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Il classico isekai prevede di mandare un comune mortale in un mondo fantasy, oppure un grande esperto di videogiochi.
In questo contesto a capitare in un mondo fantasy saranno tre coorti romane e un capo gallico! Come si mescoleranno la disciplina dei romani, la tecnologia medievale e la magia?
Quali insidie attendono il tribuno Marcus, il centurione Gaius e il capo gallo Viridovix?
Edited by Elizabeth Swann - 24/11/2023, 13:04
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Quindi, sostanzialmente, si tratta di un fantasy con elementi/personaggi storici? Perché non ci parli un po' della trama e/o dei temi del libro? Ho una certa curiosità in merito
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Allora, io ho letto solo il volume 1.
Uno dei temi del libro è senz'altro la paura della perdita della propria identità. Il protagonista è, di fatto, il romano di grado più alto, ma man mano che passa il tempo vede che i romani smettono di parlare latino, si sposano donne del posto, indossano altre uniformi. Certo, la disciplina romana viene inserita nell'ambiente, ma c'è questa perdita dell'identità.
Per il resto è un fantasy piuttosto classico, e per ora il villain principale è un sacerdote di Skotos, il Dio delle Tenebre, contrapposto a Phos, Dio della Luce. Ci sono anche intrighi e temi religiosi (scontri tra fazioni e modi d'interpretare la parola del dio).
Il libro presenta anche due buoni esempi di incompetenza e non detto.
In molte opere l'incompetente di turno è caricaturale, ridicolo, roba che un bambino dell'asilo farebbe meglio. Qui è uno che ci prova e s'impegna e va sempre in giro coi manuali. Fa quasi tenerezza.
Il non detto si vede in una splendida scena, quando il centurione romano entra in un tempio dissacrato, ne esce terrorizzato e ordina di murare i passaggi per non fiaccare il morale dei soldati. Dato che noi sappiamo a cosa è abituato, questa scena scuote anche noi lettori.
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2 replies since 22/11/2023, 23:24 31 views
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