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Per macrotema s'intende il tema principale dell'opera, o quello che lega tutti i personaggi. Non di rado rappresenta la visione del mondo dell'autore, o che l'autore vorrebbe avere.
C'è stato un periodo, alle superiori, in cui ero diviso tra il desiderio di giustizia e il vedere la vendetta come una cosa giusta: un po' tutti i personaggi dovevano imparare che la vendetta era sbagliata.
Poi c'è stato un periodo in cui, dopo una serie di fallimenti, tutti i miei personaggi erano destinati a fallire: non importava quanto si allenassero, che accorgimenti prendessero, se superassero il fatal flaw. Dovevano fallire sempre e comunque.
Durante un periodo di ripresa invece quasi tutti i miei personaggi erano geni incompresi oppure geni che non avevano ancora trovato la loro strada. "Ognuno è un genio" era il mio cavallo di battaglia.
Ora sono tentato di tornare all'eterno fallimento.
Voi invece? Che grande tema avete?
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Ciao, fan, bella discussione Forse sembrerà una risposta banale, ma credo che il mio macrotema preferito sia sempre stato l'amore, indipendentemente da cosa mi stesse capitando nella vita reale. Ricordo bene che quando scrivevo fantasy, parecchi anni fa, questo tema era presente e faceva la differenza. Preciso che con "amore" non mi riferisco soltanto all'amore romantico, ma anche a quello famigliare. E l'amicizia stessa è per me una forma d'amore, quindi la considero parte del mio macrotema. In generale credo che la cosa più importante siano i legami fra i personaggi, soprattutto se positivi e capaci di portare all'automiglioramento
CITAZIONE [...] tutti i miei personaggi erano destinati a fallire: non importava quanto si allenassero, che accorgimenti prendessero, se superassero il fatal flaw. Dovevano fallire sempre e comunque. Il fatal flaw sarebbe il difetto fatale che può portare alla morte o alla catastrofe, come nella saga di "Percy Jackson"? Secondo me il fallimento è un tema interessante, che un po' tutti possiamo sentire vicino a noi, ma va bilanciato con un pizzico di speranza. Può anche essere speranza senza garanzia (il Professor Tolkien insegna), però non deve mancare. Parere personale, s'intende
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Sì, il fatal flaw è quello
Anche se a quei tempi il concetto non mi era chiaro.
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Il mio tema centrale che riguardano i personaggi è: la Solitudine La maggior parte dei miei personaggi è solo e si sente solo. Di conseguenza si sentono non accettati e non amati. Alcuni di loro lo sono veramente, altri lo sentono come un sentimento, una loro sensazione introversa. Inoltre sono delle anime rotte che vivono nel loro Male. Sono personaggi carichi di dolore e sofferenza. Alcuni si sono arresi, altri stanno combattendo chiedendo aiuto a degli sconosciuti o a i loro vicini più cari. Sono disperati perché sono bloccati: sono in guerra con loro stessi, combattono contro le loro insicurezze, paure e i propri demoni interiori che hanno spesso la meglio. Non credono nell'amore, perché sono rimasti delusi, o qualcuno li ha abbandonati spezzandoli il cuore. Vogliono essere qualcuno, vogliono realizzare i loro sogni, mirano all'autorganizzazione ma sono ostacolati anche dalla società o dalla situazione familiare in cui vivono. Solo loro hanno il potere e la forza di dire basta e cambiare la loro vita. Aspirano al riscatto personale.
Loro riflettono la parte della mia anima più cupa. Loro sono i miei sentimenti e le miei emozioni. Riflettono ciò che sono io e ciò che provo io, ogni giorno nella mia vita reale, solo che loro so che avranno un lieto fine, io invece non lo so ancora...
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CITAZIONE (-Laura- @ 10/3/2024, 15:23) Il mio tema centrale che riguardano i personaggi è: la Solitudine La maggior parte dei miei personaggi è solo e si sente solo. Di conseguenza si sentono non accettati e non amati. Alcuni di loro lo sono veramente, altri lo sentono come un sentimento, una loro sensazione introversa. Inoltre sono delle anime rotte che vivono nel loro Male. Sono personaggi carichi di dolore e sofferenza. Alcuni si sono arresi, altri stanno combattendo chiedendo aiuto a degli sconosciuti o a i loro vicini più cari. Sono disperati perché sono bloccati: sono in guerra con loro stessi, combattono contro le loro insicurezze, paure e i propri demoni interiori che hanno spesso la meglio. Non credono nell'amore, perché sono rimasti delusi, o qualcuno li ha abbandonati spezzandoli il cuore. Vogliono essere qualcuno, vogliono realizzare i loro sogni, mirano all'autorganizzazione ma sono ostacolati anche dalla società o dalla situazione familiare in cui vivono. Solo loro hanno il potere e la forza di dire basta e cambiare la loro vita. Aspirano al riscatto personale.
Loro riflettono la parte della mia anima più cupa. Loro sono i miei sentimenti e le miei emozioni. Riflettono ciò che sono io e ciò che provo io, ogni giorno nella mia vita reale, solo che loro so che avranno un lieto fine, io invece non lo so ancora... Bello e triste al tempo stesso... e mi fa pensare a me stesso. Se ti può interessare l'argomento, prova a cercare il tipo 4 dell'enneagramma, è il ramo di cui ti stai occupando!
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Direi che il mio macrotema è l'emarginazione, la solitudine, la vendetta, l'antisocialità, l'essere umano che viene sconfitto dalla sua stessa spocchia.
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CITAZIONE (AlonelnTheDark @ 13/3/2024, 18:55) Direi che il mio macrotema è l'emarginazione, la solitudine, la vendetta, l'antisocialità, l'essere umano che viene sconfitto dalla sua stessa spocchia. Quindi si può dire che sia "la caduta", perché sono tutti o quasi archi di caduta/tragedie?
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Boh, si forse possono apparire un po' tragici. Dipende da chi li legge.
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7 replies since 7/3/2024, 11:38 43 views
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