Sfida di Scrittura #5 - L'estate dei What If

«Mangia tutto quello che desideri», aggiunse Malefica ponendosi fra le due fanciulle.
Ognuna si servì da sé. Insieme e in silenzio consumarono la cena fino al calar delle tenebre.
Aurora posò la forchetta sul piatto sporco.
Malefica le rivolse un’espressione seria e torva. «Ora ritorna in camera tua», sbottò.
La fanciulla si alzò e corse via, chiudendosi dentro.

Eccomi a leggere la tua opera.
Premetto che dall’introduzione mi ha suscitato subito curiosità.
Molto bene l’idea di creare un universo alternativo, l’intento dei What If…? È anche proprio questo. Sì da spazio alla creatività, alla nostra coscienza (che sarebbe il nostro e il vero proprio multi-verso) di creare mondi e storie nuove e originali, andando fuori dagli schemi già esistenti in questo nostro universo.
La storia comincia con bel inizio, mi piace come è scritto.
Elizabeth mi piace molto come l’hai rappresentata, fa strano vederla con indosso un top, ma è la modo di oggi, quindi ottimo. Sembra quella ragazza sfacciata e un po’ maschiaccio, completamente diversa da quella che conosciamo già. Mi piace di più, lo ammetto.

Ovviamente il migliore amico non poteva essere che Will, il caro e buono Will che la protegge e la mette in guardia da tutti e da tutto, seguito da Anamaria, ormai presente ovunque anche lei.

Jack Sparrow è il playboy di turno, quello che prende e poi molla e usa le ragazze come pare e piace. Ci sta! Buona alternativa caratterizzazione. Adoro!

Mi sa che ti sei ispirata un po’ al triangolo intrigante del secondo film: la relazione tra Elizabeth, Jack e Will. Secondo me, Will qui non la ama, le vuole bene, è la sua migliore amica in fondo, la vuole solo proteggere e non vuole vederla soffrire, come nei film Will, come giusto che sia, non si fida di Jack, be’ chi si può fidare di un ragazzo come lui? Ma ovviamente Elizabeth da ragazza giovane e avventurosa, dato che ama i pirati (e si sa che persone sono i pirati) vuoi che non sia attirata dal playboy di Jack, quindi scelta molto giusta quella di invitare il suo invito a cena.

Mi dispiace che Will finisca sempre a essere il terzo in comodo, o quello che non viene mai capito e lasciato da parte, ma in realtà è sempre stato quello più sveglio e intelligente.

Un inaspettato colpo di scena di Will che mi sviene così all’improvviso come Dante Alighieri a ogni girone infernale.

E poi vogliamo parlare del dottor Norrington? Che cosa bizzarra vederlo in quelle vesti da medico. Bello mi è piaciuta pure questa parte! Ho riso molto.

Scioccata dalla malformazione al cuore di Will…be’ sempre un po’ sfigato da questo lato. O non lo ha nel petto, ma dentro a un forziere o appunto è difettato. Ma Will deve avere sempre una disgrazia? Non gli possiamo, almeno per una volta, dargli una (Posso scriverlo in maiuscolo) GIOA!!! PORO CRISTO!!! Addirittura si deve operare, non è grave, ma si deve operare, ha la pressione alta e bassa da una parte… Porello.
La seconda parte mette un po’ d’agitazione, ma si risolve tutto per il meglio.

Bello che hai inserito Jack, pensavo di non incontrarlo e che è stato solo inserito solo all’inizio…ma c’è anche lui, mi fa piacere, perché nelle tue fan-fiction praticamente non esiste… (senza offesa)

Prima dell’operazione Will le confessa che la ama… sono senza parole, ma forse doveva propio finire questa fan-fiction come tutte le altre.
Ovviamente Elizabeth ne rimane paralizzata, me la immagino impalata nel corridoio dell’ospedale, ma se sapesse cosa hanno fatto insieme in altri universi alternativi, ne rimarrebbe sconvolta, però sai sono proprio due anime gemelle. E la cosa più assurda è che Jack lo aveva intuito da tempo, come nei film… rido… bello comunque…

Felice che Will stia di nuovo bene e che Elizabeth gli stia vicino come amica. Ho gli occhi a cuore.
Bello il finale, non mi sembra zuccheroso come hai scritto te, ma comunque davvero molto bello.
L’opera in sé è stata davvero molto coinvolgente ed emozionante.
Ho apprezzato molto la lettura, davvero piacevole.

Elizabeth Swann Ciò che il cuore ha celato per anni
Personalmente ho un rapporto un po' conflittuale con le storie che catapultano i personaggi di una storia conosciuta con delle regole e un'ambientazione ben definita in un universo alternativo, nel senso che a volte apprezzo la fantasia e se ben scritte risultano divertenti, in altri casi invece non riesco proprio a staccare i personaggi dal loro contesto originario e quindi mi è più difficile riuscire a farmi coinvolgere.

Nel caso dei personaggi di Pirati dei Caraibi mi è capitato rarissimamente per non dire mai di imbattermi in una fanfiction AU e questo tuo esperimento è forse una delle poche eccezioni in cui tutto sommato, in linea generale. sono riuscita a riconoscere i caratteri originali. Non hai snaturato troppo nessuno e ho colto anche i tanti rimandi ai film disseminati qua e là, tra cui ovviamente la dichiarazione d'amore di Will. Interessante il modo in cui hai riscritto la faccenda del cuore che rimane un suo "punto debole", mentre Elizabeth è perfettamente calata nel mondo contemporaneo (d'altronde è rappresentata come una donna moderna ed emancipata per la sua epoca).

Quello che a tratti mi stona è Jack Sparrow, principalmente perché non riesco a scinderlo dal suo look e dal suo ricercato modo di parlare e immaginare qualcuno che si esprima così al giorno d'oggi mi risulta meno facile. Ciò non toglie che hai reso bene anche lui, nella sua eccentricità fuori luogo .

Norrington come dottore invece mi pare un alter ego perfetto, tanto lui è uomo rigoroso e dedito al lavoro.

I dialoghi e le introspezioni sono sempre il tuo punto forte e ho apprezzato i battibecchi tra i due timidi innamorati che sono naturalmente sfociati in una tenera relazione romantica.
Diciamo che quando penso ad una storia "what if" immagino più che altro la modifica di un singolo evento, mentre questo racconto per me si inserisce in una categoria universo alternativo. Complimenti comunque per aver sperimentato ed essere riuscita a sviluppare una storia di questo tipo.