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.Il Sogno di Disney
OPERA DI RIFERIMENTO: Saving Mr. Banks
CATEGORIA: bollino verde per tutti
GENERE: Commedia, Momenti di Vita, Spensierato
NOTE AGGIUNTIVE: Canon-Fic
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: I personaggi della storia non mi appartengono, ma sono di proprietà della Disney! Il personaggio di Ubbe non è presente nel film in questione, ma legato a fatti storici studiati a Storia del Cinema.Ha partecipato al Contest: Parole Incrociate
Sinossi: Walt e il suo amico\collega Ubbe fantasticano sul futuro della Major Disney»»————- ————-««
“Direi che dopo Biancaneve dovremmo pensare a qualcosa di più innovativo...” Ubbe gli abbozzò l'idea, continuando a camminare, ma non sentendo alcuna parola uscire dalla bocca dell'amico si voltò. “Walt...?” Senza che nemmeno se n'era accorto, Walt era rimasto qualche passo più indietro con lo sguardo che attraversava il Riverside Dr, ancorandosi allo scorcio del Griffith Park. Allora Ubbe sospirò, scosse la testa spensierato e ritornò sui propri passi per raggiungere l'amico. “Scommetto che non hai sentito niente della mia proposta...” cercò di riportarlo con i piedi sulla terra, ma a quanto pareva qualcosa aveva rapito l'attenzione di Walt. Ubbe sorrise, vedeva nei suoi occhi quella scintilla che ormai, dopo tanto tempo passato insieme, aveva imparato a conoscere fin troppo bene: la sua mente stava sicuramente architettando qualcosa di inaspettato. “Walt...?” Si sporse un pochino in avanti con il busto per mettersi nella traiettoria del suo sguardo.
“Ub... lo senti?” Finalmente dalle labbra di Walt uscirono delle parole alquanto strane, confondendo un tantino Ubbe il quale istintivamente si guardò intorno per poi posare, di sfuggita, lo sguardo verso il parco.
“Ehm... cosa?” Tornò a guardarlo un po' incerto e vide che i suoi occhi brillavano più di una gemma baciata dal sole.
“La gente che ride, i bambini che gridano entusiasti e corrono da una parte all'altra... la musica festosa che echeggia nelle viuzze...” gli disse con aria sognante e assorta, mentre un sorriso luminoso si era dipinto sul suo viso. Sentiva il cuore scalpitare entusiasta nel ritrovarsi proprio in quel posto che, da qualche anno addietro, aveva iniziato a sognare.
Ubbe si rivoltò verso il parco e cercò di intrufolarsi nella visione dell'amico, rimase in silenzio e si lasciò guidare dalla voce di Walt che, ancora sognante, aveva ripreso a modellare quell'idea: “Viuzze ricolme di famiglie, ragazzi o coppiette pronti ad immergersi in una nuova elettrizzante avventura. Vedo un parco, Ub...” esitò per un breve istante per assaporare quelle immagini, vivide e intense, che gli pullulavano nella mente, riuscendo a vedersi proprio lì, in quelle strade giocose e pregne di spensieratezza. “non un parco come un altro, ma qualcosa di più fantastico! Un posto dove la gente entra e si lascia alle spalle tutto il brutto del mondo... un luogo dove possono gustare quella serenità che sembra essersi fatta più rara che mai.”
Un velo di malinconia si adagiò sulle spalle di Ubbe, per quanto potesse desiderare una realtà diversa, le parole di Walt erano fin troppo vere. Sembrava che tutto il mondo intero avesse deciso di abbandonarsi totalmente alle tenebre, dimenticandosi della luce. Allora tornò a guardare Walt e, solo vedendo il suo viso ancora illuminato di speranza, sentì il proprio cuore riscoprire un lieve tepore. Un piccolo sorriso si abbozzò sul suo viso nostalgico.
“Voglio portare gioia e serenità nei cuori della gente, Ub... con attrazioni, giochi e spettacoli di ogni genere. È ciò che vorrei donare a tutto il mondo...”
Ubbe sospirò e gli avvolse le spalle con un braccio: “Sarebbe proprio bello, Walt... magari per far entusiasmare ancora di più i bambini si potrebbe far gironzolare la tua gemma prediletta: Biancaneve. Oppure fare proprio degli spettacoli con una Biancaneve in carne e ossa!”
A quel punto Walt si voltò verso di lui travolgendolo con il suo sguardo sfavillante di idee e passione: “Questa sì che è un'idea stupenda! E magari non sarà la sola gemma, Biancaneva, ad avere questo onore” aggiunse Walt con un sorriso compiaciuto e un po' malizioso sul viso.
“Ho come la sensazione che altre storie bollino nel tuo calderone, vero Walt?” Ridacchiò, scuotendo il capo.
“Beh, di fiabe ce ne sono così tante che mi sembra ingiusto lasciarle in disparte. È uno spreco bello e buono! E poi...” tornò a guardare il Griffith Park, seguito da Ubbe. “non possono mancare Mickey, Donald, Minnie, Daisy a far compagnia a Biancaneve... insomma tutti quanti a girare per il parco di divertimenti!” esclamò più entusiasta di un bambino con un enorme fetta di torta piena di panna e fragole. Poco dopo rimasero qualche secondo in silenzio intenti a rituffarsi in quell'incantevole visione, così da staccarsi almeno per un breve attimo dall'incertezza che si nascondeva per le strade di tutto il mondo.
“Sarebbe proprio bello...” commentò Ubbe, sentendo le grida e le risate di quel sogno farsi sempre più lontane e indistinte.
“Lo faremo, Ub...” i due tornarono a guardarsi: gli occhi di Walt sembravano non conoscere alcun timore, il suo animo sembrava non venire minimamente scalfito dall'oscurità che stava tentando di impadronirsi di ogni luogo. “Ricordati, amico mio: se puoi sognarlo, puoi farlo.”
Allora Ubbe si sentì avvolgere dalla stessa speranza che regnava indisturbata in Walt, sorrise con convinzione e annuì con il capo: “E allora vediamo di portare serenità al mondo intero, iniziando con ciò che riusciamo a fare meglio!” esclamò Ubbe.
“Che stiamo aspettando, allora? È tempo di metterci all'opera e creare qualcosa di ancora più sensazionale.”
“E così sta pensando di costruire persino un parco di divertimenti?” chiese la signorina Travers dopo aver bevuto un sorso di tea e scrutandolo in viso.
Il volto di Walt si illuminò con un sorriso divertito, sicuro di sé e allo stesso tempo sognante: “Certo! Ovviamente ci vorrà tempo e, molto probabilmente, sarà anche complicato, ma è uno dei miei progetti in cantiere.”
“Lei non si ferma mai, vero signor Disney?” constatò l'autrice, con un velo di scetticismo nel tono della voce e arricciando le labbra.
“No, non è nel mio stile. Voglio portare gioia nei cuori dei bambini e far tornare a sognare gli adulti, credo che al mondo serva un pizzico di speranza, specie con i tempi che corrono... e se posso donarglielo non vedo perché debba arrendermi, anche se è comprensibile il suo scetticismo” le rispose con determinazione, ma senza perdere quella spensieratezza che brillava nel suo viso. “Magari anche la sua Mary Poppins potrà contribuire nel portare speranza nei cuori della gente, dopotutto è questo che fa il personaggio creato da lei, no?” aggiunse, rivolgendole un sorriso appena malizioso per poi sorseggiare un ultimo goccio di tea.
La signorina Travers rimase in silenzio per qualche istante, corrucciando la fronte e analizzando ogni centimetro del suo viso rimanendo, quasi, immune a quella sua particolare allegria. In quel breve attimo la mente la portò ad immaginarsi quello strano parco di divertimenti, riusciva a sentire le grida dei bambini e la musica assordante trapanarle i timpani. Solo a pensarci le procurò un gran senso di nausea e mal di testa. La sua Mary Poppins immersa in un posto del genere? L'idea la fece rabbrividire per un effimero istante, dileguandosi non appena gli occhi del signor Disney sfavillarono di un qualcosa che... nemmeno lei riuscì a comprendere.
“Credo che al momento stia correndo un po' troppo, signor Disney...” lo ammonì, posando la tazzina sul tavolino del salotto.
“Sì, forse ha ragione, però -anche se sarà l'ennesima volta-”
“La diciassettesima, per l'esattezza” precisò la signorina Travers, alzando leggermente il meno.
“Ha tenuto persino il conto...” si sorprese Walt, ridendo sotto i baffi. “Le chiedo di pensarci per concedermi la possibilità di realizzare una trasposizione della sua opera. Mary Poppins potrà arrivare a molta più gente!” L'autrice annuì con il capo e un sorriso ancora più smagliante illuminò il volto di Walt. “Ebbene, tolgo il disturbo. Grazie mille per il suo tempo e per l'ottimo tea” si congedò, posò la tazzina sul tavolino e si alzò dalla poltrona, venendo accompagnato alla porta.
“Arrivederla, signor Disney, è stata una conversazione alquanto interessante e forse un po' insolita...”
“Arrivederla, signorina Travers.”
E così il signor Disney se ne andò, riportando la solitudine in quella semplice casa. Solo una cosa lasciò quell'uomo visionario: un piccolo dubbio si fossilizzò nella mente della signorina Travers, celando nel suo profondo la luce della speranza.
Edited by Rue Ryuzaki - 24/3/2023, 14:09
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Mi è piaciuta un sacco l'aggiunta col riferimento a "Saving Mr Banks" (dovrei proprio rivederlo, quel film!). L'hai gestita molto bene, a mio parere 
Ah, e poi questa frase mi ha colpita tanto:
CITAZIONE"[...]Voglio portare gioia nei cuori dei bambini e far tornare a sognare gli adulti, credo che al mondo serva un pizzico di speranza, specie con i tempi che corrono... e se posso donarglielo non vedo perché debba arrendermi [...]"
Sarebbe così bello se nell'industria cinematografica si pensasse un po' di più alle emozioni e un po' meno ai soldi (o agli argomenti che sono, passami l'espressione, "di moda").. -
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Elizabeth Swann Waa! Grazie! Scusa il ritardo nella risposta ma non mi è arrivata la notifica! 🤔
Sono contenta che l'aggiunta a Saving Mr. Banks ti sia piaciuta! Devo dire che è stato molto spontanea e sono anche soddisfatta del finale.CITAZIONESarebbe così bello se nell'industria cinematografica si pensasse un po' di più alle emozioni e un po' meno ai soldi (o agli argomenti che sono, passami l'espressione, "di moda").
Concordo in pieno! Non so cosa stia succedendo all'industria cinematografica, dovrei parlarne con il prof di cinema, per vedere se lui ha una sua teoria.
Comunque sono contenta che ti sia piaciuta la storia e che hai pure il pezzetto preferito 🤗. -
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Rue Ryuzaki nessun problema per il ritardo 
Per quanto riguarda il cinema, ho sempre pensato che le esigenze economiche si possano "bilanciare" con la componente artistica... ma forse è un'illusione tipica da non addetta ai lavori.... -
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Elizabeth Swann Forse... oppure la gente non è più brava a legarsi al suo lato artistico... . -
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Non ho visto Saving Mr Banks, ma mi è piaciuta, soprattutto la seconda parte. Sono riuscita ad immaginarmi il dialogo, le emozioni. Ottimo lavoro! . -
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Cuore di cane
Grazie mille! Sono molto contenta che ti sia piaciuta la storia, soprattutto la seconda parte 😍 l'ho scritta un po' di tempo dopo rispetto al resto. -
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Rue Ryuzaki
Che bello! Entrambe le parti della storia risultano efficaci. In, tutto sommato, poche righe sei riuscita a restituire e rendere credibili sia Walt che Pamela. Ho amato tantissimo "Saving Mr. Banks" e nel tuo racconto ho percepito la stessa atmosfera. Complimenti!. -
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Magic_Charly wow, grazie mille Charlie 😍 sono davvero contenta! .
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