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.Addio?
OPERA DI RIFERIMENTO: “Adaline ‒ L’eterna giovinezza”
CATEGORIA: bollino verde (per tutti)
GENERE: Introspettivo, Drammatico con elementi fantascientifici
NOTE AGGIUNTIVE: Canon-Fic
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: I personaggi di “Adaline ‒ L’eterna giovinezza” non mi appartengono, sono frutto della creatività di J. Mills Goodloe e Salvador Paskowitz. Il film è stato prodotto dalla Lakeshore Entertainment, dalla Sidney Kimmel Entertainment e dalla Sierra/Affinity. Questa fanfiction è stata scritta per puro amore verso i personaggi e desiderio di condividerla gratuitamente.
Sinossi
Adaline Bowman ama Ellis Jones, Ellis Jones crede di amare Jennifer Larson.
Non è un triangolo amoroso, bensì una conseguenza del segreto inconfessabile custodito da Adaline per sessant’anni…
“Ero… ero normale e… e poi un giorno ho smesso di esserlo.”
In quelle due frasi pronunciate a fatica, spezzate da un dolore più vivo che mai, si riassumeva l’esistenza di Adaline Bowman ‒ gli ultimi sessant’anni, perlomeno. Anni in cui lei era passata da una beata ignoranza a una dura consapevolezza, da una dolce serenità a una profonda inquietudine.
Non aveva idea del perché non invecchiasse come tutte le altre persone. Forse non l’avrebbe mai scoperto, ma di una cosa era certa: amare non le era permesso. Non sopportava di avere accanto qualcuno senza cambiare, senza accompagnarlo nel naturale corso della vita, rimanendo eterna spettatrice dell’azione inesorabile del tempo ‒ sui corpi di tutti, tranne il suo. Non riusciva ad affrontare la minaccia di una morte capace di colpire le persone che amava e mai lei. Paura e angoscia le attanagliavano lo stomaco al solo pensiero.
Fece quello che era abituata a fare da decenni: fuggì. Montò in macchina e azionò il motore, decisa a mettere più distanza possibile fra sé stessa e la casa della famiglia di Ellis. Era sopraffatta da un vortice di emozioni e sentimenti… però, man mano che proseguiva lungo la strada, era il senso di colpa a prevalere. Le schiacciava il petto, le impediva di respirare con calma. Allontanarsi da William era stato terribile, ma da Ellis… da Ellis era dieci volte peggio. Gli aveva scritto quello stupido messaggio ed era scappata con la fretta di una ladra, quando una parte di lei avrebbe voluto soltanto correre da lui, gettarsi fra le sue braccia e non lasciarlo più.
Ellis, mi dispiace, non posso farlo. Non posso spiegare. Jenny.
Parole vuote, vaghe. Inutili. Di sicuro non rendevano giustizia a ciò che la legava a Ellis… ma in quale altro modo avrebbe dovuto congedarsi? Non poteva andarsene senza fargli sapere di aver avuto un ultimo pensiero per lui, per quello che avrebbero costruito insieme se lei fosse stata Jennifer Larson, per la sofferenza che le causava il distacco. Ignorare l’esistenza di quel legame sarebbe stato troppo, anche per una donna vissuta nella menzogna dai tempi della Guerra Fredda. Come confessargli, tuttavia, che non esisteva nessuna “Jenny”? Che quello era uno dei tanti nomi falsi assunti nel corso di una giovinezza assurdamente lunga?
Non posso spiegare…
Adaline deglutì, le mani serrate intorno al volante, gli occhi pieni di lacrime. Anni e anni passati a tenersi alla larga dall’amore… e il suo cuore non si era ancora indurito a sufficienza da insegnarle a dire addio. Forse era per questo che la fuga diventava preferibile, quasi desiderabile: era la strada più facile, più immediata.
Il cellulare squillò sul sedile del passeggero, segno che Ellis stava provando a telefonare. Di nuovo.
Adaline ebbe una fitta al petto. Sapeva di essere innamorata ‒ e sapeva, nel suo intimo, che lui meritava la verità, non un messaggio scarabocchiato all’ultimo minuto, che avrebbe dovuto chiarire ogni cosa e non chiariva un bel niente. Sapeva, in altri termini, che quella brusca separazione non era giusta per nessuno dei due.
Era così stanca di nascondersi, di scappare dai suoi sentimenti. Non desiderava che un po’ di felicità, in fondo. Purtroppo le mancava il coraggio di lottare per ottenerla, per tenersela stretta con le unghie e con i denti. E questo avrebbe fatto soffrire Ellis tanto quanto lei, ma era inevitabile… o no?
Il suo battito cardiaco accelerò d’un colpo. E se, invece, le fosse bastato fermarsi un attimo, fare un respiro profondo e buttare il cuore oltre l’ostacolo? Se fosse riuscita a trovare dentro di sé quel coraggio di cambiare rotta, di rischiare, di combattere? Iniziava a pensare che non avrebbe avuto una nuova occasione, anche con l’eternità davanti. Non ci sarebbe stato un altro Ellis.
Poteva permettersi una scelta diversa? Poteva smettere di fuggire una volta per sempre ‒ anche se Ellis un giorno sarebbe morto, mentre lei avrebbe continuato a vivere, poiché era l’unica che potesse capire il senso dell’espressione “per sempre” e applicarlo a sé stessa?
Accostò la macchina, fremente di agitazione. Determinazione e paura si alternavano in lei ‒ una continua sequenza di contrasti, una battaglia silenziosa fra due opposti. Poi Adaline contò mentalmente fino a cinque… e prese il cellulare.fine
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"Non ci sarebbe stato un altro Ellis" mi ha lasciato un magone allo stomaco. Quanto può far male amare una persona, sapere di essere ricambiata, ma sapere anche che lui è destinato a perire e tu a continuare a vivere in eterno, sapendo che probabilmente non sopporterai un altro amore...anche il cuore di un immortale potrebbe smettere di battere dal troppo dolore. . -
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Elizabeth Swann Sono passata a leggere anche questa tua breve fan-fiction. 
Devo dire che questa mi è piaciuta ancora di più dell'altra. Se quella precedente era più ricca d'amore e di passione, questa invece è piena di travolgente dolore. Un dolore che quelli che nella loro vita lo hanno provato, fa male, da morire
. Comunque sono queste le emozioni forti che piacciono a me. il dramma, la drammaticità, le emozioni negative sono più belle e più profonde dell'amore di due persone.
Complimenti, perchè ho apprezzato tantissimo come ti sei approcciata alle emozioni della protagonista e come sei riuscita a far risaltare bene i suoi pensieri introversi.
La citazione: "Non ci sarebbe stato un altro Ellis" mi ha devastato l'anima.
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Laura_Ruetta indubbiamente il dramma ha tante potenzialità. Amo anch'io le scene drammatiche, quando sono gestite con cura (e non inserite così tanto per fare)
Qui la protagonista è di fronte a un bivio, a una scelta molto dolorosa, quindi è normale che le sue emozioni siano più negative che positive... ma nel passaggio finale credo si avverta una speranza di cambiamento.
Grazie mille per aver commentato
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Elizabeth Swann
sebbene il tema dell'immortalità è per noi un qualcosa di irraggiungibile, il testo è scritto in maniera tale da trasmettere sensazioni a noi così vicine, come per l'appunto il dolore e la struggente eterna domanda se lasciarsi andare al vortice d'amore, col rischio di scottarsi, oppure no. Ho apprezzato il fatto che in conclusione (sebbene lei prenda il telefono) non c'è una vera e propria risposta a tutti gli interrogativi, perché sarebbe stato un po' troppo forzato secondo me lasciare che decidesse così rapidamente. Veramente stupenda. -
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Nancy Cuomo sono molto contenta che ti sia piaciuta questa fanfiction, anche se è molto breve e non conosci l'opera di riferimento.
Per quanto riguarda la conclusione, ho preferito non essere esplicita... Dopotutto, la risposta si trova nel film stesso
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ODDIO 😍 Ma è bellissima! Cioè non ho parole! Trovo che sia scritta magnificamente bene, ogni frase e pregna di emozioni: dramma, amore, desiderio e tanta tanta paura.
Non so nulla del film, ma nonostante tutto è chiarissimo il testo e devo dire che ho voglia di vederlo! Ammetto che non l'ho mai adocchiato perché l'immagine di copertina mi dava l'impressione di essere uno di quei film action con trama assurda e la classica belloccia che spacca i culi e invece!
Complimenti, adoro il modo in cui descrivi i pensieri e le sensazioni 🥺 mi piace tantissimo!. -
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Rue Ryuzaki grazie di cuore, sono così contenta che ti sia piaciuta 
Questo è uno dei contesti in cui dare rilievo al dramma ha perfettamente senso per me... Certo, non siamo ai livelli di "Carnival Row"
ma la protagonista è comunque una persona che ha sofferto. È stanca di soffocare i suoi sentimenti dopo decenni passati a farlo - una situazione che alla lunga può diventare molto logorante! Quindi ho cercato di trasmettere sia la sua stanchezza, sia il suo dolore, sia il suo amore "negato".
P.S. Guardati il film, possibilmente in italiano
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Premetto che io adoro il dramma ahahah, quando ovviamente è ben gestito, cosa che tu sei riuscita a fare. Descrivi molto bene i sentimenti e le sensazioni che comporta la situazione straziante di Adaline. CITAZIONEAnni e anni passati a tenersi alla larga dall’amore… e il suo cuore non si era ancora indurito a sufficienza da insegnarle a dire addio
Questa frase la trovo perfetta!. -
+1 .CITAZIONEAnni e anni passati a tenersi alla larga dall’amore… e il suo cuore non si era ancora indurito a sufficienza da insegnarle a dire addio
Questa frase la trovo perfetta!
È anche una delle mie preferite, lo ammetto! Non sono sempre soddisfatta di quello che scrivo, ma spesso ci sono delle mie frasi a cui resto "legata", se così si può dire
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Molto bello scorrevole pieno di pathos . -
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Ti ringrazio! Mi permetto di consigliarti la visione del film su cui è basata la storia: "Adaline - L'eterna giovinezza". Qualche volta lo hanno dato anche in televisione
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Lo guarderò senz'altro 😊 .
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