Dark Radio

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    Titolo: Dark Radio
    Genere: Horror
    Bollino: Arancione
    Sinossi: tre mini-storie horror presentate da me medesimo in versione speaker di una fantomatica radio.


    «Malsera, miei cari amici radioascoltatori! Questa notte di Halloween hanno inizio le trasmissioni di “Dark Radio”, io sono “Alone in the dark” e vi terrò compagnia con la mia fredda falce da qui fino all'eternità… Per cominciare, vi narrerò tre storie di ordinaria umanità, la prima si intitola “La dagide"»


    Il protagonista di questa storia si chiama Robert e la sua vita è tutta concentrata sul suo lavoro; niente amici, niente amori… solo colleghi, scartoffie e PC.
    Quando torna a casa, Robert trova ad aspettarlo solo un pesciolino rosso dentro una boccia, entrambi comunque non hanno una bella cera.
    L’unica sua passione sono le bambole voodoo e da ormai otto mesi le acquista cercando di far del male a tutte le persone che si prendono gioco di lui, praticamente tutti quelli che conosce.
    Il rituale è sempre lo stesso: si piazza comodo sul divano, prende la bambola con la foto del suo persecutore e la punzecchia con spilloni di varia misura, mai nulla succede, la persona destinataria delle sue torture, infatti, il giorno successivo è sempre raggiante e pronta a schernirlo con ancora più veemenza.
    Non ne capisce il motivo; nonostante si preoccupi di imbottire le dagide con capelli e frammenti di unghie dei suoi detrattori, raccolti qua e là in ufficio, il rituale non sembra funzionare.
    Sfiduciato e stanco, decide di distruggere la sua inutile collezione di dagide proprio stasera, la sera di Halloween; per sfidare la sorte, inoltre, ha attaccato una sua foto su una di esse e l'ha imbottita con i suoi capelli, sarà l'ultima a essere distrutta.
    Sempre comodo sul suo divano, ha afferrato il coltello da cucina e si è messo a mutilare degli arti e della testa le bamboline; ne getta senza riguardo i resti a terra e passa immediatamente alla successiva, decapita e depezza suoi colleghi, capiufficio, uscieri e semplici conoscenti.
    Finché non arriva a se stesso; prende in mano la dagida con la sua foto, la esamina, ne afferra un arto e lo trancia di netto, la bambola cade a terra assieme al suo braccio destro e affoga rapidamente in un fiume di sangue.
    Robert sente il liquido caldo colargli sui pantaloni, fino alle scarpe, ha sonno ed è confuso, ma capisce che ciò che aveva sbagliato nei precedenti rituali era il giorno, ora sorride sentendo una moltitudine di sirene invadere la quiete della notte; prima di lasciare questa vita, ha la forza di dire poche parole: la vendetta è l'unico perdono possibile.

    «Confucio diceva: “prima di intraprendere il viaggio della vendetta scava due fosse”, beh in questo caso le fosse saranno molte di più, in ogni caso la guerra è finita per Robert, definitivamente».
    «Passiamo ora alla seconda storia orrorifica, dal titolo “Il sospettato”».

    Stasera l'aria è gelida e gli agenti Carl Malone e Jack Sveton sono di pattuglia sulla volante 666, si augurano di non essere chiamati per un'emergenza e di passare una notte di Halloween serena, ma puntualmente: “Crrr centrale a volante 666, crrr recarsi in Darkhouse Street 7, un uomo in stato di agitazione ha chiamato usando una nostra ricetrasmittente e riferendo di aver ucciso due persone, appena sul posto ricontattate la centrale crrr...”
    Carl si stiracchia, fa un cenno di assenso al collega e accende la sirena, Darkhouse Street è a soli due chilometri da dove si trovano.
    Fermata l'auto, capiscono perché la strada porta quel nome: al numero 7 svetta una grande villa vittoriana completamente nera.
    Bussano col battente del possente portone d'entrata ma non ottengono risposta; fanno un giro di ricognizione, attorno alla villa, bussano a un paio di finestre, ma anche qui nessuna risposta.
    L'unico modo per entrare è rompere un vetro; Carl si avvolge la mano con un panno di camoscio che usa solitamente per pulire il cruscotto dell'auto e frantuma il vetro di una finestra sul retro, i due si introducono all'interno; dentro, la villa è avvolta nell'oscurità, così i due si fanno strada con le torce elettriche.
    Sentono dei singhiozzi arrivare da dietro una porta al pian terreno, bussano, ma ancora una volta non hanno risposta, intimano a chi è all'interno di aprire la porta.
    Il singhiozzare aumenta; i due, temendo che all'interno della stanza si stesse consumando un omicidio, sfondano la porta con un calcio ben assestato.
    Jack gira freneticamente con la luce, ad ogni passo i singhiozzi si fanno sempre più pressanti, ma sembrano venire dal nulla, nessuno, infatti, è nella stanza o almeno così sembra.
    All'improvviso una voce tremolante tenta di iniziare un dialogo con i due poliziotti: “Cosa Volete?”.
    È Carl a rispondere prontamente: “Ci hanno segnalato che in questa casa c’è stato un duplice omicidio, ti consigliamo di uscire con le mani alzate, siamo qui solo per accertarci della veridicità della segnalazione.”
    La risposta della voce misteriosa è altrettanto immediata: ”Agenti, vi hanno male informati, qui non c'è stato nessun omicidio, ma presto soddisferò le vostre aspettative.”
    Una mannaia nell'oscurità scintillò, facendo volare sul pavimento le teste dei due agenti Carl Malone e Jack Sveton.
    Una figura ricurva si avvicina alla volante 666, prende la ricetrasmittente e annuncia: “Venite presto, ho ucciso due persone”.

    «Beh che dire, il lavoro dei due agenti è stato premiato, hanno trovato l'omicida che cercavano… chi cerca trova. La notte di Halloween sta finendo, dobbiamo affrettarci e allora passiamo subito alla terza e ultima storia, dal titolo: "La casa del futuro"».

    George è un agente immobiliare di trentasei anni che da circa dieci svolge questo lavoro, ne conosce tutti i segreti e ora sta illustrando a Vanessa e Victor, una coppia di freschi sposini le caratteristiche della smart house cui sono interessati.
    “Bene ragazzi, questa è la casa del futuro, con la sola forza del pensiero potrete aprire porte, accendere la luce, scaricare lo sciacquone, attivare la lavatrice, insomma, tutto semplicemente pensando, basterà attaccare questo microchip sulla pelle e avrete il pieno controllo della vostra casa, anche a chilometri di distanza.”
    I due ragazzi lo guardano con aria stupita ma allo stesso tempo interessata.
    “Compreso nel prezzo, avrete anche questi due androidi pronti a esaudire qualsiasi vostro desiderio, i loro nomi sono Martha e Tom ... ma basta chiacchierare, indossate i microchip e provate con mano, anzi col pensiero.”
    “Bene” disse Victor “Proviamo questo prodigio tecnologico, penserò subito a qualcosa di veramente utile per semplificarmi la vita, non mi piace tirare sul prezzo, quindi ho deciso di abbattere immediatamente i costi per l'acquisto di questo meraviglioso appartamento.”
    George, si sente afferrare per il colletto, gli manca il terreno sotto i piedi, è Tom che lo tiene sollevato da terra, l'androide si dirige verso il piano cottura e preme la faccia dell'agente immobiliare sul fornello da cui istantaneamente fuoriesce una fiamma che fa urlare di dolore il malcapitato, in un attimo il fuoco si propaga dai capelli, alle basette, alle sopracciglia, La testa è ormai una vera e propria torcia.”
    “Bene Victor, è stato uno spettacolo veramente grandioso. Ho sposato proprio l'uomo giusto! Che ne dici di inaugurare la nostra nuova casa facendo l'amore?”
    Victor sorride: “Ma faremo anche quello col pensiero?”
    “Certo che no…”
    Nella stanza da letto, con le luci soffuse, Victor E Vanessa sono avvolti nel loro bel piumone e si scambiano effusioni; di là in cucina i due androidi sono dei fiammiferi ambulanti, si distingue appena Tom che tiene ancora premuta la faccia di George sul fornello o almeno quello che ne rimane.
    Ma le fiamme corrono veloci e presto arrivano al talamo nuziale dei due amanti che nel fuoco della passione non distinguono quello vero.
    Così ha fine la carriera di un giovane e brillante agente immobiliare e di due splendidi novelli sposini che sognavano la casa del futuro senza tirare fuori un euro.


    «Bene cari radioascoltatori, come avete visto dimenticarsi di pensare può essere veramente pericoloso. Le luci dell'alba sono vicine ed io devo ritirarmi nel mio antro buio, Dark Radio riprenderà le trasmissioni il prossimo Halloween, il vostro Alone In The Dark vi ringrazia per l'attenzione e vi manda un saluto dalla fine di tutto ciò che esiste».

    Edited by AlonelnTheDark - 17/4/2024, 08:43
     
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    Ottima idea mescolare l'horror con un po' di sana ironia dissacrante. Già il "malsera" iniziale mi ha presa al lazo! :D
    Ho anche imparato un vocabolo nuovo, "dagide" (ero rimasta ferma a bamboline vudù X) ). Il racconto che mi è piaciuto di più è il primo, ma devo dire che il secondo e il terzo sono più imprevedibili, quindi ti faccio i miei complimenti per le trame di tutti e tre.

    CITAZIONE
    «Confucio diceva: “prima di intraprendere il viaggio della vendetta scava due fosse”, beh in questo caso le fosse saranno molte di più, in ogni caso la guerra è finita per Robert, definitivamente».

    :XD: :XD:
    Questa è davvero esilarante, mi piace proprio! Hai talento per le battute!
     
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    AlonelnTheDark

    Racconti brevi, ma efficaci, una giusta dose di horror e humor nero.
    Anche io ho preferito il primo, però sono tutte e tre idee originali.
    I miei complimenti!
     
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    Solo io mi sono immaginato la voce del narratore come quella di Alastor, il demone radio?




    ”Agenti, vi hanno male informati, qui non c'è stato nessun omicidio, ma presto soddisferò le vostre aspettative.”

    Buahahhaha! Questa mi ha fatto ridere!
     
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    Ciaooo, grazie per aver letto questi miniracconti, ormai la DarkRadio è un appuntamento fisso di Halloween. Questa è la prima "trasmissione" del 2021, presto pubblicherò quelle del 2022 e del 2023 che già sono presenti su un forum horror che frequento.
    Sono storielle scherzose senza pretese, come sapete io scrivo un po' per gioco.
     
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    Bellissimo l'espediente della radio😄mi hai ricordato un episodio di Ghost Whisperer,non so se conosci questa serie! Mentre leggevo le tue storie avevo un crescendo di sensazioni,e sei riuscita ad impressionarmi con il rituale vodoo,il secondo mi ha sconvolta nel finale e il terzo lo trovo il più originale, complimenti!😃❤ Non vedo l'ora di leggere altri tuoi horror!
     
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    ~Sweet Dreamer~ non conosco la serie.
    L'avevamo fatta davvero una sorta di radio con gli amici di un forum horror, era su youtube poi l'abbiamo chiusa perchè a partecipare eravamo in pochi.
    Molti mi hanno detto che queste storie per stile ricordano una vecchia serie tv anni 60, si chiamava "Ai confini della realtà".
    In effetti un paio d'anni fa su RAI3 vidi degli episodi e somigliano molto alla narrazione scherzosa che uso io.
    Sono andato a recuperare gli episodi su internet e molti sono davvero belli.
    Mi piace tantissimo l'introduzione: «C'è una quinta dimensione oltre a quelle che l'uomo già conosce; è senza limiti come l'infinito e senza tempo come l'eternità; è la regione intermedia tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere: è la regione dell'immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi "Ai confini della realtà".»

    Anche se molto antica come serie te la consiglio, è più sul genere fantastico/fantascientifico che horror.
    Alcuni episodi sono davvero molto profondi e fanno pensare.
     
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    Grazie mille, spero di avere la possibilità di guardarla❤e poi io amo i film antichi😍
     
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