!
Sono contentissima che ti sia piaciuta la mia piccola storia! In particolare, i tuoi riferimenti a un tipo di scrittura "visiva" mi incoraggiano molto, perché ho sempre un po' paura che il mio stile sia più incentrato sul "raccontare" che sul "mostrare" (cosa che, per inciso, non mi dispiacerebbe affatto, se agli scrittori dilettanti non venisse fatta una testa tanta con la tecnica dello show don't tell
)CITAZIONEmi è sembrato un bellissimo momento di rifugio per loro, lontano dalla guerra, dai segreti, dall'odio (ricordo vagamente questa scena visivamente e ricordo che mi piacque moltissimo).Emozionante e dolce. Davvero complimenti, brava!
Volevo proprio trasmettere una sensazione di sicurezza e pace (prima della tempesta!). E siccome tendo a definirmi una purista da strapazzo ( ), non potevo che partire da una scena realmente esistente nell'opera originale.
Grazie mille per i complimenti, a questo punto spero che leggerai altre mie fanfiction
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