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.Mi amavi?
OPERA DI RIFERIMENTO: “Percy Jackson e gli dèi dell’Olimpo”
CATEGORIA: bollino verde (per tutti)
GENERE: Drammatico e Sentimentale con elementi fantasy
NOTE AGGIUNTIVE: What if
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: “Percy Jackson e gli dèi dell’Olimpo” è una saga letteraria scritta da Rick Riordan, dunque i personaggi appartengono a lui. Non sto ricavando alcun profitto da questa fanfiction, poiché scrivo per il desiderio di condividere gratuitamente le mie idee.
Vi avviso, la componente what if è molto modesta, perché non ho alterato avvenimenti, solo dialoghi. Resto sempre una purista da strapazzo, in fondo – la frase iniziale in corsivo è la stessa del libro, identica anche nella parte fuori dalle virgolette
Diciamo che il mio è un tentativo di mettere a posto un piccolo particolare della storia originale, nella quale la risposta alla domanda che dà il titolo alla fanfiction è negativa, anziché affermativa…
«Mi…» Luke tossì e le sue labbra luccicarono di rosso. «Mi amavi?»
Come facevo a rispondergli? Proprio in quel momento, quando avevo appena visto la fine del mondo e la sua vita era ormai appesa a un filo?
Sapevo che genere di risposta si aspettasse. Malgrado le azioni orribili di cui si era macchiato, che mi avevano inorridita e sconvolta, sentivo ancora di conoscerlo bene. Nei pochi minuti che gli rimanevano, voleva assicurarsi di avermi risparmiato almeno l'angoscia di un amore non corrisposto. Sarebbe stato un conforto per lui andarsene con la certezza che non lo amavo, né lo avevo mai amato in quel senso.
Avrei potuto accontentarlo. Avrei potuto rassicurarlo, rendergli appena un po’ più facile l’addio. Mi aveva causato più sofferenza di chiunque altro al mondo, ma non era stata solo colpa sua. Come avrebbe detto Talia, aveva fatto delle scelte sbagliate… eppure, era stato anche una vittima. Crono era riuscito a manipolare i suoi sentimenti, ad alimentare le sue frustrazioni e il suo rancore, a far leva sul suo senso di abbandono.
Sarebbe stato sbagliato dirgli ciò che voleva sentirsi dire, alleggerire il suo tormento in quegli ultimi, preziosi istanti di vita?
Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano sinistra, ignorando il dolore persistente all’altro braccio. Guardai di nuovo Luke negli occhi. Il loro colore azzurro vivo – la chiara dimostrazione che lui era tornato sé stesso, adesso – mi colpiva sempre, quasi come la prima volta in cui li avevo visti. All’epoca avevo solo sette anni, ma non avrei potuto dimenticare quel giorno per nessuna ragione… Finalmente mi ero sentita accettata e benvoluta per quella che ero.
Mentre Luke era in attesa della mia risposta, le sue labbra insanguinate si piegarono all'insù. Non avevo idea di cos’avesse scorto nel mio sguardo, se avesse intuito che stavo pensando al nostro primo incontro… Sta di fatto che provò a sorridermi e, d’un tratto, seppi quel che dovevo dire.
Il dolore era ben visibile sul suo volto, per colpa della ferita da coltello e delle brutte ustioni che il suo corpo aveva riportato, ma Luke si era sforzato di tentare un sorriso perché, nonostante fosse devastato, non si sarebbe arreso alla disperazione totale. Voleva essere ricordato come l’eroe, non come la vittima. Soprattutto, voleva che ogni suo merito e ogni suo torto venissero riconosciuti. Non sentiva il bisogno che qualcuno gli indorasse la pillola, in nessun caso.
Sarei stata onesta fino in fondo, decisi. Era più corretto così, per entrambi.
«Sì, Luke» confermai in un sussurro. «Ti amavo.» Lo vidi fremere e sorrisi a mia volta, in barba alle lacrime che minacciavano di ricominciare a scorrere. «Ma è stato un po’ di tempo fa e ormai le cose sono cambiate.» Spostai lo sguardo da lui – il mio eroe, il mio protettore, il mio primo amore – a quello del ragazzo inginocchiato di fronte a me. Era esausto e preoccupato; lo capivo dalle sue sopracciglia aggrottate. Avrei desiderato cancellare con una carezza quella ruga leggera sulla sua fronte, se fossimo stati insieme in un altro momento. A rincuorarmi furono le tracce di sollievo che trasparirono dalla sua espressione, non appena i nostri occhi s’incontrarono. Sapevo che per lui ciò che più contava era che fossi ancora viva, al di là di qualsiasi mio sentimento verso Luke, passato o presente.
Come se avesse compreso tutto, Luke annuì. Non dubitai per un secondo che fosse nel giusto. Sembrava abbastanza in pace con l’idea che un tempo lo avessi amato in maniera diversa da un fratello, sebbene per lui non fossi mai stata altro che una sorella minore acquisita. Mi sentii un po’ meglio. Probabilmente la prospettiva che mi fossi innamorata di un ragazzo capace di rendermi felice, con cui avevo condiviso ogni sorta di disavventure e affrontato molti pericoli, lo consolava, dandogli una garanzia in più sulle mie possibilità di ricominciare daccapo.
Ma una parte di me sarebbe sempre rimasta con lui. Ne ero consapevole e non potevo impedirlo.
Osservai Grover – leale, generoso Grover – che si offriva di prendere dell’ambrosia. Luke rifiutò: non esisteva cura per la ferita che si era inflitto allo scopo di distruggere Crono. La fine era imminente.
«Ti voglio bene, Luke» mormorai, mentre lui si riprendeva da un secondo attacco di tosse, quel tanto che bastava per dire ancora qualcos’altro. «Ti sei comportato come un fratello con me e io… io non lo dimenticherò mai.»
«Lo so» disse lui, con un filo di voce roca. «E tu mi hai salvato. Grazie.» Chiuse gli occhi per un attimo, poi voltò la testa e mi resi conto che le sue parole finali stavano per essere pronunciate, ma non sarebbero state per me. Poco m’importava: il vuoto della perdita si era già spalancato nel mio cuore.
Quando Luke esalò l’ultimo respiro, chinai il capo e lasciai che le mie lacrime cadessero sul suo viso inerte. Anche con gli altri miei amici sani e salvi, Crono sconfitto e il ragazzo che amavo al mio fianco, andare avanti non sarebbe stato affatto facile. Trassi un gran respiro, strinsi i denti e pregai gli dèi di potercela fare.Fine
Edited by Elizabeth Swann - 4/11/2022, 12:33
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Quanto mi è piaciuta questa storia...l'ho riletta con molto piacere in attesa di leggere i tuoi nuovi racconti 
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Grazie mille! Lo ammetto, non credevo che questa storia potesse piacere tanto, non la consideravo niente di speciale 
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Molto piacevole come storia, non so molto al riguardo visto che ho visto solo i due film però è stata piacevole come storia. Un giusto mix tra introspezione e il mostrare al punto giusto il personaggio morente. Dovrebbero essere così le storie 🤣 . -
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Rue Ryuzaki non so perché non ho più risposto al tuo commento 
Dove ce l'ho la testa?
Comunque, ti ringrazio molto per il bel complimento che mi hai fatto - forse sono finalmente riuscita a conciliare la parte narrata con quella "mostrata"?
Per capire meglio la trama dovresti leggere i libri, ovviamente. Ad ogni modo, io sono e resterò convinta di questa cosa: Annabeth aveva una cotta per Luke - una cotta di quelle serie, che non sbolliscono facilmente. L'autore può dire quello che vuole, ma la sua scelta di far dire ad Annabeth che non era innamorata non mi convincerà mai
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Elizabeth Swann Gli autori certe volte fanno delle scempiaggini, come J.K.Rowling con Harry e Ginny! Cara Rowling, puoi dire ciò che vuoi ma per me Harry sta con Luna o con Cho! . -
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Mi sa che ci vuole un topic sulle coppie che non ci piacciono
Se non altro, Percy e Annabeth stanno bene insieme. Non si può dire lo stesso di Harry e Ginny, a mio modesto parere.... -
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Elizabeth Swann si dovremmo farlo 🤣 .
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