Resta con me

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    Buonasera :)
    Ho questa mini-fanfic in cantiere da diverso tempo, ma è da poco che sono riuscita a farne una veloce revisione, perciò non ho potuto pubblicarla prima di oggi. Inoltre, fintanto che dovevo aggiornare la mia storia a capitoli “Niente più sofferenza”, preferivo non dedicarmi ad altre fanfiction su “Carnival Row”. Adesso, però, mi manca solo l’epilogo, quindi ho ritenuto che fosse arrivato il momento giusto per mostrarvi questo piccolo frammento dedicato a un poliziotto e a una fata di mia conoscenza :D

    Mi dispiace che la lettura non risulti accessibile a chi non ha visto la serie, ma se mai qualcuno si incuriosirà abbastanza da voler sapere qualcosa sui suoi personaggi… be’, non posso che consigliare un giretto nel topic di “Niente più sofferenza”, che invece è leggibile da tutti *^^* Un caro saluto!




    Resta con me



    OPERA DI RIFERIMENTO: “Carnival Row”
    CATEGORIA: bollino verde (per tutti)
    GENERE: Sentimentale, Drammatico
    NOTE AGGIUNTIVE: Canon-Fic
    DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ: “Carnival Row” e i suoi personaggi non mi appartengono, sono una creazione di René Echevarria e Travis Beacham. La serie è prodotta da Amazon Studios e io non ricavo alcun profitto da questa fanfiction, poiché scrivo per amore verso i personaggi e desiderio di condividere gratuitamente le mie idee.





    Finire in carcere era un’eventualità che avevo considerato: sarebbe stato sciocco non farlo, dato che lavoravo per i Corvi. Ciò che non potevo accettare non era la mia condizione, bensì quella di Philo. Trovavo assurdo che fosse stato arrestato! Eppure…

    Non avevo mai odiato tanto Burgue. Mi bastava chiudere gli occhi per rivedere la splendida collezione di libri sottratta a Tirnanoc e avvertire un orribile vuoto allo stomaco. Le opere da me amate, protette e custodite quand’ero al servizio di Mima Roosan esposte senza ritegno ai commenti idioti di un gruppo di umani! E ora un innocente accusato di omicidi che non aveva commesso, disprezzato e ricoperto d’insulti.

    Gli lanciai un rapido sguardo. Sembrava tranquillo, padrone di sé. Mi sfuggì un sorriso amaro: era sempre stato bravo a reprimere le emozioni, ma avrei scommesso che i suoi occhi lo stessero tradendo. Lo invitai con un cenno ad avvicinarsi a me, perché sentivo l’esigenza di parlare.

    Quando il mio sfogo contro la società di Burgue terminò, osservai Philo e vidi me stessa in lui: il mio dolore per la biblioteca profanata, la consapevolezza della nostra situazione ingiusta, la difficoltà di rassegnarsi, almeno per il momento, all’impotenza… e il ricordo sempre vivo del nostro amore. Provavamo sentimenti simili, ne ero sicura. Chinai la testa e lui fece lo stesso, la sua fronte che sfiorava la mia.

    «Tu pensi mai a Tirnanoc?» bisbigliai, esitante ma incapace di tacere. Fui sorpresa di aver avuto il coraggio di pronunciare quelle parole. A sorprendermi di più, però, fu la sua risposta franca.

    «Costantemente.»

    Il mio cuore si liberò dalla morsa che lo aveva tenuto stretto per giorni, facendolo sanguinare in più punti. Per la prima volta qui a Burgue, Philo e io riuscivamo a comprenderci e a confidarci senza rabbia o rancore. In un certo senso, eravamo di nuovo noi stessi – insieme.

    Lui si raddrizzò per guardarmi meglio. «Vorrei non averti mai lasciata» aggiunse, piano.

    «Oh, Philo» sussurrai, fin troppo conscia di quanto fosse stata dura la nostra separazione. La mia fronte era appoggiata alla sua, le punte dei nostri nasi si toccavano. «Come abbiamo fatto a perderci?»

    «Non è così» mi consolò lui. «Ci siamo trovati.» Alzò la testa e cercò di darmi un piccolo bacio fra le sopracciglia. Avrei voluto abbracciarlo… Oh, se solo fossi stata nella sua cella!

    Un rumore di passi attirò la mia attenzione. «Ordine di trasferimento… per Rycroft Philostrate» annunciò uno degli uomini in divisa appena entrati.

    Un tremito attraversò la mia mano, infilata fra una sbarra e l’altra e poggiata sulla nuca di Philo. «Ti vengono a prendere» realizzai.

    «Lo so» disse lui, mesto.

    Non poteva essere vero, non adesso. «Philo…»

    «Resta con me.»

    I poliziotti erano a poca distanza da noi. Scossi il capo, il panico che iniziava a sopraffarmi. «N-no» protestai debolmente. Mi mancava l’aria.

    «Resta con me» ribadì Philo. Saldo, convinto. Solo la profonda tristezza nelle sue iridi lasciava intendere quanto gli dispiacesse non poter cambiare le cose.

    «Philo…» implorai, cingendogli il collo con entrambe le mani. Mi sembrava di sgretolarmi in mille pezzi.

    «Resta con me. Resta con me.»

    Non mi staccò gli occhi di dosso, nonostante i poliziotti lo avessero afferrato per le braccia. Era come se per lui esistessi soltanto io.

    «Lasciatelo» mi ribellai. «Lasciatelo… No…»

    Nessuno mi diede retta. Provai a trattenere Philo.

    «Resta con me» disse per l’ennesima volta.

    «Lasciatelo andare… Lasciatelo andare!»

    Le mie richieste disperate caddero nel vuoto, quasi stessi ripetendo una cantilena insensata. «Ti prego…» supplicai senza sapere bene a chi mi rivolgevo, se a Philo o a un’entità superiore in grado d’impedire che i suoi colleghi lo portassero via.

    Lui mi regalò uno sguardo colmo di una dolcezza immensa, indescrivibile, straziante. «Ti amo» mormorò.

    «No… no» ansimai, mentre il suo volto veniva coperto da un sacco di stoffa e il suo corpo tirato indietro a forza.

    Tesi le braccia in avanti. «Levategli le mani di dosso!» gemetti. I miei polmoni funzionavano male, il cuore mi batteva così veloce che pareva dovesse scoppiare: il terrore della perdita imminente si era fuso con un trauma mai dimenticato. Mi sembrò addirittura di sentire Mima Roosan dire che Philo era morto. Corsi fino all’altro angolo della cella, vacillando sulle gambe, e mi aggrappai alle sbarre come a un’ancora di salvezza. «Aspettate! Aspettate! Vi prego!» supplicai in lacrime. «Dove lo portate? Philo!» Singhiozzai, preda di un’angoscia incontrollabile. «Philo!»

    I poliziotti sparirono oltre l’uscita. Fu allora che mi cedettero le ginocchia, scivolai a terra e il mondo si oscurò intorno a me.


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    :cry: No va beh, ma è tristissima! Mi fanno troppo pena! Sono dolcissimi ma al punto giusto... poi Philo è troppo tenero e dolce 🥺
    Chissà che scenario terribile si è immaginata Vignette al vederlo andar via! 😭
    Le gif che hai messo sono bellissime 🥺 danno quel tocco in più alle tue parole 🤗
    Non vedo l'ora di leggere l'epilogo dell'altra 😍
     
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    Sì, in questa scena sono dolci come il miele <3 Lui poi nell'ultima GIF mi fa sciogliere!

    CITAZIONE
    Chissà che scenario terribile si è immaginata Vignette al vederlo andar via! 😭

    Poveretta, lei ha proprio un trauma da abbandono! Prima, nella scena in cui scopre che a Burgue ci sono i libri della biblioteca sacra del suo paese, mostra sintomi tipici del disturbo da stress post-traumatico: le sembra di rivivere alcuni momenti trascorsi a Tirnanoc con Philo (tipo flashback) ;_;
     
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    Aaah! Quello è terribile, la roba dei libri! Mi ha disgustato parecchio, ci sono rimasta male quanto lei
     
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    Questi due insieme sono meravigliosi e tu li rendi splendidamente.
    Spero davvero ci sia giustizia per loro, dopo tanta sofferenza.
    Purtroppo non ho colto tutti i riferimenti alla serie perchè non sono "fresca" di visione, ma riesci sempre a essere chiara e leggibile anche da chi non conosce la serie secondo me (anche se ovviamente per chi l'ha vista è un quid in più). Inoltre curi sempre molto la sintassi, il vocabolario, la punteggiatura, tutto insomma. Brava!
     
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    CITAZIONE (Magic_Charly @ 11/2/2023, 19:44) 
    Questi due insieme sono meravigliosi e tu li rendi splendidamente.
    Spero davvero ci sia giustizia per loro, dopo tanta sofferenza.
    Purtroppo non ho colto tutti i riferimenti alla serie perchè non sono "fresca" di visione, ma riesci sempre a essere chiara e leggibile anche da chi non conosce la serie secondo me (anche se ovviamente per chi l'ha vista è un quid in più). Inoltre curi sempre molto la sintassi, il vocabolario, la punteggiatura, tutto insomma. Brava!

    Ti ringrazio ^_^
    Mi piacciono molto Philo e Vignette, nonostante la loro storia, in un certo senso, sia rimasta a metà. Spero che la seconda stagione li conduca verso un bel lieto fine!

    Per la memoria da rinfrescare, il consiglio di leggere la mia fanfiction a capitoli "Niente più sofferenza" è sempre valido... anche se ci ho infilato dentro qualche invenzione mia! ;) :D
     
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5 replies since 6/9/2022, 19:09   58 views
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