A proposito di live action Disney...

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    Live action:
    riadattamenti ben fatti o mere scopiazzature dei classici Disney?

    kFYCZsq


    Ho esitato un po’ prima di aprire questo topic, poiché mi è capitato di affrontare quest’argomento già altrove. Insomma, non ero sicura che valesse la pena trattarlo anche qui. Poi mi sono detta che, comunque, è un tema che mi sta a cuore (arrabbiarsi per qualcosa significa tenerci, in fondo!)… e che magari qualche utente ne parlerebbe volentieri. Quindi perché no?

    Inoltre, sono fermamente convinta che discutere, anche in maniera animata, non sia sbagliato. Fintanto che non si lanciano offese, non vedo che problema debba esserci nell’esprimersi in modo colorito o un po’ sarcastico, oppure nel giudicare atteggiamenti (attenzione, atteggiamenti, non persone!), opinioni o osservazioni. Se, tanto per fare un esempio, qualcuno mi dicesse che il live action de “La Bella e la Bestia” è un capolavoro, io – che la penso in maniera opposta – chiederei a questo qualcuno di motivare la sua posizione, se vuole e ne è capace. Dopodiché, se a mio parere le sue motivazioni sono deboli o poco fondate, penso che nessuno possa togliermi la facoltà di dire che le ritengo tali (magari spiegando il perché).
    Esprimere una critica o giudicare superficiale un’affermazione non significa denigrare una persona o mancarle di rispetto: il dialogo si basa anche sul confronto di idee discordi, e giudicare un’idea è del tutto lecito.

    Faccio questa premessa perché non desidero che chi ha posizioni un po’ “forti” (come può essere il mio caso) si senta messo all’angolo per timore di offendere qualcuno, quando ne critica soltanto alcuni atteggiamenti o affermazioni in relazione all’argomento della discussione, ovvero i live action Disney, che al pari di molti altri argomenti può scatenare dibattiti anche abbastanza accesi. Insomma, gente, dite pure quello che pensate! ;)
    Se poi c’è chi, essendo particolarmente sensibile alle critiche sui propri personaggi/film preferiti, non se la sente di avventurarsi nella discussione, nessun problema: non ci sono obblighi, ciascuno partecipa ai topic che vuole quando vuole :) Spero di essere stata sufficientemente chiara su questo punto.


    Qualora possa esservi di aiuto, vi consiglio di partire da queste domande per “sviluppare” la vostra risposta:

    - Quali e quanti live action Disney avete visto finora?
    - Ce n’è uno che vi è piaciuto di più? Se sì, perché?
    - Cosa ne pensate dei live action in generale, come progetto? Vi piace l’idea di riadattare i classici d’animazione in film con interpreti in carne e ossa?


    Edited by Elizabeth Swann - 11/9/2022, 17:40
     
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    Bel e interessante Topic. Risponderò alle tue domande con ordine.
    Fino ad adesso ho guardato: Maleficent, Cenerentola, La Bella e La Bestia, Mulan, Aladin, Il Re Leone, Lily Vagabondo, sicuramente guarderò anche i prossimi in uscita previsti per il 2023-2024.
    Mi sono piaciuti tutti, perché più o meno (a parte Maleficent) hanno rispecchiato molto il cartone della mia infanzia. Il mio preferito in assoluto è La Bella e La Bestia e a seguire Mulan. Devo dire che i due film di Maleficent mi sono piaciuti molto di più del cartone animato La Bella Addormentata nel Bosco, per il fatto che Malefica viene vista in maniera diversa. Secondo me non è per nulla cattiva, ha solo sofferto tanto e adoro il fatto che nel film l'abbiano fatta avvicinare così tanto ad Aurora, creando un rapporto che da odio si è trasformato in amore. Ho adorato troppo ciò. :] 3_3 <3
    Delle Live Action penso siano film molto originali. Di sicuro hanno un grande impatto visivo, più dei cartoni animati, poi sono più coinvolgenti e mirano ad un pubblico anche più grande. sono film adatti sia ai bambini ma anche angli adulti. Quindi ci sta tantissimo.
    Per il momento non ho nulla da criticare o da ridire. Mi sono piaciuti tutti. Poi devo essere sincera non ho mai guardato un film/cartone animato della Disney da reputarsi "brutto". Comunque reputo migliore la reinterpretazione dei Cartoni Animati in carne e ossa.

    Poi è venuto fuori di recente lo scandalo che La Sirenetta sarà interpretata da una cantante/attrice di colore. Secondo me c'è stato troppo accanimento. Si può variare, secondo me si deve sempre cambiare qualcosa in un riadattamento perché è raro e impossibile copiare già di qualcosa esistente, anche imitare camicia a essere difficile. E cambiare/variare fa bene, non risulta noioso, ma innovativo. Quindi se gli attori non rispecchiano i personaggi dei cartoni a livello fisico non è poi tutto questo dramma, c'è noi siamo esseri umani noi esistiamo siamo vivi e abbiamo tanti difetti, non possiamo paragonarci a dei personaggi che esistono solo nella nostra immaginazione. Cerchiamo solo di renderli di rappresentarli al meglio. Poi, secondo me, gli attori sono tutti bravissimi e penso si mettano già molto di impegno a realizzare ciò, come anche chi c'è dietro alla produzione di un film come sceneggiatori, registi, costumisti, truccatori, direttori esecutivi e creativi ecc. Lo stesso vale per la trama di un film: se si cambiano alcune scene con altre o si tolgono un motivo sotto c'è, ma non è una cosa tragica, non è un errore. Per me va bene così e basta.
     
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    Ciao Elizabeth, che topic super interessante!
    Io sono un'amante della Disney e dei live action dei suoi famosi film d'animazione.
    Per ora ho visto:
    - Maleficent (2014, 2019)
    - Cenerentola (2015)
    - Il libro della giungla (2016)
    - la Bella e la Bestia (2017)
    - Aladdin (2019)
    - Il re leone (2019)
    - Lilli e il vagabondo (2020)
    - Cruella (2021)
    So di essere un tipo abbastanza abitudinario e che non apprezza i cambiamenti, quindi devo ammettere che i live action che rispettano in tutto e per tutto i film d'animazione originali mi sono sempre piaciuti. Parlo, quindi, di Cenerentola, la Bella e la Bestia, il Re Leone e Lilli e il Vagabondo.
    Allo stesso tempo, trovo che manchino molto di originalità... Certo, rivivere la magia dei film con cui sono cresciuta è sempre affascinante, ma, per esempio, apprezzo molto di più un film come Maleficent. Gli altri tendono ad annoiarmi, perché la storia è sempre la stessa: infatti, li ho guardati una volta sola e stop, mentre Maleficent o Il Libro della Giungla, a parere mio, sono molto più interessanti e li rivedo sempre volentieri.
    Per questo motivo, avevo grandi aspettative per "Cruella", aspettative che sono state un po' deluse... Ammetto di non ricordarmelo bene, e già questo è indice del fatto che non mi sia piaciuto molto. Secondo me aveva grandi potenzialità che non sono state sfruttate, andando completamente fuori strada rispetto al personaggio originale di Crudelia Demon.
    Aladdin, invece, non mi ha mai fatto impazzire, né il film d'animazione né il live action... È proprio la storia a non attirarmi.
    Ecco, io la penso così!
     
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    Mi sa che ho fatto proprio bene a inserire quella sorta di premessa nel post iniziale. Sospettavo, infatti, che mi sarei rivelata la pecora nera della situazione :XD: E ora i miei sospetti sono stati confermati. Vi ringrazio per aver risposto, ma non concordo per niente con ciò che avete detto, o quasi. Lasciate che vi spieghi.

    Live action ne ho visti pochi - ma abbastanza, credo, da potermi fare un’idea del “fenomeno”. Ora, io non sono a prescindere contro i riadattamenti di film già esistenti; bene o male, è una cosa che si è sempre fatta, in più capisco la difficoltà di inventare una storia da zero. Un conto, però, è scegliere con cura quali prodotti riadattare... Ben altro conto è che una casa di produzione riadatti quasi tutti i film che ha realizzato negli anni. Questo è ciò che la Disney sta cercando di fare - sono stati annunciati un sacco di live action per gli anni a venire - e personalmente non approvo. Si tratta di una decisione problematica sotto diversi punti di vista. Tanto per cominciare denota una certa pigrizia artistica (ne parlerò meglio più avanti), ma a lungo andare è anche una mancanza di rispetto verso la propria storia, il proprio percorso. Diciamoci la verità, quando esce un nuovo live action, i commenti su quanto sarà moderno/progressista/femminista/inclusivo rispetto alla sua controparte animata si sprecano. Il messaggio che passa, in fin dei conti, è il seguente: i classici non vanno più bene, bisogna “aggiustarli” :|
    Ma dico, se li hanno visti e amati intere generazioni, qualche motivo ci sarà. Avranno i loro difetti, però a tutto c’è un limite. Non si può pretendere di riscrivere il proprio passato: se si vuole la novità, a un certo punto bisogna inventare storie nuove.

    Peraltro, è facile parlare quando si ha già la pappa pronta (il vecchio film) e l’unico scopo diventa infilare qualche modifica qua è là. Molto comodo, sì. Peccato che di scelte discutibili ne vengano fatte ugualmente. E qui veniamo a quello che ha detto Laura:

    CITAZIONE
    è venuto fuori di recente lo scandalo che La Sirenetta sarà interpretata da una cantante/attrice di colore. Secondo me c'è stato troppo accanimento. Si può variare, secondo me si deve sempre cambiare qualcosa in un riadattamento perché è raro e impossibile copiare già di qualcosa esistente, anche imitare camicia a essere difficile. E cambiare/variare fa bene, non risulta noioso, ma innovativo. Quindi se gli attori non rispecchiano i personaggi dei cartoni a livello fisico non è poi tutto questo dramma, c'è noi siamo esseri umani noi esistiamo siamo vivi e abbiamo tanti difetti, non possiamo paragonarci a dei personaggi che esistono solo nella nostra immaginazione. Cerchiamo solo di renderli di rappresentarli al meglio.

    Fermo restando che, se l’attrice ha ricevuto insulti razzisti, li condanno senza possibilità di appello, criticare la scelta di chi l’ha voluta per il ruolo di Ariel mi sembra del tutto comprensibile. È vero che si tratta di un personaggio di fantasia, quindi in teoria può interpretarlo qualsiasi attrice... Nei fatti, però, non è esattamente così.
    Ariel è un personaggio iconico (tant’è vero che molte persone conoscono lei e sanno poco o nulla della sirenetta “vera”, quella inventata da Andersen). E lo è in gran parte per via della fisionomia e dei colori che le sono stati dati: la coda verde, la pelle chiara, il viso sottile dai tratti delicati e i grandi occhi blu, i lunghi capelli rossi. Questa è Ariel.
    Se tu, Disney, fai un nuovo adattamento della fiaba di Andersen, non m’interessa l’etnia dell’attrice protagonista. Sarebbe carino se fosse danese come lo era Andersen stesso, ma non mi risulta che nella fiaba originale ci siano riferimenti diretti alla Danimarca, quindi si può tranquillamente evitare di porre dei limiti sulla nazionalità. Ma se tu, Disney, riadatti un tuo prodotto, un classico che ha fatto la storia della tua animazione, riciclandone addirittura la colonna sonora, il minimo che uno spettatore si aspetta è che ci sia qualche somiglianza fisica tra i personaggi animati e gli interpreti in carne e ossa. Oggettivamente, Halle Bailey non c’entra nulla con Ariel da un punto di vista estetico: al di là del colore della pelle, sono proprio i lineamenti a essere diversi. Il viso è più tondo, gli occhi sono scuri, un po’ piccoli e distanziati. Ovvio che, anche se viene mostrata con una coda verde in fondo al mar, non sembrerà Ariel. Semplicemente non le assomiglia.

    Non c’è nulla di innovativo, a mio avviso, nel cambiare i connotati a un personaggio iconico. Innovativo sarebbe stato raccontare una storia nuova, o al limite realizzare un adattamento che si discostasse dal classico e seguisse finalmente gli eventi della trama come li ha concepiti Andersen.

    CITAZIONE
    Poi, secondo me, gli attori sono tutti bravissimi e penso si mettano già molto di impegno a realizzare ciò, come anche chi c'è dietro alla produzione di un film come sceneggiatori, registi, costumisti, truccatori, direttori esecutivi e creativi ecc. Lo stesso vale per la trama di un film: se si cambiano alcune scene con altre o si tolgono un motivo sotto c'è, ma non è una cosa tragica, non è un errore. Per me va bene così e basta.

    Per me - posto che non è una tragedia - sinceramente no. La critica alle decisioni di sceneggiatori, registi, eccetera non è solo utile, ma anche necessaria per eventuali miglioramenti futuri. Lo spettatore non è sciocco; non avrà competenze specifiche, però se nel film qualcosa non va, perlomeno a livello di trama, se ne accorge. E se la sceneggiatura, che è l’impalcatura di tutto, manca di coerenza, è giustissimo farlo notare. Del resto, anche uno sceneggiatore molto bravo può scrivere qualcosa di mediocre o deludente. Peraltro, alla Disney i soldi non mancano - e il pubblico, per vedere i film, paga. Pretendere prodotti di qualità mi sembra più che legittimo.

    CITAZIONE
    Delle Live Action penso siano film molto originali. Di sicuro hanno un grande impatto visivo, più dei cartoni animati, poi sono più coinvolgenti e mirano ad un pubblico anche più grande. sono film adatti sia ai bambini ma anche angli adulti. Quindi ci sta tantissimo.
    Per il momento non ho nulla da criticare o da ridire. Mi sono piaciuti tutti. Poi devo essere sincera non ho mai guardato un film/cartone animato della Disney da reputarsi "brutto". Comunque reputo migliore la reinterpretazione dei Cartoni Animati in carne e ossa.

    Assolutamente in disaccordo. Ritenere che l’animazione sia in qualche modo inferiore per principio ai film con attori in carne e ossa è quanto di più lontano dalle mie idee.
    L’animazione, proprio come la recitazione, è una forma d’arte. Senza contare che chi doppia un personaggio deve fare un certo lavoro di immedesimazione e recita comunque, servendosi della voce. Ogni buon doppiatore, del resto, è sempre un attore :)

    Sulla questione dell’originalità non concordo nemmeno. Cosa c’è di tanto originale nel raccontare la stessa storia, usare la medesima colonna sonora (riadattandola giusto un po’), cercare di imitare perfino i costumi di un film che esiste già? Questa, a mio avviso, è pigrizia artistica ai massimi livelli - e il risultato sono dei prodotti senz’anima. Se un film non ha nemmeno musiche proprie, ma si serve di quelle di un altro, è come un involucro vuoto. Posso essere d’accordo sull’impatto visivo, nel senso che di questi live action sono molto curati gli effetti speciali, le scenografie, eccetera... ma la sostanza qual è? Dov’è? Spesso non esiste, perché il massimo che si è fatto è stato aggiungere scene inutili - o addirittura controproducenti - a un prodotto sceneggiato da altri in passato, condendo il tutto con qualche bell’effetto visivo e buonanotte. Tanto sfoggio di tecnica e pochissimo valore artistico.

    In merito al tipo di pubblico a cui rivolgersi, invece, faccio presente che i classici Disney sono sempre stati indirizzati a tutta la famiglia - a grandi e piccini, come si suol dire. Anche qui, nessuna novità coi live action. Che poi a me non sembrano più “adulti” dei loro predecessori animati; per quanto mi riguarda, si tratta solo di apparenza -_- La componente drammatica è ugualmente edulcorata, talvolta di più, visto che oggi si tende a pensare che i bambini si impressionino con facilità. Mi viene in mente, ad esempio, la scena della Bestia nell’Ala Ovest: nel classico è molto d’impatto, tende al dramma, è normale che Belle si spaventi e scappi via di corsa. Nel live action la stessa scena è parecchio sottotono. Ma in generale la Bestia del live action non fa paura come quella del cartone...

    Adesso, però, andiamo più in fondo alla questione. I live action che ho visto sono quattro: “Maleficent” e il suo seguito, “Cenerentola” e “La Bella e la Bestia”. (Conosco anche “La carica dei 101” con Glenn Close, ma non lo ricordo benissimo perché è da un pezzo che non lo rivedo... Inoltre, dato che è uscito diversi anni fa e adesso c’è “Cruella”, non lo considero parte della live action-mania di questo periodo!)
    Di “Cenerentola”, l’unico live action che mi piaccia davvero, non parlerò per il momento; mi occuperò del primo “Maleficent”, mentre in un post successivo conto di concentrarmi su “La Bella e la Bestia”. Siccome ho molto da dire, infatti, dubito di poter condensare le mie riflessioni in un’unica risposta :D

    vK7S1Gv

    Dunque, cosa rende per me “Maleficent” un pessimo film, nonché un pessimo riadattamento del classico originale? Faccio subito un elenco di motivazioni. Vi avviso, ci andrò giù pensante e non farò sconti a nessuno X)



    Motivazione 1:
    La rappresentazione fuorviante della maternità


    Pochi sembrano rendersene conto, ma il film “La bella addormentata nel bosco” del 1959 non è una fiaba sulla principessa che s’innamora del principe azzurro, bensì una fiaba sulla maternità. Nello specifico, sull’amore materno che si trova a fare i conti con il cambiamento - il passaggio della figlia dall’infanzia alla maturità. Non per nulla le vere protagoniste della storia sono Flora, Fauna e Serenella, le tre buone fate, anziché la principessa Aurora.
    Forse una critica sensata che si può fare a questo classico è che avrebbe dovuto essere più chiaro nel delineare i ruoli dei personaggi, dando ancora più spazio alle fate. Resta il fatto che lascia emergere una visione positiva della maternità: non idealizzata, ma nemmeno fuorviante. La madre biologica di Aurora e le sue tre madri adottive non entrano mai in competizione o in contrasto; per quanto la Regina sia una figura marginale, è ovvio che tutt’e quattro le donne vogliono il bene della bambina. È anche ovvio che essere madri non significa essere infallibili e fare sempre e comunque ciò che è giusto per i propri figli: le fate sbagliano a tenere Aurora sotto una campana di vetro (un errore comune per un genitore), rifiutandosi di lasciarle incontrare il giovane conosciuto nel bosco di cui si è innamorata, ma lo fanno perché ritengono che quella sia la cosa migliore per lei. Insomma, una situazione coerente e credibile, nei limiti di un contesto fiabesco con elementi soprannaturali.

    In “Maleficent” che succede, invece? Intanto le fate vengono ridotte a tre imbecilli senza cervello, ma ci arriverò più avanti. Succede che Malefica diventa la madre adottiva di Aurora dopo che l’ha maledetta (e parliamo di un sonno eterno da cui la principessa potrebbe non svegliarsi più, mica pizza e fichi!), soltanto perché questa creatura innocente è figlia dell’uomo da cui Malefica è stata tradita e ingannata. Non solo: con il suo sortilegio, Malefica provoca indirettamente la morte della Regina. La madre di Aurora, colei che l’ha messa al mondo, muore di dolore per il male inflitto alla sua bambina, e più in generale alla sua famiglia.
    Vi sembra giusto questo? Vi sembra bello?
    Certo, Malefica non ha ucciso la Regina con le proprie mani, però non si può dire che non abbia alcuna responsabilità per l’accaduto. Lei è andata a quel battesimo con il preciso scopo di causare del male. Magari non si aspettava che la Regina morisse di crepacuore, ma è chiaro come il sole che era disposta a tutto pur di vendicarsi di Stefano. Ribadisco, parliamo di una donna adulta capace di ordire la morte di una povera neonata e che, indirettamente, la rende orfana di madre. Che Aurora decida di perdonare Malefica mi può pure stare bene... ma che Malefica venga “eletta” sua madre no. Non lo accetto.
    La cosa più brutta è che della Regina, a un certo punto, non si parla proprio. Quasi come se non fosse mai esistita. Non ci sono prove che Aurora abbia saputo di preciso qual è stato il suo destino - e, nel frattempo, praticamente venera la colpevole della sua morte. Non so a voi, ma a me questo sembra profondamente sbagliato, oltre che inquietante. E “Maleficent” dovrebbe essere un film sull’amore materno??


    Motivazione 2:
    L’incoerenza della protagonista


    Nonostante Malefica sia l’indiscussa protagonista della storia e il centro della trama, non è una figura così ben caratterizzata come si potrebbe credere. Ci viene presentata come buona, eppure si chiama Malefica (!), ha tratti stranamente luciferini (ali artigliate e corna sulla testa), maledice Aurora e diventa tiranna della brughiera. Si cerca di farla passare come eroina e cattiva insieme, ma è solo un personaggio sconclusionato: se è così vendicativa da accanirsi contro chi non le ha fatto nulla, come mai due giorni dopo inizia a prendersi cura di Aurora ancora piccola? Volete dirmi che una persona capace di instaurare un regime tirannico e augurare la morte a una neonata può affezionarsi alla suddetta neonata di punto in bianco? Contraddizioni dell’animo umano fino a un certo punto, dai.
    E non c’è traccia di approfondimento psicologico del personaggio: semplicemente, Malefica si accorge che Aurora ha bisogno di qualcuno che si occupi di lei... e poi si occupa di lei, assieme al suo aiutante Fosco :huh: Non si capisce perché mai debba prendere a cuore le sorti della bambina dall’oggi al domani, non si capisce perché l’abbia maledetta con tanta crudeltà se in fondo ha un cuore buono, non si capisce perché meriti l’appellativo di eroina dopo tutto il dolore che, volontariamente e consapevolmente, ha provocato. Incoerenza pura.


    Motivazione 3:
    L’arroganza di proporsi come “la vera storia”, facendo passare il classico d’animazione come una sorta di falsa versione


    Questo è uno degli aspetti che più mi hanno fatta imbestialire. Ci sta voler raccontare un’altra versione della stessa storia, ma perché bisogna lasciar intendere che la precedente ha qualcosa di sbagliato, di distorto, di falso? Della serie sputiamo nel piatto in cui abbiamo mangiato fino a ieri?
    “La bella addormentata nel bosco” può non piacere come film, ma fa parte del patrimonio artistico della Disney. Perché i suoi attuali dirigenti, creativi e quel che diavolo sono si arrogano il diritto di sminuirne il valore, di travisarne il significato? Trovo che sia un atteggiamento irrispettoso e superbo. Senza quel film, Malefica non esisterebbe nemmeno: è un personaggio creato dalla Disney negli anni Cinquanta, seppur ispirato alle varie versioni della fiaba su cui si basa la sceneggiatura. Perché questa svalutazione?
    Che poi, fosse almeno stato realizzato un prodotto migliore di quello del ’59. Invece, per quanto mi riguarda, “Maleficent” non vale un decimo rispetto a “La bella addormentata nel bosco” -_- È pretenzioso, incoerente e manipolatorio nei confronti dello spettatore. L’unica cosa buona che si può dire di questo film è che almeno si è tentato di metter su una trama diversa da quella del classico d’animazione, evitando anche di ricalcarne la colonna sonora, al contrario di altri live action venuti dopo, che per me non sono altro che brutte copie dei cartoni originali.


    Motivazione 4:
    La ridicolizzazione di un espediente letterario di cui è stato travisato il senso metaforico

    JVvVr99


    Finora mi sono concentrata soprattutto sugli aspetti che, a mio avviso, rendono “Maleficent” un brutto film: la caratterizzazione mal gestita della protagonista, la rappresentazione fuorviante della maternità. Tuttavia, trovo che “Maleficent” sia pessimo anche come riadattamento, non preso solo come film a sé stante (fingendo per un attimo che “La bella addormentata” non esista, insomma). Ciò dipende dal fatto che non rispetta in alcun modo il materiale d’origine.
    Al di là dell’aver sputato nel piatto in cui si è mangiato, il nodo fondamentale della questione è un altro: per riadattare un’opera bisogna conoscerla e averla compresa. Che si tratti di raccontare la stessa storia in modo diverso oppure di stravolgerla, è necessario sapere bene con cosa si ha a che fare. Invece, guardando “Maleficent”, ho la netta sensazione che chi l’ha realizzato abbia capito - o voluto capire - davvero poco della materia d’origine.

    “La bella addormentata” del ’59 è una fiaba, perciò si serve di simboli e metafore. Il personaggio di Aurora, come accennavo prima, simboleggia il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Il bacio di Filippo può rappresentare sia l’idea per cui l’amore è più forte della morte, sia l’avvenuta “rinascita” dopo le difficoltà del suddetto momento di passaggio. Malefica è l’incarnazione del Male - quel Male che, in qualche modo, bisogna conoscere per acquisire consapevolezza e maturare. La figura “demoniaca” di Malefica può anche essere vista come una sorta di contraltare al concetto di maternità: se la maternità è amore, protezione, capacità di anteporre i propri figli a sé stesse (lo vediamo con le fate, che rinunciano ai loro poteri magici per ben sedici anni), il suo contrario è costituito dalla crudeltà, dall’egoismo e dalla totale incapacità di sacrificarsi. Tutt’e tre questi aspetti sono riscontrabili in Malefica con facilità.
    Le fiabe non vanno mai prese totalmente alla lettera. Se si tralasciano i significati metaforici, se non si interpreta, la lettura che si ricava è parziale. Nel nostro caso, l’amore tra Aurora e il principe Filippo - un amore fiabesco, la cui rappresentazione non segue i canoni del racconto realistico - è stato frainteso da chi ha realizzato “Maleficent”, non so se volontariamente o per ignoranza, e visto come una storiella da quattro soldi che non è amore vero perché «non si può sposare un uomo che si conosce appena» (semicit.). Infatti, il legame fra i due viene banalizzato al massimo; se a questo aggiungiamo il tradimento di Stefano nei confronti di Malefica (dopo che i due si erano innamorati “a prima vista”, come si suol dire), il messaggio del film qual è? Non credete nell’amore fra uomo e donna, perché soltanto mamma vostra - che poi proprio mamma non è, visto che ha contribuito a mandare al Creatore la vostra vera madre, ma voi probabilmente non lo saprete mai - vi vuole bene e vi può salvare! Bello, eh?

    Sarcasmo ed esagerazioni a parte, chi crede che “La bella addormentata nel bosco” insegni a sposare il primo che passa farebbe bene a rinfrescarsi la memoria, per ficcarsi in testa cos’è una fiaba e come funzionano di solito le fiabe, in particolare quelle della tradizione popolare che venivano trasmesse oralmente, o comunque risalgono a un bel po’ di tempo fa. L’amore che sboccia per poi portare a «e vissero per sempre felici e contenti» è un topos della letteratura. Il bacio che sveglia dal sonno incantato/dalla morte è un espediente di trama, una metafora per alludere in una singola scena al concetto di amore disinteressato, puro, addirittura salvifico. Si può discutere se e fino a che punto l’amore possa salvare una persona, ed è chiaro che nella realtà le cose non funzionano allo stesso modo che in una fiaba... ma demonizzare un semplice stratagemma letterario mi pare esagerato. E se si cerca di ridicolizzarlo com’è successo in “Maleficent”, ovvero rendendo Filippo un personaggio insipido e facendo credere alle fate che lui salverà Aurora solo perché è un principe, si dimostra di averlo completamente travisato. Torniamo al discorso di poco fa: non si può riscrivere una storia, ribaltandone i presupposti, se non si è capito quali sono questi presupposti e come funzionano. O meglio, si può, ma i risultati non sono buoni. E si vede.


    Motivazione 5:
    L’esaltazione della figura della protagonista che si ottiene tramite la denigrazione della maggioranza degli altri personaggi


    Veniamo al punto finale - last but not least, per dirla con gli inglesi. A qualcuno sarà sfuggito nel mare di parole che ho scritto ( :D ), ma fra le altre cose ho definito “Maleficent” un film «manipolatorio nei confronti dello spettatore.» Perché? È presto detto.
    A mio parere, il motivo per cui la Malefica interpretata da Angelina Jolie è un personaggio mal fatto non si deve all’inesperienza o roba del genere di chi ha ideato la trama del live action. Linda Woolverton è la sceneggiatrice de “La Bella e la Bestia”, il classico d’animazione, quindi non si può dire che sia una tizia qualunque, non trovate? La verità, secondo me, è che “Maleficent” mira a manipolare il pubblico. La trama è costruita per assolvere la protagonista dalle sue cattive azioni, per giustificarla in ogni modo possibile, in maniera tale che lo spettatore stesso arrivi a giustificarla sempre e comunque. Malefica maledice Aurora? Eh, ma tanto poi si prende cura di lei e la salva! Diventa una sorta di dittatrice? Eh, ma poi smette di esserlo e incorona Aurora regina della brughiera col benestare di tutti!
    La sceneggiatura, con le sue incoerenze e le sue “acrobazie”, vuole spingere lo spettatore a entrare in empatia con Malefica a tutti i costi. Be’, mi spiace, con me non attacca: neanche il peggiore dei tradimenti può essere una scusante per il male perpetrato ai danni di gente innocente. Che Malefica abbia sofferto non lo metto in dubbio, ma ciò non può essere una giustificazione per le sue azioni.

    Di contro, Stefano viene demonizzato, mentre le fate sono tre rimbecillite totali, che chiamare stupide è un complimento =_= E permettetemi di dire una cosa: sminuire dei personaggi al solo scopo di esaltare il protagonista della storia è una tecnica di bassa lega, che poco si addice a chi scrive per professione. Un conto è stabilire i vari ruoli (protagonista, antagonista, aiutante, eccetera). Ben altro conto è che la costruzione di un personaggio si basi sulla denigrazione degli altri. Mi rifiuto di credere che Linda Woolverton non si sia posta il problema, se l’ho fatto io che sono la prima venuta e finora ho scritto solo storie a livello amatoriale.
    Consideriamo poi che qui si tratta di un riadattamento, perciò è naturale che lo spettatore faccia un confronto tra il classico d’animazione e il live action, chiedendosi se fosse davvero necessario trasformare Stefano in una figura così negativa e rendere le fate tanto odiose e ridicole.


    In conclusione (alleluia, dirà qualcuno!), io detesto “Maleficent” e lo considero uno dei film Disney più brutti che abbia mai visto. Diciamo che si contende il podio di riadattamento peggiore con “La Bella e la Bestia” (talvolta penso che stia un po’ più su, talvolta un po’ più giù... Non so decidermi! X) ). Ma di quest’ultimo live action vi parlerò meglio la prossima volta...



    P.S. Non uccidetemi, eh :XD:

    Edited by Elizabeth Swann - 5/10/2022, 21:30
     
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    Ho visto La Bella e la Bestia, Cenerentola del 2015, Aladdin e Maleficent.

    Beh, che dire👼🏻

    La Bella e la Bestia, a parer mio, è un film marketing vero e proprio. I due personaggi principali, Belle e Adam, li ho trovati insopportabili😅
    Ci tengo a precisare che La Bella e la Bestia è IL mio film animato disney preferito, ma il live action l'ho trovato...vuoto, ecco.
    A tratti preferivo Gaston, talmente che gli altri due non mi piacevano🥹

    Cenerentola del 2015 sinceramente mi è piaciuto. Lo trovo sia un po' fedele alla storia originale (la fiaba) che al film disney. Cenerentola del film era un personaggio meraviglioso e che dire del suo vestito...favoloso😍.
    Il principe poi. Adorabile come un peluche🥲
    La matrigna era diversa, giovane e ancora nel fiore degli anni, ma non l'ho trovata così "fuori posto". Credo che il suo cambiamento da vecchia bastarda a giovane manipolatrice sia riuscito più che bene.

    Aladdin...beh, sinceramente anche quello mi era piaciuto moltissimo. Adoro Will Smith e mi ha fatto molto ridere nelle parti del Genio. Anche se credo che lo abbiano scelto solo per inserire un attore di pelle scura, più che per il suo talento da comico e il suo carisma, ma questa è una mia opinione apparte. Sono felice di averlo visto nei panni del Genio e secondo me non poteva esserci attore migliore.
    I due protagonisti...beh😀
    Jasmine doveva essere a quanto pare il personaggio femminista, ma quando lo vidi per la prima volta non lo colsi subito. Più che altro pensavo che fosse molto diversa rispetto al cartone e non so se questa cosa mi piaccia molto. Siccome però non influisce sulla storia d'amore col protagonista, penso che possa andare bene.
    Aladdin nulla da dire, se non che l'attore è molto affascinante😍
    Jafar...eh. Cattivo sicuramente, ma mi è sembrato molto lontano (oltre che fisicamente) dal Jafar originale😅

    E infine Maleficent. Da piccola lo adoravo, sono sincera, ma crescendo mi sono resa conto che era un altro film fatto unicamente per deliziare i fan che amano più i villain che i protagonisti buoni. Il che non è vietato, assolutamente, ma a volte vengono sottovalutati i ruoli all'interno delle fiabe.
    Diciamo che molte volte, secondo me, le persone dimenticano che i vecchi film disney sono fiabe e le fiabe non sono romanzi d'avventura o di fantasia. Ognuno ha un proprio ruolo. Il villain è il cattivo, fine. Malefica, nel vecchio film disney e nella storia originale, era solo un villain, ma essendo che era un personaggio fiabesco, andava bene così com'era.
    Quindi ho trovato Malefica di Maleficent troppo forzato e unicamente per marketing. Un po' come Crudelia nel nuovo live action😀
    Poi la storia di Aurora col principe l'ho trovata molto debole. Era simile a Frozen, in un certo senso.
    "Eh quei due non si conoscevano bene, quindi non poteva essere vero amore, ecco perché il bacio non ha funzionato" sicuramente nella vita reale non basta un incontro per innamorarsi davvero ma le fiabe sono fatte apposta per essere percepite, non capite.

    Quindi, questo era quello che avevo da dire. Ovviamente sono le mie opinioni personali e non penso di aver detto qualcosa che potesse offendere qualcuno❤️❤️
     
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    Fermo restando che, se l’attrice ha ricevuto insulti razzisti, li condanno senza possibilità di appello, criticare la scelta di chi l’ha voluta per il ruolo di Ariel mi sembra del tutto comprensibile. È vero che si tratta di un personaggio di fantasia, quindi in teoria può interpretarlo qualsiasi attrice... Nei fatti, però, non è esattamente così.
    Ariel è un personaggio iconico (tant’è vero che molte persone conoscono lei e sanno poco o nulla della sirenetta “vera”, quella inventata da Andersen). E lo è in gran parte per via della fisionomia e dei colori che le sono stati dati: la coda verde, la pelle chiara, il viso sottile dai tratti delicati e i grandi occhi blu, i lunghi capelli rossi. Questa è Ariel.
    Se tu, Disney, fai un nuovo adattamento della fiaba di Andersen, non m’interessa l’etnia dell’attrice protagonista. Sarebbe carino se fosse danese come lo era Andersen stesso, ma non mi risulta che nella fiaba originale ci siano riferimenti diretti alla Danimarca, quindi si può tranquillamente evitare di porre dei limiti sulla nazionalità. Ma se tu, Disney, riadatti un tuo prodotto, un classico che ha fatto la storia della tua animazione, riciclandone addirittura la colonna sonora, il minimo che uno spettatore si aspetta è che ci sia qualche somiglianza fisica tra i personaggi animati e gli interpreti in carne e ossa. Oggettivamente, Halle Bailey non c’entra nulla con Ariel da un punto di vista estetico: al di là del colore della pelle, sono proprio i lineamenti a essere diversi. Il viso è più tondo, gli occhi sono scuri, un po’ piccoli e distanziati. Ovvio che, anche se viene mostrata con una coda verde in fondo al mar, non sembrerà Ariel. Semplicemente non le assomiglia.

    Non c’è nulla di innovativo, a mio avviso, nel cambiare i connotati a un personaggio iconico. Innovativo sarebbe stato raccontare una storia nuova, o al limite realizzare un adattamento che si discostasse dal classico e seguisse finalmente gli eventi della trama come li ha concepiti Andersen.

    Elizabeth Swann Voglio soffermarmi su questo passaggio in particolare. Io sono TOTALMENTE D'ACCORDO.
    Potrei non aggiungere altro, ma ovviamente devo dare anche io i miei motivi. In realtà, abbiamo gli stessi identici motivi per pensarla in questo modo.

    Assolutamente non bisogna insultare un essere umano per com'è fisicamente. Il colore della pelle NON è importante, così come non lo sono le altre cose e soprattutto non bisogna appoggiare le critiche fatte all'attrice, che comunque è una bella donna.
    Critico solo il suo ruolo nel film, in quanto appunto, sovrascrive la figura di Ariel originale. Mi dispiace che si sia ritrovate le accuse di razzismo, sono da condannare come hai detto tu, ma la Disney sta perdendo moltissimi punti, pur di seguire le "mode" e i temi sociali del momento.
    Sarebbe sicuramente bello vedere un film Disney nuovo, live action o film d'animazione, un po' come hanno fatto con Moana, che ritengo un capolavoro della Disney moderna. Un film dedicato esclusivamente a tribù africane o, magari, in luoghi dove c'è un alto tasso di popolazione di persone con la pelle scura (l'America, che è una nazione piena di etnie), un po' come hanno fatto con "La principessa e il ranocchio". Che poi quel film sia un po' strano a livello di trama e con qualche difetto evidente sono dettagli. L'idea dell'ambientazione era realistica e anche la protagonista, nulla da dire al riguardo.

    Ma i vecchi film Disney non avevano nulla per cui essere "riscritti". Certo, ho apprezzato moltissimo Cenerentola del 2015 e grazie al cielo almeno quello non ha subito gli effetti del politicamente corretto (lasciamo stare quel personaggio di colore che affianca il principe, essendo che la storia non sembra essere ambientata in un luogo preciso e in un'era precisa, l'idea di unire tante persone di diverse etnie andava benissimo. Cenerentola dovrebbe essere ambientato in Francia nel 1700 tipo, ma siccome non viene menzionato nel film, è andato tutto liscio.).
    Aladdin era ambientato in Arabia, quindi al massimo mi sarei stupita di trovare personaggi dalla carnagione caucasica. Idem per Moana.
    Ma la Sirenetta? Assolutamente no.

    Ariel è un personaggio iconico proprio per com'era fatta esteticamente. Caratterialmente penso che stesse a tutti noi un po' sui gioiellini ma alla fine ci stava.
    Ora, la scelta dell'attrice nel nuovo live action è stata fatta e mi auguro che almeno non mi mostrino un Ariel matura e per nulla infantile. Lì mi incavolo davvero!
    Perchè la Disney, come hai detto tu Elizabeth, non è che sta facendo un nuovo film, con una nuova storia e una nuova sirenetta. Sta riadattando un film classico.
    Se fosse stato, per l'appunto, un non riadattamento, le critiche sulla scelta dell'attrice in quel preciso ruolo sarebbero state infondate. Ma qui la base c'è.

    E' che si vuole, a tutti i costi, dimostrarsi innovativi. Mi ricordo un vecchio meme, che mi fece abbastanza riflettere sulla situazione dei film moderni.
    In poche parole c'era una tipa che commentava tutti i tipi di ruoli nei film. Se c'era un personaggio bianco che sparava a un personaggio nero era razzista, se era il contrario era razzista uguale, se non vi erano proprio personaggi neri era razzista, viceversa se vi erano due personaggi neri che si sparavano era razzista.
    Ecco, ti viene proprio da dire a voce alta: "E ORA NON POSSO NE' SCENDERE E NE' SALIRE, NE' SCENDERE E NE' SALIRE!".
    Applicate questo meme su tutti i temi sociali e scoprirete che è la stessa cosa. Non si capisce cosa la gente voglia effettivamente vedere!

    Io, personalmente, voglio vedere realizzato nei film ciò che io definisco il mio mondo ideale. Orientamento sessuale, posizione politica e colore della pelle non contano assolutamente nulla, non vanno nè criticati nè apprezzati, siamo tutti esseri umani e va bene così. Quindi io, in un film, cerco proprio questo. Qualcosa che mi dia la sensazione che un mondo del genere sarà un giorno realtà. Non che mi metti personaggi neri, omosessuali ecc solo per darmi il contentino del tipo "A noi in realtà non frega niente di essere innovativi, vogliamo solo che la gente ci lasci in pace", almeno è questo che io percepisco ogni volta che trovo dei personaggi fatti unicamente per essere dei simboli e non delle persone.
    Voglio vedere una relazione vera, non due personaggi che ci basti sapere che sono di un certo orientamento e si mettono insieme...perchè si.
    L'unica relazione omosessuale, vista in una serie TV, che ho apprezzato con tutto il cuore, è stata la coppia della serie "horror" (ma più psicologico e thriller che horror) Bly Manor, Jamie and Dani. Quello è un esempio eclatante di quello che intendo dire!

    A livello di classici Disney, io credo che la Disney possa benissimo creare nuove storie, invece di riscrivere sui vecchi capolavori. Sarebbero razziste le persone che appunto non vorrebbero a tutti i costi vedere film incentrati su personaggi di una certa etnia, ma non chi semplicemente percepisce le forzature e non le approva.
    Vedrò la Sirenetta in live action, prima di giudicarlo in base alla trama e alle caratteristiche personali. Ma la mia opinione rimane la stessa.
    Si poteva evitare e creare una nuova storia. Sarebbe stato molto più saggio a parer mio, perchè si nota (sempre come ha detto Elizabeth) che la Disney è diventata pigra. Non ha più voglia di inventare nuove trame e nuovi personaggi, apparte qualcuno. Encanto credo sia un bel film, con personaggi di etnia colombiana se non erro. Come vedete, la Disney è capace di creare film unicamente su un contesto etnico. Perchè semplicemente non farlo?

    Queste sono ovviamente le mie personali opinioni. Ci sta che la gente possa pensare il contrario, ma io la penso così. Trovo tutto molto forzato, senza un briciolo di passione e volontà di voler davvero dare al pubblico qualcosa di nuovo. Un po' come se trattare seriamente di certi temi, come il razzismo e l'omosessualità, spaventasse in primis gli sceneggiatori e i registri.
     
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    da qualche parte al fianco di Will Turner ❤

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    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 12:18) 
    Beh, che dire👼🏻

    La Bella e la Bestia, a parer mio, è un film marketing vero e proprio. I due personaggi principali, Belle e Adam, li ho trovati insopportabili😅
    Ci tengo a precisare che La Bella e la Bestia è IL mio film animato disney preferito, ma il live action l'ho trovato...vuoto, ecco.

    Hai usato proprio la parola giusta, cara rosewhitexx_ ... Vuoto. Una "confezione" di lusso (effetti speciali, cast stellare, colonna sonora bellissima) per una storia che non ha nulla di innovativo (per forza, è una scopiazzatura mal fatta di qualcosa che esiste già!) e personaggi scialbissimi. Forse l'unico che si salva è Maurice, un pochino Tockins... I due protagonisti, mamma mia, una delusione!


    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 12:18) 
    Cenerentola del 2015 sinceramente mi è piaciuto. Lo trovo sia un po' fedele alla storia originale (la fiaba) che al film disney. Cenerentola del film era un personaggio meraviglioso e che dire del suo vestito...favoloso😍.
    Il principe poi. Adorabile come un peluche🥲

    Per me "Cenerentola" è un capolavoro di riadattamento <3 Avevo zero aspettative quando sono entrata al cinema per vederlo, invece poi ne sono uscita soddisfattissima!

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 12:18) 
    E infine Maleficent. Da piccola lo adoravo, sono sincera, ma crescendo mi sono resa conto che era un altro film fatto unicamente per deliziare i fan che amano più i villain che i protagonisti buoni. Il che non è vietato, assolutamente, ma a volte vengono sottovalutati i ruoli all'interno delle fiabe.

    Peggio: siamo arrivati al punto che un cattivo non può essere cattivo senza che gli si trovi l'alibi, la giustificazione, la scusante. Cioè, dovremmo credere che la cattiveria non esista?
    I personaggi delle fiabe e delle favole spesso sono archetipici e "stilizzati": rappresentano vizi e virtù, pregi e difetti dell'animo umano. Per questo è importante che la figura del cattivo non venga edulcorata, o peggio ancora giustificata per le azioni commesse. Purtroppo, le fiabe non vanno più di moda - e come dici giustamente tu, vengono sottovalutati i ruoli dei personaggi che le popolano.

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 12:18) 
    Diciamo che molte volte, secondo me, le persone dimenticano che i vecchi film disney sono fiabe e le fiabe non sono romanzi d'avventura o di fantasia. Ognuno ha un proprio ruolo. Il villain è il cattivo, fine. Malefica, nel vecchio film disney e nella storia originale, era solo un villain, ma essendo che era un personaggio fiabesco, andava bene così com'era.
    Quindi ho trovato Malefica di Maleficent troppo forzato e unicamente per marketing. Un po' come Crudelia nel nuovo live action😀
    Poi la storia di Aurora col principe l'ho trovata molto debole. Era simile a Frozen, in un certo senso.
    "Eh quei due non si conoscevano bene, quindi non poteva essere vero amore, ecco perché il bacio non ha funzionato" sicuramente nella vita reale non basta un incontro per innamorarsi davvero ma le fiabe sono fatte apposta per essere percepite, non capite.

    D'accordissimo! Tra l'altro, gli autori di "Frozen" e quelli di "Maleficent" hanno avuto la brillante idea di mettere in competizione l'amore romantico fra uomo e donna e l'amore famigliare, come se fosse una gara <_< Anzi, sicuramente "Maleficent" si è ispirato a "Frozen" nel riproporre la cosa. Ora, io non metterei in competizione niente, mi sembra una stupidaggine... ma almeno, una volta che si è scelta questa via, che si scriva una buona sceneggiatura, fondata su solidi presupposti. Invece, il presupposto di "Frozen" e "Maleficent" qual è? Prendiamo un elemento fiabesco che è diventato molto famoso (il bacio d'amore) e lo ridicolizziamo dimostrando di non aver capito una mazza di quello che ci sta dietro -_- Complimenti, eh.


    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 13:11) 
    CITAZIONE
    Fermo restando che, se l’attrice ha ricevuto insulti razzisti, li condanno senza possibilità di appello, criticare la scelta di chi l’ha voluta per il ruolo di Ariel mi sembra del tutto comprensibile. È vero che si tratta di un personaggio di fantasia, quindi in teoria può interpretarlo qualsiasi attrice... Nei fatti, però, non è esattamente così.
    Ariel è un personaggio iconico (tant’è vero che molte persone conoscono lei e sanno poco o nulla della sirenetta “vera”, quella inventata da Andersen). E lo è in gran parte per via della fisionomia e dei colori che le sono stati dati: la coda verde, la pelle chiara, il viso sottile dai tratti delicati e i grandi occhi blu, i lunghi capelli rossi. Questa è Ariel.
    Se tu, Disney, fai un nuovo adattamento della fiaba di Andersen, non m’interessa l’etnia dell’attrice protagonista. Sarebbe carino se fosse danese come lo era Andersen stesso, ma non mi risulta che nella fiaba originale ci siano riferimenti diretti alla Danimarca, quindi si può tranquillamente evitare di porre dei limiti sulla nazionalità. Ma se tu, Disney, riadatti un tuo prodotto, un classico che ha fatto la storia della tua animazione, riciclandone addirittura la colonna sonora, il minimo che uno spettatore si aspetta è che ci sia qualche somiglianza fisica tra i personaggi animati e gli interpreti in carne e ossa. Oggettivamente, Halle Bailey non c’entra nulla con Ariel da un punto di vista estetico: al di là del colore della pelle, sono proprio i lineamenti a essere diversi. Il viso è più tondo, gli occhi sono scuri, un po’ piccoli e distanziati. Ovvio che, anche se viene mostrata con una coda verde in fondo al mar, non sembrerà Ariel. Semplicemente non le assomiglia.

    Non c’è nulla di innovativo, a mio avviso, nel cambiare i connotati a un personaggio iconico. Innovativo sarebbe stato raccontare una storia nuova, o al limite realizzare un adattamento che si discostasse dal classico e seguisse finalmente gli eventi della trama come li ha concepiti Andersen.

    Elizabeth Swann Voglio soffermarmi su questo passaggio in particolare. Io sono TOTALMENTE D'ACCORDO.
    Potrei non aggiungere altro, ma ovviamente devo dare anche io i miei motivi. In realtà, abbiamo gli stessi identici motivi per pensarla in questo modo.

    Assolutamente non bisogna insultare un essere umano per com'è fisicamente. Il colore della pelle NON è importante, così come non lo sono le altre cose e soprattutto non bisogna appoggiare le critiche fatte all'attrice, che comunque è una bella donna.
    Critico solo il suo ruolo nel film, in quanto appunto, sovrascrive la figura di Ariel originale. Mi dispiace che si sia ritrovate le accuse di razzismo, sono da condannare come hai detto tu, ma la Disney sta perdendo moltissimi punti, pur di seguire le "mode" e i temi sociali del momento.

    Credo che la Disney, fra le altre cose, abbia paura delle critiche e non sappia - o peggio, non voglia - distinguere tra quelle più fondate e quelle più superficiali. Il risultato è che finisce per andare dove tira il vento, seguendo una sorta di "femminismo pop" e cercando di accontentare le cosiddette minoranze.

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 13:11) 
    Sarebbe sicuramente bello vedere un film Disney nuovo, live action o film d'animazione, un po' come hanno fatto con Moana, che ritengo un capolavoro della Disney moderna. Un film dedicato esclusivamente a tribù africane o, magari, in luoghi dove c'è un alto tasso di popolazione di persone con la pelle scura (l'America, che è una nazione piena di etnie), un po' come hanno fatto con "La principessa e il ranocchio". Che poi quel film sia un po' strano a livello di trama e con qualche difetto evidente sono dettagli. L'idea dell'ambientazione era realistica e anche la protagonista, nulla da dire al riguardo.

    Ma infatti, perché non ambientano più storie in America? Anche riadattando fiabe europee, se vogliono (proprio come hanno fatto nel caso che tu citi)... Non vedo cosa ci sarebbe di male. Invece, vanno a pasticciare con i classici creando 'sti live action del cavolo =_=

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 13:11) 
    Ariel è un personaggio iconico proprio per com'era fatta esteticamente. Caratterialmente penso che stesse a tutti noi un po' sui gioiellini ma alla fine ci stava.

    A me Ariel è sempre piaciuta, in realtà :D Certo, è immatura, impulsiva e se vogliamo anche un po' ingenuotta, però credo che questo serva a ricordarci che si tratta di un'adolescente, prima che di una principessa. Fra l'altro, anche lei ormai viene criticata per essersi messa "con uno che conosce appena" :| Le persone che la pensano così sono convinte di avere ragione, hai voglia a ripetere che la fiaba ha un suo linguaggio narrativo e la Disney d'altri tempi si basava su quel tipo di linguaggio, senza essere semplicemente "tradizionalista"... È una lotta contro i mulini a vento. Si crede che la Disney tramandasse stereotipi nocivi e abbia fatto bene a cambiare negli ultimi tempi. E chi cerca di spiegare che le fiabe sono narrazioni brevi che si servono di simboli, metafore ed elementi non realistici, si sente rispondere che comunque Ariel ed Eric si sono visti per due secondi, o roba di questo genere.

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 13:11) 
    E' che si vuole, a tutti i costi, dimostrarsi innovativi.

    Esatto. Innovativi facendo la minor fatica possibile.

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 13:11) 
    A livello di classici Disney, io credo che la Disney possa benissimo creare nuove storie, invece di riscrivere sui vecchi capolavori. Sarebbero razziste le persone che appunto non vorrebbero a tutti i costi vedere film incentrati su personaggi di una certa etnia, ma non chi semplicemente percepisce le forzature e non le approva.

    Concordo.

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 13:11) 
    Vedrò la Sirenetta in live action, prima di giudicarlo in base alla trama e alle caratteristiche personali. Ma la mia opinione rimane la stessa.

    Io non credo che lo guarderò, ormai ho smesso di dare soldi alla Disney per i live action. Anche perché, con Ariel nera e Tritone bianco, il rischio di aver demonizzato lui è altissimo. Già nel classico Tritone era un padre un po' problematico... Non cattivo, certo, ma chiaramente "razzista" nei confronti degli umani e con evidenti difficoltà a comprendere la figlia (che, al di là del suo carattere ribelle e immaturo, aveva un po' di ragione a non voler essere "protetta" a tutti i costi). Posso solo immaginare in cosa sia stato trasformato nel riadattamento :?

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 14/9/2022, 13:11) 
    Si poteva evitare e creare una nuova storia. Sarebbe stato molto più saggio a parer mio, perchè si nota (sempre come ha detto Elizabeth) che la Disney è diventata pigra. [...]

    Queste sono ovviamente le mie personali opinioni. Ci sta che la gente possa pensare il contrario, ma io la penso così. Trovo tutto molto forzato, senza un briciolo di passione e volontà di voler davvero dare al pubblico qualcosa di nuovo. Un po' come se trattare seriamente di certi temi, come il razzismo e l'omosessualità, spaventasse in primis gli sceneggiatori e i registri.

    Sicuramente sono temi delicati, che possono spaventare. Posso capire la paura di offendere le minoranze, mancare di rispetto, eccetera. Però bisogna tenere in conto che non è possibile accontentare proprio tutti... e che, comunque, nessuna minoranza è un monolite composto da individui che la pensano alla stessa maniera. Ognuno poi ha le sue opinioni. E in fin dei conti, qui si sta parlando di film d'intrattenimento, non di questioni di Stato. Probabilmente ci sono persone nere a cui non importa che la nuova Ariel sia afroamericana - non ne sentivano il bisogno. Ma il messaggio che passa è che la comunità nera ha bisogno di una sirenetta nera in cui le bambine e le ragazze possano identificarsi. Se un bianco fa una critica, è razzista, dovrebbe tacere e punto :|

    Che poi, sia chiaro, a me l'idea di Ariel nera non disturba particolarmente (piuttosto mi arrabbio per le incoerenze di trama, come nel caso di "Maleficent". Magari "La Sirenetta" sarà un live action con una trama coerente, chissà!). Penso soltanto che la scelta di casting sia discutibile - e che sia un po' triste dare per scontato che una persona nera può immedesimarsi sempre e solo in un personaggio nero. Capisco che il razzismo c'è stato anche nel cinema e che i neri sono stati troppe volte ignorati e messi ai margini; siccome, però, le cose negli anni hanno cominciato a cambiare, credo che il messaggio migliore da trasmettere sia che c'è libertà di immedesimarsi in chiunque. Se un nero si rivede in un personaggio asiatico, bianco, o comunque non della sua stessa etnia, perché simile a lui per carattere, atteggiamenti, emozioni provate, eccetera, non c'è niente di sbagliato.
     
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    Eccomi!
    Il mio bellissimo tampone positivo mi ha permesso di trovare un po' di tempo per rispondere ;)
    Premetto, Elizabeth, che concordo con la maggior parte delle cose che hai scritto, anche se probabilmente resterai sorpresa da questa mia affermazione, vista la prima risposta che avevo condiviso. Purtroppo, avevo davvero poco tempo e non ho potuto approfondire più di tanto il mio punto di vista.

    Sono assolutamente d'accordo sulla mancanza di originalità, come avevo già specificato, e anche sulla necessità, a mio parere inutile, di ricreare un classico solo per "modernizzarlo".
    Riprendo un concetto che avevo già scritto: sì, i live action mi piacciono e sono sempre molto contenta di guardarli. Ciò non vuol dire che li trovi dei prodotti artisticamente validi.
    Il loro scopo economico è a dir poco evidente, il che dispiace non poco a tutti i fan della Disney, che vedono i loro film del cuore, quelli con cui sono cresciuti, utilizzati solo per questioni di business. Cito le parole di Elizabeth concordando sul fatto che è effettivamente una mancanza di rispetto verso la propria storia.
    Per non esprimere la tristezza infinita che provo quando scopro che parecchi bimbi oggi non hanno mai visto i film d'animazione originali, ma solo i live action. Le mie amiche sanno bene che mi sono sempre ripromessa di crescere i miei figli, se mai ne avrò, a Disney e acqua 😂

    Sul discorso del live action della Sirenetta, non ho molto da dire se non che la mia opinione sta a metà tra quella di Elizabeth + Rose e quella di Laura. Ovviamente, sono contro al razzismo e lo sono sempre stata, ma sono anche d'accordo con chi dice che la Sirenetta ormai ha una sua immagine, con la quale si è fatta conoscere da tantissime persone. Ammetto, però, di non essermi posta il problema... Sì, strano che sia così fisicamente diversa, ma non mi crea fastidio né mi fa storcere il naso. Lascio la mia valutazione a dopo aver visto il film.

    Ora, passiamo a Maleficent.
    Ammetto che alcuni aspetti che avete affrontato mi hanno fatta riflettere. Su altre cose, invece, ero d'accordo anche prima.

    Ad esempio, condivido assolutamente il discorso delle fate. Non mi sono mai piaciute molto neanche nel film originale, ma guardando Maleficent mi era subito saltato all'occhio questo loro comportamento molto stupido e fastidioso, il che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca.
    La vera madre di Aurora, per me, è sempre rimasta la regina, non le fate né Malefica, e anche io ho trovato disturbante la maternità affidata a quest'ultima.

    Non trovo sbagliato, però, che il cattivo abbia una "scusa" per essere tale. Attenzione, con ciò non voglio dire che questa giustifichi davvero il comportamento del personaggio, assolutamente. Il personaggio è cattivo ed è stato disegnato per essere spietato, crudele, tanto che ho sempre affermato che Malefica, insieme a Crudelia, è il cattivo effettivamente più cattivo dei capolavori Disney. Ma sono anche convinta che la crudeltà e la malvagità nascano da qualcosa e che, in fondo, abbiamo tutti un cuore. Lo penso per la realtà, lo penso per i film. Ripeto, ciò non giustifica il comportamento, e su questo penso siamo tutti d'accordo.
    E qui riprendo l'opinione di Rose, quando ha detto che il villain è il cattivo e fine. Non sono d'accordo. O meglio, lo sono per quanto riguarda i film d'animazione, ma quando si decide di produrre un live action, la regola salta. I live action sono generalmente di due tipi: quelli che ripetono per filo e per segno gli originali e quelli che tentano di dare una svolta alla trama (ognuno poi è libero di essere d'accordo o meno con questa decisione). Maleficent è del secondo genere, e per dare questa svolta c'è bisogno di cambiamento, non si può avere dei paletti troppo rigidi. Attenzione, non dico di essere d'accordo, però comprendo la scelta.

    Riflettendo su ciò, ho realizzato una cosa che mi è sempre sfuggita, e per questo vi ringrazio: di Maleficent mi è sempre piaciuto il secondo punto di vista, perché la mia personalità tende a cercare di capire sempre la visione degli altri, ma, effettivamente, questo è l'unico collegamento che riesco a fare tra il live action e il film originale. Per il resto, mi sono accorta solo ora di aver sempre guardato questo prodotto considerandolo separato dal film d'animazione, due storie diverse. Infatti, continuo a sostenere che Malefica sia crudele e spietata e continuerò a farlo. Certo che, a questo punto, mi viene il dubbio che la Disney abbia sbagliato qualcosa...

    Non sopporto come hanno riadattato il rapporto tra Aurora e Filippo, superficiale e vuoto... Come ha detto Elizabeth, l'amore dei film d'animazione Disney ha un significato diverso.

    Condivido pienamente il disprezzo per la svalutazione di alcuni personaggi, come le fate. Della regina, ad essere sinceri, non ricordo nulla (e ciò conferma le affermazioni di Elizabeth). Sicuramente ci farò caso la prossima volta che guarderò il film: a questo punto mi trovo obbligata a rivederlo, per fare caso a tutti questi aspetti ;)
    Ma la mia attenzione è sempre stata catturata dalla tremenda caratterizzazione del personaggio di re Stefano. Ecco, questo proprio non mi piace: il dover trovare un cattivo in un personaggio già esistente, solo perché il cattivo originale deve avere un motivo per la sua malvagità. Non sopporto che ciò avvenga su personaggi già presenti nel racconto originale che vangono, così, rovinati.

    Detto ciò, tante cose le condivido, altre mi hanno fatta riflettere, ma di per sé trovo che Maleficent non sia tremendo. Non può essere considerato collegato a La Bella Addormentata, la trama è instabile e tutte le cose dette da voi sono effettivamente vere, ma come film singolo non lo considero un totale fallimento. Secondo me, a questo punto, rimane solo un discorso soggettivo: riesco a godermi il film nonostante tutto o gli aspetti negativi evidenziati non me lo permettono? Io sto dalla prima parte, ma ognuno valuta in base al proprio carattere :)
    Certo è che questo film non è al livello della Disney, questo va detto.

    Spero sia più chiaro ciò che penso, grazie per aver letto <3
     
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    E qui riprendo l'opinione di Rose, quando ha detto che il villain è il cattivo e fine. Non sono d'accordo. O meglio, lo sono per quanto riguarda i film d'animazione, ma quando si decide di produrre un live action, la regola salta. I live action sono generalmente di due tipi: quelli che ripetono per filo e per segno gli originali e quelli che tentano di dare una svolta alla trama (ognuno poi è libero di essere d'accordo o meno con questa decisione). Maleficent è del secondo genere, e per dare questa svolta c'è bisogno di cambiamento, non si può avere dei paletti troppo rigidi. Attenzione, non dico di essere d'accordo, però comprendo la scelta.

    Premetto che rispetto la tua opinione però vorrei chiarire solo alcune cose😅❤

    Diciamo che il mio discorso sul villain si basava più sulla questione delle fiabe che dei live action. È vero, molto spesso chi è cattivo ha dei motivi, che noi non giustifichiamo ma possiamo capire, dei disturbi della personalità e altre cose varie.
    Il problema non è tanto voler dare un background a un villain. Il problema è quando si cerca di vittimizzare il villain e di giustificarlo.
    Prendo come esempio sempre Maleficent. Malefica era addolorata dal tradimento del suo amato e chiunque abbia subito un tradimento può empatizzare con lei sicuramente.
    Ma ciò non la giustificava a prendersela con la figlia di Stefano, che era un essere totalmente innocente, è stato un gesto egoista. Possiamo capire che ha sofferto, ma non possiamo accettare il fatto che abbia maledetto una povera neonata.
    A me quello che dà fastidio è proprio questo. Quando si cerca in tutti i modi di trovare delle scuse, come per dire al pubblico "Lei ha fatto così perché si è sentita tradita da chi amava" è un messaggio sbagliato, che molte persone hanno percepito guardando il film. L'unica cosa che apprezzo è che Malefica alla fine si sia resa conto della cavolata commessa e ha cercato di salvare Aurora. Questo glielo concedo.
    Ma a questo punto, più che un villain, Malefica sembrava la protagonista anti-eroe (una sorta di antagonista).
    Perché il villain in Maleficent a me è parso Re Stefano onestamente😅

    Ovviamente questa è la mia personale opinione ma ci tengo sempre a precisare le cose, sono molto puntigliosa😁🌹🤍❤
     
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    Figurati Rose, hai fatto benissimo a specificare ;)
    Sotto questo punto di vista, mi trovi totalmente d'accordo.
    Grazie per avermi spiegato :]
     
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    CITAZIONE (Serenella 11 @ 22/9/2022, 12:02) 
    Riprendo un concetto che avevo già scritto: sì, i live action mi piacciono e sono sempre molto contenta di guardarli. Ciò non vuol dire che li trovi dei prodotti artisticamente validi.
    Il loro scopo economico è a dir poco evidente, il che dispiace non poco a tutti i fan della Disney, che vedono i loro film del cuore, quelli con cui sono cresciuti, utilizzati solo per questioni di business.

    Non potrei essere più d’accordo. Dispiace, dispiace un sacco a chi è cresciuto a pane e Disney questa continua strumentalizzazione e svalutazione dei classici :(

    CITAZIONE (Serenella 11 @ 22/9/2022, 12:02) 
    Sul discorso del live action della Sirenetta, non ho molto da dire se non che la mia opinione sta a metà tra quella di Elizabeth + Rose e quella di Laura. Ovviamente, sono contro al razzismo e lo sono sempre stata, ma sono anche d'accordo con chi dice che la Sirenetta ormai ha una sua immagine, con la quale si è fatta conoscere da tantissime persone. Ammetto, però, di non essermi posta il problema... Sì, strano che sia così fisicamente diversa, ma non mi crea fastidio né mi fa storcere il naso. Lascio la mia valutazione a dopo aver visto il film.

    Guarda, che possa essere un bel riadattamento, o quanto meno decente, ci spero anch’io. Non andrò a vederlo (esce al cinema, giusto?), ma come si suol dire la speranza non muore mai, quindi non è impossibile che - dopo che l’avrò “recuperato” in un secondo momento - il film mi possa piacere. Anche perché il fatto che la Ariel in carne e ossa non somigli alla Ariel animata non significa automaticamente che la sceneggiatura sarà mal scritta. Bisogna vedere chi l’ha realizzata da quali presupposti è partito...

    CITAZIONE (Serenella 11 @ 22/9/2022, 12:02) 
    Condivido pienamente il disprezzo per la svalutazione di alcuni personaggi [in “Maleficent”], come le fate. Della regina, ad essere sinceri, non ricordo nulla (e ciò conferma le affermazioni di Elizabeth).

    Non ricordi nulla perché questo è uno degli scopi della sceneggiatura: far dimenticare allo spettatore che la Regina esiste. Insomma, chi se ne importa se ha messo al mondo Aurora e le voleva bene, l’importante è Santa Malefica che alleva la nostra principessina... -_- Il ragionamento di base è più o meno questo, eh. (A chi vorrebbe darla a bere la gente che definisce “Maleficent” un film femminista? Femminismo, nel contesto di un film, dovrebbe significare lasciar spazio alle donne, dovrebbe significare solidarietà femminile. In “Maleficent” l’unica che conta è la protagonista, le altre donne zero. La stessa Aurora, a mio avviso, è poco più che uno specchio riflettente della grandezza - presunta - di Malefica che deve oscurare tutte quante =_= )

    CITAZIONE (rosewhitexx_ @ 26/9/2022, 11:13) 
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    E qui riprendo l'opinione di Rose, quando ha detto che il villain è il cattivo e fine. Non sono d'accordo. O meglio, lo sono per quanto riguarda i film d'animazione, ma quando si decide di produrre un live action, la regola salta. I live action sono generalmente di due tipi: quelli che ripetono per filo e per segno gli originali e quelli che tentano di dare una svolta alla trama (ognuno poi è libero di essere d'accordo o meno con questa decisione). Maleficent è del secondo genere, e per dare questa svolta c'è bisogno di cambiamento, non si può avere dei paletti troppo rigidi. Attenzione, non dico di essere d'accordo, però comprendo la scelta.

    Premetto che rispetto la tua opinione però vorrei chiarire solo alcune cose😅❤

    Diciamo che il mio discorso sul villain si basava più sulla questione delle fiabe che dei live action. [...]
    Il problema non è tanto voler dare un background a un villain. Il problema è quando si cerca di vittimizzare il villain e di giustificarlo.
    Prendo come esempio sempre Maleficent. Malefica era addolorata dal tradimento del suo amato e chiunque abbia subito un tradimento può empatizzare con lei sicuramente.
    Ma ciò non la giustificava a prendersela con la figlia di Stefano [...].
    A me quello che dà fastidio è proprio questo. Quando si cerca in tutti i modi di trovare delle scuse, come per dire al pubblico "Lei ha fatto così perché si è sentita tradita da chi amava" è un messaggio sbagliato, che molte persone hanno percepito guardando il film.

    Concordo con Aly, pur avendo capito il tuo discorso, Sere :) Vorrei anche aggiungere che la fiaba, come tutti i generi, non è limitata a un solo mezzo espressivo. Vale a dire che, se si vuole raccontare una fiaba, lo si può fare con qualsiasi strumento, dalla narrazione orale alla parola scritta, al mezzo audiovisivo. “Cenerentola” del 2015, ad esempio, è una fiaba.
    Faccio questa precisazione perché al di fuori del forum ho notato che le fiabe, da alcune persone, sono considerate soltanto cose da leggere, o al massimo da adattare per un cartone. Non è affatto così, ovviamente; anche un film con interpreti in carne e ossa può raccontare una fiaba. (Purtroppo, è palese che ormai la Disney le fiabe non le sa più raccontare, tant’è vero che diversi film degli ultimi anni, “Maleficent” compreso, non sono fiabe.)

    Quanto alla figura di Stefano, non c’è dubbio che il vero cattivo, nel live action, sia proprio lui. E qui torniamo a un discorso già affrontato: era necessario demonizzarlo solo per giustificare le cattiverie di Malefica? Certo che no. Un riadattamento ben fatto avrebbe saputo “spiegare” la malvagità di Malefica senza screditare gli altri personaggi. Anche le fate, come ho abbondantemente sottolineato, ne escono malissimo. E il povero Filippo è praticamente una sagoma di cartone :|

    Comunque, ragazze, è una gioia dialogare con voi: mi piace come vi esprimete, mi piace vedere che ciascuna condivide il proprio punto di vista ma prende in considerazione critiche e osservazioni altrui, senza temere o evitare il confronto di fronte al minimo disaccordo. Davvero, vi sono grata <3

    Ora vorrei proseguire il mio discorso parlando del live action con cui forse ho il rapporto più problematico, ovvero “La Bella e la Bestia” ;)

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    Parto col dire che il classico originale del ’91 è uno dei miei film d’animazione preferiti di sempre. Belle è il mio modello da quando sono piccola, perché possiede quella che chiamo “l’intelligenza della mente e del cuore”, ovvero la capacità di servirsi non solo dell’intelletto, ma anche dell’empatia; è questo che le permette di guardare oltre le apparenze. Potete quindi immaginare quanto fossi emozionata all’idea di vedere sul grande schermo la mia principessa prediletta, anche se fin dall’inizio c’è stata da parte mia un po’ d’ansia riguardo alla buona riuscita del film - senza contare che partivo dal presupposto che il classico d’animazione fosse insuperabile.

    Devo ammettere che conservo un bel ricordo di quella sera al cinema in cui vidi il live action: ero con mia sorella (la fan numero uno del classico :lol: ) e con alcune amiche, perciò non posso dire di non essermi divertita. Tuttavia, già a prima visione il film non mi aveva emozionata come speravo: sentivo che mancava qualcosa, benché non sapessi spiegare cosa. Diciamo che all’inizio ho dato la colpa alla scena dell’Ala Ovest e a quella finale della trasformazione, entrambe troppo scialbe per competere con le originali, nonostante siano fondamentali nella storia. Passato del tempo, a furia di rivedere il film (e anche grazie alle osservazioni di una youtuber, di cui non condivido proprio tutte le critiche, ma che comunque mi sembra molto in gamba), credo di aver finalmente capito cosa non va in questo riadattamento.

    Punto 1:
    La caratterizzazione dei personaggi


    “La Bella e la Bestia” è un tipico caso di riadattamento che non si capisce dove voglia andare a parare coi personaggi. Vuole semplicemente che siano una versione in carne e ossa degli originali, oppure no? All’apparenza sembrerebbe di sì: la maggior parte, infatti, somiglia alla controparte animata nell’aspetto e nel modo di vestire, oltre a tentare di ricalcarne il carattere. Ma l’operazione, a ben guardare, non è così ben riuscita.

    Prendiamo il caso di Gaston. Nel film d’animazione è un cacciatore in ogni senso, sia per “mestiere” che per atteggiamento... Un uomo rozzo e presuntuoso che si compiace dell’attenzione ricevuta da tutti, il quale vede Belle come una preda di caccia, né più né meno. È bella, a suo modo è “popolare” perché si distingue dal resto degli abitanti del villaggio, e tanto gli basta per pretendere che diventi sua moglie - che lei lo voglia o no. Gaston non prende minimamente in considerazione i sentimenti di Belle, si comporta come se tutto gli fosse dovuto, tant’è vero che organizza il matrimonio senza nemmeno chiedere l’opinione di lei. Insomma, un personaggio negativo su tutti i fronti, che però sa sfruttare il proprio carisma e la propria sicurezza di sé per “fare colpo” su chi è più ingenuo e/o ignorante di lui (la gente del villaggio).
    Nel live action viene trasformato in un capitano dell’esercito napoleonico appena rientrato dalla guerra (scelta di cui, onestamente, non capisco la ragione), che nelle sue interazioni iniziali con Belle non è affatto così arrogante e prevaricatore come nel classico originale: praticamente il massimo che fa è calpestarle i cavoli del giardino X) Addirittura le fa discorsi del tipo “la gente di questo villaggio non sarà mai pronta per il cambiamento che vorresti tu”... ma perché? Qual è il senso di attribuirgli una sorta di empatia, seppur espressa in maniera maldestra, nei confronti di Belle, se nella seconda metà del film si rivela un mezzo psicopatico disposto a uccidere Maurice? Cosa stavano cercando di dimostrare gli sceneggiatori? Se l’intento era quello di rendere Gaston più subdolo, mi spiace ma per me non è riuscito. Gaston mi sembra più che altro un personaggio buttato lì: un giovane un po’ vanesio che all’inizio semplicemente a Belle non piace - mentre la Belle del cartone, com’era giusto che fosse, era anche indignata dalla sua arroganza e mancanza di rispetto - e poi, d’un tratto, si dimostra cattivo e spietato per ragioni di copione. Il tentativo di attribuirgli maggiore profondità, se di questo si trattava, è fallito.


    Punto 2:
    La cattiva gestione dell’elemento fiabesco


    Quando dico che la Disney le fiabe non le sa più raccontare non è un’esagerazione. “La Bella e la Bestia” ne è la dimostrazione più palese. Si è partiti da una fiaba, ovvero il classico d’animazione, dimostrando però di non averne compreso tutte le dinamiche e le metafore. Questo si vede benissimo nel trattamento riservato alla fata che lancia la maledizione: in questo live action diventa un personaggio vero e proprio, presente nel villaggio - anche se non dice praticamente una parola - e a un certo punto “aiutante” di Maurice, che salva dalla sorte a cui l’aveva condannato Gaston. Ma la figura della fata, nell’originale, ha un importante significato metaforico: rappresenta il destino, la punizione divina per le cattive azioni del principe. Non è un caso che compaia solo nel prologo e poi non venga neanche più nominata. Si tratta di una strategia narrativa: allo spettatore non deve interessare la fata chi è, che fa, dove va; allo spettatore deve interessare il principe/Bestia colpito dalla maledizione, che deve imparare ad amare e a guardare oltre le apparenze.

    Nella vita vera, quando ci capita qualcosa di brutto, possiamo arrabbiarci con Dio, con la sorte, con la sfortuna, con quello che volete... ma tocca comunque a noi superare il momento, al di là di quanto crediamo o non crediamo nell’“oltre”, nel soprannaturale. Così è in questa fiaba della Disney, nella quale il principe/Bestia cerca di affrontare da solo la vergogna, il dolore e la perdita di speranza derivanti dalla sua situazione: dapprima lo fa nel modo sbagliato, chiudendosi in sé stesso e covando rabbia verso il resto del mondo; poi pian piano, grazie a Belle, impara il valore dell’altruismo, della gentilezza e, in definitiva, dell’amore. Il pubblico viene reso partecipe della sua lotta e dei suoi errori, fino alla redenzione finale. Lì il tocco soprannaturale ci sta, visto che la maledizione si deve spezzare, eppure la fata continua a non essere nominata e certo non si fa vedere (come, invece, accade nel live action). È giusto così perché, lo ripeto, la fata non è un personaggio vero e proprio, bensì la personificazione degli errori del principe che si ritorcono contro di lui. Una sorta di incarnazione del detto “chi rompe paga”, se volete. Il suo ruolo si esaurisce nel lanciare la maledizione, punto.

    BtruBtP


    Collocare la fata fra gli umani come abitante del villaggio, farla interagire con loro, ne altera la funzione e il significato. Perché, viene da chiedersi guardando il film, durante lo svolgimento della storia lei interviene di persona in alcuni momenti, ma non in altri? Ha uno scopo, allora? Se sì, quale?
    Domande del genere intralciano la scorrevolezza della narrazione, dato che al pubblico non dovrebbe importare perché o percome la fata agisce. Davvero un errore grossolano da parte degli sceneggiatori... Senza contare che la maledizione è stata resa ancor più crudele ai danni della servitù del principe :blink: Ammetto di essermi commossa - e non solo una volta - durante la scena finale in cui gli oggetti animati perdono l’uso della parola e diventano oggetti e basta, ma razionalmente parlando mi dico: c’è una ragione per questo tipo di scena? No, è solo dramma inutile buttato lì.

    Rifletteteci: il principale destinatario della maledizione è il principe, perché è lui che ha trattato male la fata camuffata da vecchia mendicante. I servitori vengono maledetti perché - s’intuisce - hanno una loro responsabilità nella sua cattiva educazione, ma nel classico non vengono mai visti come i principali colpevoli. Se il principe non si comportava bene, era egoista, eccetera, era da biasimare lui per primo - e questo si capisce. Nel live action non solo vediamo i servitori colpevolizzarsi apertamente per la condotta del loro padrone (oltre a tirare in mezzo pure suo padre, così a cavolo), ma le conseguenze stesse della maledizione sembrano confermare la cosa, proprio perché, quando l’ultimo petalo della rosa sarà caduto, loro sono condannati a diventare “pezzi d’antiquariato”. A morire, in altre parole, mentre il principe rimarrà in vita, anche se sotto forma di Bestia. Quindi non solo la fata va a spasso per il villaggio non si sa per quale motivo, è stata anche così crudele da infliggere il castigo peggiore alla servitù anziché al principe, nonostante fosse stato lui a comportarsi male, come si nota bene nel prologo! Incoerenza ne abbiamo?


    Punto 3:
    La freddezza del rapporto fra i due protagonisti - e, più in generale, la mancanza di spontaneità e “magia” nel film

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    Premetto che non ho nulla contro Emma Watson e Dan Stevens. Anzi, quando è stato annunciato che lei avrebbe interpretato Belle ero contenta, perché la “conoscevo” grazie al ruolo di Hermione Granger. Però, cavolo... una storia d’amore così fredda e scialba non me l’aspettavo.
    Durante la prima visione al cinema non ricordo di essermi mai particolarmente emozionata quando i due protagonisti interagivano. Nemmeno durante la trasformazione della Bestia in principe, che nel classico è sempre una gioia per gli occhi e per il cuore. Quella scena è scolpita nella mia memoria dai tempi dell’infanzia: l’inquadratura in cui il piede “animale” della Bestia diventa un piede da uomo, poi le corna e la criniera che si trasformano in capelli, la luce splendente della vita che illumina il viso di nuovo umano... Da brivido, da brivido ogni volta *_* E vogliamo parlare di quando Belle, poco prima, dice: «Io ti amo»? 3_3 Quella dichiarazione così semplice, ma così importante, così sentita... Santa Laura Boccanera (perdonatemi, ma qui esce fuori la mia vena di appassionata di doppiaggio!) <3

    Nel riadattamento, al contrario, la scena della trasformazione non mi comunica niente. La trovo insipida, dimenticabile (prima di rivedere il live action mi era addirittura venuto il dubbio se Belle dicesse “ti amo” oppure no... Rendetevi conto del livello di memorabilità!). Ma può essere dimenticabile il cuore del film, la scena più importante del finale della fiaba - l’eucatastrofe, come direbbe il Professor Tolkien? Se lo è, mi pare evidente che qualcosa non ha funzionato. Io sarò esagerata, sarò troppo attaccata al classico, ma che diamine... Quando gli oggetti animati stanno per “morire” e Mrs Bric chiama Chicco («Dov’è il mio bambino?»), mi è venuto il magone dalla commozione! Durante la scena della dichiarazione e della trasformazione, invece, mancava poco che mi mettessi ad alzare le spalle in stile e allora? :?

    Secondo me è proprio un problema della storia d’amore, di com’è stata rappresentata: troppo fredda, asettica, quasi “calcolata”. È vero che in un film tutto è calcolato, però lo spettatore non deve accorgersene! Qui i due protagonisti si amano per copione, null’altro: non ho percepito la tenerezza del sentimento che sboccia, com’era chiarissimo nei vari passaggi del cartone. Un esempio? La scena in cui la Bestia regala la biblioteca a Belle lì è così dolce, vedi lui che si affanna tutto a farle la bella sorpresa, lei che quando vede tutti quei libri si emoziona tanto e lo ringrazia con genuino affetto... Dov’è tutto questo nel live action? Non ce n’è l’ombra. Anche la loro serata insieme, nonostante la leggendaria canzone di Mrs Bric di sottofondo, non trasmette tutto ’sto granché a livello di sentimenti. Le scene mancano proprio di dolcezza, di trasporto. C’è poca spontaneità, poco coinvolgimento emotivo. E no, la sottotrama superflua sulla madre di Belle morta di peste e il padre del principe che era cattivo ed è da incolpare per com’è venuto su suo figlio (*qui ci vorrebbe una faccina in stile cosa mi tocca sentire*) non migliora le cose. Cioè, io dovrei credere che due tizi si amano perché sono entrambi orfani di madre e hanno trascorso buona parte della loro vita con i rispettivi padri, anche se un papà era buono e caro e l’altro no? Questo è quello che li unisce? Ma sul serio?

    Fra l’altro, c’è da considerare che i servitori raccontano a Belle della maledizione, le spiegano che fine faranno se non si spezzerà... e lei: «Voglio aiutarvi.» Ma perché? Perché la compassione e la comprensione di Belle devono essere indotte? Ribadisco, dov’è la spontaneità?
    Nel classico Belle prova ciò che prova in maniera naturale. È incuriosita dal castello incantato (e ricordate Tockins che chiede «chi le ha raccontato che il castello è incantato?», riluttante all’idea che lei scopra la verità?); dapprima rifiuta ogni dialogo con la Bestia perché lui si comporta male con lei, poi cambia idea sul suo conto, ma soltanto quando lui le dimostra con i fatti di poter cambiare. Insomma, pian piano Belle impara a vedere il bello nella Bestia, ma nessuno la convince a farlo, succede e basta, semplicemente perché la nostra eroina è capace di guardare oltre le apparenze. Non c’è bisogno che qualcuno si affretti a impietosirla (della serie: salvaci o qua crepiamo tutti quanti!).

    Aggiungo anche che Emma Watson, per me, nella sua interpretazione è Belle e non è Belle. Nel senso che le assomiglia fisicamente e ne rende bene il lato “intellettuale”, ovvero quello di ragazza colta che si sente fuori posto in un piccolo paesino, perciò in questo ricalca la Belle del classico e non è che la cosa mi dispiaccia; anzi, mi va bene che la protagonista del film sia molto simile alla controparte animata. Purtroppo, però, con il “cuore” non ci siamo, perché il lato più dolce, emotivo e sognatore della nostra eroina non è abbastanza evidente. Se non fosse per le scene con il padre e un paio di momenti del finale, mi sembrerebbe davvero un personaggio freddo e distaccato - anche perché quando parla con Gaston, all’inizio, pare di vedere Hermione Granger più che Belle. E questo non è che mi vada tanto giù, per quanto Hermione possa piacermi...


    Per concludere, secondo me “La Bella e la Bestia” in live action è una brutta copia del film d’animazione, realizzata con l’idea di approfondire la storia ma capace solo di aggiungere dettagli fuorvianti o inutili. Non lo considero valido come riadattamento e di certo non funziona come prodotto a sé stante: tutti gli elementi belli che ha li ha tratti dal cartone - nei casi in cui non li ha rovinati - e quindi ne sfrutta la magia e la bellezza, cercando di ricrearle entrambe e fallendo miseramente nell’intento. Questo per quanto mi riguarda, poi qualcuno dissentirà. Salvo solo due cose: la canzone “Per sempre” della Bestia e il personaggio di Maurice, che nel suo distaccarsi dal Maurice originale riesce a risultare il migliore fra tutti i personaggi. Il resto del film si può cestinare.

    Capirete bene che, se sono tanto legata al classico, un riadattamento così deludente non può che farmi salire il nervoso. Ma perché l’hanno fatto?, mi domando spesso. Perché hanno voluto mettere le mani su un prodotto così ben realizzato, peraltro anche molto moderno, che non aveva alcun bisogno di essere reso più attuale? C’è una ragione dal punto di vista artistico? O si è trattato soltanto di fare soldi facili?

    E sono combattuta se considerare peggio “Maleficent” o “La Bella e la Bestia”, perché il primo, per quanto lo odi, prova a raccontare qualcosa di nuovo, seppur sfruttando elementi iconici del classico “La bella addormentata nel bosco”... Ma “La Bella e la Bestia”? Non ha una colonna sonora propria (ci sono riarrangiamenti e un paio di brani aggiunti, capirai!), non ha una sceneggiatura propria, non ha niente. Vive unicamente di luce riflessa. È il vuoto assoluto, è un prodotto totalmente privo di anima, al punto che deve “sottrarla” a un altro film, ben più riuscito ed emozionante.

    Io spero che questa live action-mania finisca il prima possibile - e che la Disney si faccia due domande sulle cavolate che sta combinando. Ma temo che la mia resterà solo un’utopia, purtroppo
    :(

    Edited by Elizabeth Swann - 5/10/2022, 22:03
     
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    Eccomi qui a dire la mia, non sono riuscita a recuperare tutti i vostri papiri che voglio gustarmi a dovere ma intanto rispondo ad alcune parti che ho letto:

    CITAZIONE
    riadattamenti di film già esistenti; bene o male, è una cosa che si è sempre fatta,

    E hai proprio ragione Elizabeth Swann ! Gli adattamenti sono nati negli anni '10 per attirare la classe borghese nelle prime sale cinematografiche! E il fare e rifare le stesse cose era consuetudine fin dai primi anni del cinema! Basta pensare che agli inizi, senza alcuna legge a protezione dei diritti d'autore, molti corti che giungevano in America venivano ricopiati o addirittura spacciati per propri (quindi chissene se fossero stati fatti da francesi, tedeschi o italiani!)

    CITAZIONE
    Ben altro conto è che una casa di produzione riadatti quasi tutti i film che ha realizzato negli anni. Questo è ciò che la Disney sta cercando di fare - sono stati annunciati un sacco di live action per gli anni a venire - e personalmente non approvo.

    Questo purtroppo è una cosa che si è sempre fatta, anzi ora è anche più umana la cosa! Fai conto che tutto ciò è nato per permettere una produzione continua dell'industria cinematografica e all'inizio lo facevano nel modo più disumano possibile tramite il fenomeno dello Star System! Gli attori erano praticamente bestie da macello: il personaggio che creavano insieme alle Major veniva riproposto anche nella vita privata così da creare un maggior legame con il pubblico che andava subito a rivedere il nuovo film della star che, però, interpretava sempre lo stesso tipo di personaggio.

    CITAZIONE
    "A noi in realtà non frega niente di essere innovativi, vogliamo solo che la gente ci lasci in pace", almeno è questo che io percepisco ogni volta che trovo dei personaggi fatti unicamente per essere dei simboli e non delle persone.

    GRAZIE, rosewhitexx_ !!!! Diamine anche io lo percepisco identico!!!


    Ora passo alla mia opinione dei Live Action. Per quanto mi riguarda ho visto:
    -Cenerentola
    -La Bella e La Bestia
    -Mulan
    -Aladdin
    -Maleficent 1 e 2

    Cenerentola


    Confesso che non mi ha fatto impazzire come Live Action, la primissima volta che l'ho visto mi ha annoiato a morte. Ho dovuto rivederlo dopo che Ellie Elizabeth Swann mi ha fatto una testa tanta :XD:
    Quando l'ho rivisto l'ho sempre percepito moooolto lento, non comprendo il motivo, però ho apprezzato tantissimo lo spazio che si è dato in più al principe e devo dire che dovrebbero fare un film dove il principe è il protagonista! Ma non come i solito filmetti dove il principe è un po'... con la testa bacata o donnaiolo e poi trova la ragazza che lo fa mettere con la testa a posto! Ma un principe come quello di Cenerentola che vive una storia decente, magari anche tragica ma che almeno non parte già con l'essere un co**ne come si vede sempre.
    Diciamo che poi, grazie a Ellie, sono riuscita a capire cose che prima, a causa della noia, non avevo proprio notato: la gentilezza che vince sulle crudeltà della vita e le ingiustizie. Questo mi è piaciuto moltissimo! Insomma Cenerentola è proprio una ragazza tosta! Altro che ste cavolo di principesse guerriere che sono toste solo perché^ maneggiano una spada! Trovo molto più coraggioso e forte riuscire a non abbassarsi allo stesso livello di chi ti ha sempre trattato malissimo, piuttosto che essere abili spadaccini!

    La Bella e La Bestia


    Questo mi è piaciuto nonostante sono consapevole del fatto che manchi tantissimo di creatività e che sia un copia e incolla della classica versione. Però soddisfava il mio concetto di live action: farmi vedere a chi daresti il ruolo dei personaggi che ho amato da piccola! Insomma un po' come alla ricerca del cosplay perfetto :XD: Poi ammetto che mi piace perché già il cartone animato era\è uno dei cartoni animati preferiti di mio padre e mi commuove vederlo commuoversi con la canzone del ballo, quindi... dato che a lui non fanno impazzire i cartoni animati (visto che non è molto artistico il mio papi, dato che è figlio del suo tempo e quindi se non è western o spari non è felice) il fatto che ci sia un film che potrebbe soddisfare la mia voglia di cartone animato e la sua di film...
    In più mi piace il cast! Adoro Luke Evans che fa un personaggio completamente diverso da com'è lui personalmente, adoro quando gli attori si mettono tanto alla prova con qualcosa di completamente diverso da sé. Poi Ewan Mcgregor che canta! E Dan Stevens! Insomma... lo passo perché ha queste piccolezze che mi piacciono. E poi vorrei vivere in un musical :XD:
    Trovo inutili le aggiunte che hanno fatto... cioè... potevano anche risparmiarsele oppure modificare un po' meglio la storia con un po' più di senso logico...

    Aladdin


    Quando l'ho visto al cinema ho avuto l'onore di rispondere al questionario sul film e di distruggerlo con tutte le armi a mia disposizione! Il film di per sé non mi è dispiaciuto, anzi! Mi è piaciuto tanto! Jafar che è pazzo, il piccolo tributo di doppiaggio italiano è stato davvero aw, sono stata contenta che Jasmine non era rincitrullita come nella versione animata (anche se ha preso quasi tutta la scena al povero Al, aah e comunque Jasmine nel cartone mi piace perché figlia del suo tempo anche se alcune cose erano tanto da: "oook, Jas..."), Aladdin mi piace tanto perché è ancora più insicuro e buffo ma allo stesso tempo astuto e poi l'attore è tanto puccioso e mi piace la delicata alchimia tra i due attori. Per quanto riguarda Will Smith, lo adoro, però diciamo che non ha senso particolarmente senso la scelta che hanno fatto se non quella che ha fatto notare rosewhitexx_ . Così come reputo di pessimo gusto l'inutile principe Hans, solo per ficcarci un bianco, e la serve Diana anche lei bianca. Se siamo in Arabia voglio un cast totalmente arabico, anche se non 100% come il caffè :XD: ma almeno con i tratti. Se si vuole fare il politicalmente corretto come si deve e dare spazio alle minoranze lo si fa con intelligenza e non a casaccio! Ci sono storie, come qui, dove potevi dare spazio alla minoranza ma è stato stravolto per la politica corretta che va beh...
    Ah e Abu è molto più simpatico nel live action! E comunque l'oscar va al tappeto, ora e sempre!

    Malefica


    Posso dire che mi fa schifo? Cioè l'ho trovato molto molto molto forzato, l'unica cosa che mi piace è la ship tra Malefica e Fosco e vedere la famigliola felice con Aurora anche se, dopo le annotazioni di Ellie, è tutt'altro che una famiglia. Avrei preferito vedere una Malefica cattiva, una Angelina Jolie puramente malvagia, magari con un piccola scintilla di dolcezza... magari appunto per Fosco (?) o un altro modo! Tipo fare che aveva avuto un figlio da Stefano o che ne so, tanto per modificare la storia, e poi Stefano le ammazza il figlio! Insomma se devi riadattare un film entra in modalità: "devo scrivere una fan fiction cazzuta e quindi renderla meglio di quello che è l'originale" così hai tutte le idee che vuoi! Però diciamo che il primo tra i due è quello che mi è piaciuto di più, almeno aveva un po' di senso e forse non è così tanto fuorviante... cioè se proprio si voleva far vedere Malefica buona, potevano farla andare appresso a Aurora dando una motivazione un po'... migliore. Non ha senso averla condannata a morte e poi fare il condor fuori casa delle tre fate e bambina per... cosa? Aspettare che arriva il tempo che la maledizione si compia? Non ha senso, hai una brughiera a cui badare! Quindi potevano gestire meglio quella parte per poi arrivare a farmi dire che la gentilezza e l'amore di Aurora potevano addolcire il cuore di Malefica. Così sa troppo di forzato.

    Mulan


    Questo è il mio live action preferito in assoluto perché rispetta i gusti\cultura asiatica con quel tocco di hollywoodianità che ci deve essere sempre! E poi è originale perché sono riusciti a essere fedeli all'anima del classico Disney e allo stesso tempo a portare la leggenda cinese sullo schermo! Ma soprattutto non c'è traccia di politicalmente corretto! Film ambientato in Cina con l'invasione Unna vediamo Cinesi contro Unni e nessun cenno di bianco, rosso, nero, verde! Ma contestualmente fedele alla locazione geografica! E poi trovo che sia bellissimo il fatto che abbiano rimaneggiato LA canzone di Mulan per fare un piccolo richiamo al cartone, però senza ficcarcelo prepotentemente! E anzi sono riusciti quasi a fare una canzone ancora più bella della prima! Loyal, Brave and True, la vera anima del film e di Mulan! Per poi essere ancora più abili nel trasportare parti di una canzone sottoforma di dialogo tra i compagni d'arme!
    E se proprio si vuole fare una critica alla società, il fatto che una donna non può fare certe cose perché sono da uomini o il rinnegare se stessi perché non si è normali, Mulan lo ha fatto nel migliore dei modi a parer mio! E poi Mulan anche se è girl power non è all'eccesso perché comunque lei agisce sempre per l'amore della propria famiglia, del propria nazione e dei propri compagni. Il suo animo rimane sempre gentile e delicato pur essendo forte e guerriera. Insomma non è come le girl power che si vedono solitamente in giro (tipo Galadriel della serie tv) dove sono cazzute e se non mi mostro con una pigna nel di dietro (scusate il francesismo) allora non sono degna di essere una girl power! Mulan è tutt'altro e grazie a dio non tentano di creare copie del suo personaggio.
     
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    Ho deciso di dire qualcosa sul live action di "Aladdin", ora che l'ho visto. Cercherò di non dilungarmi troppo, perché non posso farvi sempre perder tempo coi miei papiri :XD: Inoltre, questo riadattamento non mi è dispiaciuto, perciò una volta tanto avrò poco da criticare :XP:


    Cominciamo con le cose che mi sono piaciute di più:

    - La "leggerezza" del film. Si è puntato molto sulla comicità - forse perché c'era Will Smith, forse perché anche il classico d'animazione è soprattutto un film divertente (pur avendo delle scene "serie" e toccanti). Così è venuto fuori un prodotto molto colorato e pieno di brio, ideale per passare una serata in allegria.
    - La storia fra l'ancella di Jasmine e il Genio. Giuro, non avrei dato cinque lire a questa storia d'amore: ne avevo sentito parlare da mia sorella ed ero partita molto prevenuta. Della serie: ma sì, la solita mania di ficcare romanticismo dappertutto, che noia! Invece mi ha sorpresa in positivo, perché entrambi i personaggi sono simpatici! L'ho trovata una storia adattissima al tono del film, nient'affatto fuori luogo. Anzi, prendetemi pure per "eretica" :XD: ma l'ho preferita a quella fra Aladdin e Jasmine (più avanti sarà chiaro il motivo)!
    - I personaggi di Aladdin e del Genio. Ho apprezzato la caratterizzazione di entrambi e gli attori mi sono parsi ben calati nella parte. Il Genio non è riuscito a convincermi del tutto solo nella canzone "Un amico come me", ma è perché la vecchia versione con Gigi Proietti, a mio parere, resta inarrivabile. Ah, a proposito di Proietti: mi è piaciuto tanto anche il sultano :)


    Adesso passo alle cose che mi hanno delusa/non mi hanno convinta!

    - Jafar. Non sono contraria alla differenziazione fra il personaggio di un riadattamento e quello del film originale, però bisogna vedere come viene fatta! Sono rimasta stranita da questo Jafar... Diciamo che l'ho trovato un cattivo dimenticabile, ecco. Riflettendoci, mi sono resa conto che gli manca il carisma: non ha abbastanza presenza scenica da rimanere impresso al pubblico. Temo che la Disney abbia sviluppato un serio problema con le figure dei cattivi (ma quest'argomento meriterebbe una discussione a parte!).

    - Jasmine. Posso dire che la delusione più grande del film è stata lei? Cavoli, avevo sentito meraviglie su questa Jasmine: il personaggio migliore, ruba la scena ad Aladdin, rispecchia benissimo quella del classico e aggiunge il tocco in più... Forse mi ero creata delle aspettative esagerate; comunque sia, non mi è parsa 'sto gran prodigio di protagonista :huh:
    Intanto, è troppo seriosa per un film così leggero. Poi mi sta bene che abbia delle ambizioni politiche, ma non al prezzo di quella che avrebbe dovuto essere una delle sue caratteristiche distintive: la passionalità. La Jasmine del classico è una donna giovanissima eppure molto sensuale - la prima Principessa Disney, fra quelle "ufficiali", a essere pienamente consapevole del proprio fascino. Tutto quest'ardore nel live action non l'ho mica visto! Posso capire che non si volesse correre il rischio di sessualizzare l'attrice, ma secondo me è stato un errore renderla così algida e compìta. Ne ha risentito anche il rapporto con Aladdin. Certo, in alcuni momenti lui è davvero troppo imbranato (dico la verità, a tratti la cosa mi è parsa eccessiva e non ho gradito), però in generale fa emozionare come personaggio! Jasmine, a mio avviso, è proprio fredda. Nemmeno la sua canzone mi ha trasmesso chissà quali emozioni (e dire che il testo è bellissimo).

    - La coppia Jasmine-Aladdin. Come ho detto, meglio il Genio e l'ancella: sono una coppia che fa ridere, quindi si sposano con l'atmosfera del film! Sì, Aladdin e Jasmine sono romantici, ma li ho trovati un po' "stonati" nell'insieme. Forse questa è una pecca del live action di per sé: i momenti seri non sono abbastanza ben amalgamati con la comicità generale. Ribadisco, ad ogni modo, che Jasmine ci ha messo del suo X) Per carità, lei e Al sono carini insieme, poi ci sta il tema degli opposti che si attraggono... però non basta! Anche perché, scusatemi, l'amore tenero, casto e puro l'avevo già visto in "Cenerentola" (dove mi ha emozionata mooolto di più!). Mi aspettavo qualcosa di diverso. Insomma, il classico vince a mani basse.

    Non sono d'accordo con Rue Ryuzaki quando dice che la Jasmine originale era rincitrullita: la trovo un bel personaggio, anche molto moderno, e la preferisco di gran lunga a quella del live action. Invece, concordo sull'assurda inutilità del principe straniero. Cioè, si parla tanto di privilegio bianco e poi che si fa, la "quota bianca"? ^U^ Mi pare una roba fuori luogo, bastava inserire come pretendente un principe arabo, indiano o che so io... Discorso diverso per l'ancella, dato che l'attrice è iraniana.

    Be', penso di aver detto più o meno tutto *^^*
     
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    rispecchia benissimo quella del classico e aggiunge il tocco in più...

    Ma come si fa a dire che rispecchia il personaggio del cartone animato?! È completamente diverso! 🤦
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    Nemmeno la sua canzone mi ha trasmesso chissà quali emozioni (e dire che il testo è bellissimo).

    La sua canzone rende meglio in lingua originale. Quando l'avevo visto al cinema, non mi aveva lasciato niente (a parte le parole che sono belle). Poi l'ho sentita in lingua originale e l'ho apprezzata di più, credo che l'attrice sia riuscita a caricarla di risentimento, frustrazione e dolore, con voglia di rivalsa!
    Per la canzone del genio, a me non piacciono in italiano 🙈 ma perché non mi piace tanto la voce del cantante... si sente di più la mancanza di Proietti! E poi sono sempre stata abituata a sentire Will Smith cantare con la sua voce e quindi...
    Te le consiglio in lingua originale, a parte Il Mondo è Mio, che nel film ha avuto un cambio di parole se c'hai fatto caso.
    CITAZIONE
    quando dice che la Jasmine originale era rincitrullita:

    🤣 credo che del film d'animazione mi sia rimasta in pressa la scena finale dove il sultano le chiede chi vuole sposare e lei dice: "lui! Io scelgo lui"
    Però ora mi hai fatto notare la sua caratteristica, non avevo fatto caso che fosse consapevole della sua bellezza... mi ha sempre fatto l'effetto di: "mmh... strumentalizzazione" Però erano gli anni 90 e quindi era normale come cosa. Così come è normale che la Jasmine del live action sia fatta in questa maniera.
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    Cioè, si parla tanto di privilegio bianco e poi che si fa, la "quota bianca"? Mi pare una roba fuori luogo, bastava inserire come pretendente un principe arabo, indiano o che so io... Discorso diverso per l'ancella, dato che l'attrice è iraniana.

    Infatti non ha senso il principe Hans! Voglio dire... non ha proprio senso un legame politico tra gli arabi e gli scandinavi 🤣
    Per l'ancella, grazie per aver specificato! Non lo sapevo che fosse iraniana, sono contenta che sia stata aggiunta, allora
     
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    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 4/1/2023, 10:06) 
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    rispecchia benissimo quella del classico e aggiunge il tocco in più...

    Ma come si fa a dire che rispecchia il personaggio del cartone animato?! È completamente diverso! 🤦

    Rue Ryuzaki sai qual è il problema, secondo me? Non tanto il fatto che sia diverso, anzi, lo trovo abbastanza simile... È che sento la mancanza di qualcosa in questo personaggio, in questa "nuova Jasmine".
    Se ci rifletto, tutte le principesse live action che ho visto mi hanno dato la sensazione che mancasse loro qualcosa: Aurora la bellezza regale, Belle la dolcezza - e Jasmine la sensualità. L'unica eccezione è Cenerentola, che per me è perfetta.

    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 4/1/2023, 10:06) 
    La sua canzone rende meglio in lingua originale. Quando l'avevo visto al cinema, non mi aveva lasciato niente (a parte le parole che sono belle). Poi l'ho sentita in lingua originale e l'ho apprezzata di più, credo che l'attrice sia riuscita a caricarla di risentimento, frustrazione e dolore, con voglia di rivalsa!

    Guarda, io questa canzone l'ho ascoltata tante volte, molto prima di vedere il film, sia in inglese che in italiano; mi è piaciuta molto in entrambe le lingue. E non pensavo che fosse "spezzata" in due (nel senso che, come sai, c'è una prima parte e poi la reprise), infatti 'sta cosa mi ha fatta rimanere male durante la visione :XD: Trovo che il modo in cui la canzone è stata inserita nel film la penalizzi... Forse è per questo che non mi ha emozionata.

    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 4/1/2023, 10:06) 
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    quando dice che la Jasmine originale era rincitrullita:

    🤣 credo che del film d'animazione mi sia rimasta in pressa la scena finale dove il sultano le chiede chi vuole sposare e lei dice: "lui! Io scelgo lui"

    E che c'è di male in questa battuta? X)
    Il sultano dice una cosa tipo "da questo momento in poi la principessa potrà sposare chiunque riterrà degno della sua mano" e lei praticamente non lo lascia finire e abbraccia Aladdin, dicendo che sceglie lui... È una scena che ci mostra la sua impazienza, il fatto che lei muore dalla voglia di stare con Al *_*

    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 4/1/2023, 10:06) 
    Però ora mi hai fatto notare la sua caratteristica, non avevo fatto caso che fosse consapevole della sua bellezza... mi ha sempre fatto l'effetto di: "mmh... strumentalizzazione" Però erano gli anni 90 e quindi era normale come cosa.

    Personalmente considero questa consapevolezza di Jasmine un punto a favore del personaggio. Come dicevo, è lei la prima Principessa sensuale. Guardiamo quelle che la precedono: Biancaneve e Cenerentola sono castissime; Aurora un po' gioca a farsi desiderare, ma sia lei sia Ariel, che è molto intraprendente, rimangono comunque ingenue e innocenti; Belle può essere definita "appassionata" solo in merito al suo desiderio di avventura, nulla di più. Quindi, insomma, da questo punto di vista Jasmine è una figura femminile innovativa in ambito Disney :) Inoltre, non si serve mai del suo fascino per fini sbagliati...
     
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26 replies since 11/9/2022, 16:23   339 views
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