Qualche Consiglio di Scrittura

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    Benvenuti, Esteliani, nella conversazione sui consigli per migliorare a scrivere! Qui verranno raccolte:

    - Consigli per migliorare a scrivere che avete acquisito da altri
    - Consigli per migliorare a scrivere che avete acquisito leggendo
    - Ricerca di consigli per migliorare a scrivere (es. se non vi è chiaro qualcosa -> Quando si usa il gerundio? Oppure Avete consigli generici a cui dovrei prestare attenzione in base a ciò che avete letto di mio?) Chi dà il consiglio deve precisare se è soggettivo e cercare di dare un consiglio oggettivo



    Come suggerito nel post riguardo gli editor, inizio con il proporre di leggere Il Viaggio dell'Eroe. Si tratta di un manuale di scrittura che viene applicato sia nella scrittura creativa, che nel mondo cinematografico (la Disney lo adoperava per scrivere le sceneggiature!). Si focalizza sulla struttura della storia e le sue varie parti, insomma il Viaggio dell'Eroe per l'appunto! Per poi spiegare i diversi archetipi che caratterizzano i personaggi del racconto (Protagonista, Trickster etc) con tanto di esempi, punti deboli e punti di forza, il loro ruolo nella storia. La cosa interessante è che ti permette, anche, di capire il famoso show, don't tell con esempi o con le varie cose che vengono analizzate (è anche una lettura psicologica e vi permette di capire voi stessi!)

    Avendo parlato dello Show, don't tell vi suggerisco di tentare di utilizzarlo il più possibile. Dico tentare perché non sono sicura al 100% di come funzioni, ma l'editor mi aveva fatto l'esempio banalissimo sulla descrizione dei personaggi:
    CITAZIONE
    "Non dire che Kenji ha i capelli neri, occhi scuri, labbra soffici, alto 1.70, occhi a mandorla e viso pallido, piuttosto mostralo con fatti veri e propri tipo: "Si svegliò, prese la brocca d'acqua e la versò nella bacinella e si lavò il viso per poi soffermarsi a guardare il proprio riflesso nello specchio: gli occhi scuri sembravano ancora più ombrosi per le occhiaie date dalle lunghe notti insonni"

    Insomma, il succo è di evitare di fare una lista della spesa dei dettagli, sia sui personaggi che dei luoghi (a me aveva detto "il castello sembra un annuncio dell'immobiliere :XD:) e usare la creatività per rendere le ambientazioni e i personaggi! Ciò vale anche per il carattere! Evitare di dire che una persona è cattiva o buona, ma mostrarlo nei fatti!

    Sempre legato allo Show, don't tell, e se volete capirlo meglio, vi suggerisco di leggervi Harry Potter tenendo presente proprio questa tecnica di scrittura! Tutti parlano di Stephen King, che è un genio assoluto a quanto dicono, però magari non a tutti piace il suo genere e quindi punto su J.K. Rowling, perché a me ha aiutato tantissimo a capire la famigerata tecnica! Anche nel corso che avevo fatto, avevano preso esempio questi due autori; di Harry Potter avevamo letto il passaggio de La Camera dei Segreti quando sono alla presentazione dei libri di Lockhart (Allock per chi ha letto la prima traduzione).

    Altro consiglio importante che mi è stato utile: prima di iniziare la storia, scrivete la scheda dei personaggi! L'identik di tutti i personaggi principali: da giorno, luogo e anno di nascita, il segno zodiacale, le caratteristiche fisiche, cosa gli piace, cosa odia, cosa ama e la sua storia, anche la sua morale e i suoi difetti! Oltre alla scheda, vi suggerisco di farvi una linea del tempo con tutti gli avvenimenti che avvengono nel corso delle vicende (soprattutto se si tratta di duologie, trilogie o più o se si tratta di racconti ambientati nella vera storia) così vi sarà più semplice da consultare, evitate i buchi o incongruenze di trama (e possibilmente non sarà una delle cose che vi verrà corretta in fase di editing).

    Se scrivete fantasy e avete creato il vostro mondo vi suggerisco di costruire la mappa utilizzando il sito: Inkarnate . Io avevo fatto la mappa a mano e faceva davvero schifo :XD: , con il sito vi può dare più soddisfazioni! E altra cosa importante, prima della stesura della storia, dato che avete creato un mondo da zero, è opportuno fare anche una scheda sul suddetto mondo! Io avevo iniziato a scrivere la storia senza aver fatto questi due punti, che vi ho suggerito, ed è stato un delirio perché ogni volta dovevo controllare se non c'erano incoerenze! Quindi tenete presente:
    - Religione\Filosofia spirituale
    - Struttura politica
    - Struttura politica e filosofia delle diverse regioni del mondo creato
    - Struttura di geografia culturale\antropologica del mondo e delle sue regioni (Es. se una regione è di ispirazione asiatica sarà diversa da una regione di ispirazione africana; e anche la struttura della società.)
    - Se è presente la magia o no. Se è presente, come funziona (valutare tutti gli aspetti della vostra concezione di magia: da dove nasce e perché? Cosa può fare? Cosa non può fare? Come si pratica la magia? In cosa consiste? etc.)

    Una cosa che ho imparato di recente, grazie a Ellie e al suo lavoro di Beta, è l'uso del gerundio, ricordando che deve essere usato quando è legato a un'azione che avviene nello stesso momento di un'altra o di conseguenza! Pensate al continuous in inglese: "I was watching a movie, when he arrived" -> stavo guardando un film, quando è arrivato (Il povero Boccaccio si sparerebbe per il nuovo stile di scrittura, visto che usava una caterva di gerundi :XD:)

    In più vi suggerisco di leggere autori che non scrivono come voi e altri che sono simili a voi, così da apprendere il più possibile da entrambi. Anche per quanto riguarda i generi! Leggere cose differenti dal nostro stile e gusto permette di capire:
    - Cosa non vuoi introdurre nella tua scrittura
    - Cosa puoi introdurre nella tua scrittura
    Anche se magari si tratta di un poliziesco e si è abituati a scrivere di storie d'amore, ci possono essere elementi che possono essere utilizzati anche nel nostro genere (anche nel cinema ha funzionato così!)

    Invece leggere cose simili al nostro stile e gusto permette di capire:
    - Cosa non ti piace dello stile che avete in comune, così da autocorreggersi, quindi mettervi un punto limite da non sorpassare
    - Come possono essere sviluppate certe scene e come non le vuoi sviluppare (es. Ho letto, e non finito, La Canzone d'Achille e ho un problema con le scene piccanti. L'autrice ha qualcosa che ricorda il mio stile di scrittura ma il suo modo di scrivere certe scene non mi è piaciuto, anche se nelle mie corde e soggettivamente non era male)

    Credo che per ora sia tutto! Ah, vi suggerisco di dedicarvi alla vostra storia e poi lasciarla in disparte per un bel po' per poi tornarci in seguito, così sarete più distaccati emotivamente dai personaggi e dagli eventi e quindi riuscirete a vedere i difetti, gli errori e a rendere meglio certe scene!

    »»————- ————-««



    Raccolta dei consigli:

    Per trovare idee
    Similitudini e Metafore per lo "Show, Don't Tell"

    Edited by Rue Ryuzaki - 23/11/2023, 12:54
     
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    Io penso di aver imparato quasi tutto quello che so per mezzo dei libri che ho letto. Le mie letture influenzano molto le storie che scrivo, sia a livello di stile che di contenuti :) Però c'è anche da dire che, grazie alle scuole che ho frequentato, ho solide basi di grammatica che mi permettono di avere una buona padronanza dell'italiano; un aspetto da non sottovalutare assolutamente quando si tratta di scrittura!
    "Il Viaggio dell'Eroe" non l'ho mai letto, ma conosco un po' la fonte da cui l'autore ha attinto, ovvero "L'eroe dai mille volti" di Joseph Campbell. È un testo molto affascinante ^_^

    Per quanto riguarda le tecniche di scrittura, cerco di applicare quella dello show, don't tell soprattutto quando si tratta della caratterizzazione dei personaggi, permettendo al lettore di scoprirne l'indole, i gusti e i modi di comportarsi man mano che la storia prosegue, a seconda di come i suddetti personaggi reagiscono nelle varie situazioni presentate nella trama. Un esempio banale: se una protagonista è brava a scuola, in più di un'occasione la descrivo intenta a studiare.
    Penso che, alla fin fine, la cosa più importante sia quella: mostrare i personaggi e le loro caratteristiche. A livello di scelta dei termini, sinceramente, non so ancora regolarmi bene, perciò non saprei dirvi quali tipi di parole rendono un testo più "mostrato" e meno "raccontato" :| L'unico consiglio che riesco a darvi in merito è: rendete i dialoghi il più possibile efficaci (anche tramite l'uso di una buona punteggiatura), in modo che essi trasmettano facilmente al lettore lo stato d'animo dei vostri personaggi.

    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 23/4/2023, 14:47) 
    Una cosa che ho imparato di recente, grazie a Ellie e al suo lavoro di Beta, è l'uso del gerundio, ricordando che deve essere usato quando è legato a un'azione che avviene nello stesso momento di un'altra o di conseguenza! Pensate al continuous in inglese: "I was watching a movie, when he arrived" -> guardando un film, quando è arrivato (Il povero Boccaccio si sparerebbe per il nuovo stile di scrittura, visto che usava una caterva di gerundi :XD:)

    La faccenda del gerundio penso sia simile a quella degli avverbi che terminano in "-mente": meglio non abusarne anche per questioni di musicalità del testo, che altrimenti suona un po' ripetitivo! Però non sapevo che Boccaccio facesse un uso massiccio del gerundio :o: A scuola non è mai emerso questo aspetto della sua scrittura...

    Tornando ai personaggi, un consiglio che mi sento di dare a tutti voi è: attribuite loro dei difetti. Non solo caratteriali, pure fisici! Corpi e visi completamente perfetti non ne esistono a questo mondo, quindi state attenti all'idealizzazione e sbizzarritevi un po' con le imperfezioni! Nasi a patata o con la gobba, denti irregolari e/o distanziati, nei molto evidenti, proporzioni non proprio armoniche, assenza di curve (per le ragazze), pancia, bassa statura... Chi più ne ha più ne metta ;)
    Questo non significa che non dobbiate mai creare personaggi fisicamente belli/attraenti, bensì che serve un minimo di senso della misura e che, tendenzialmente, un personaggio che risalta solo per la bellezza andrebbe evitato, soprattutto se ricopre un ruolo importante nella trama. Peraltro, "bellezza" non equivale a "perfezione"; piuttosto a "armonia"! E scegliendo di dare una o più imperfezioni palesi ai vostri personaggi, be', potreste riuscire a renderli più "veri"!
    Ricordate, inoltre, che un personaggio bello deve curarsi - o comunque essersi curato - almeno un po', perché la genetica non può provvedere a tutto X) Ad esempio, non è realistico che un ragazzo abbia un corpo tonico se non ha mai fatto sport in vita sua o ha un'alimentazione disordinata...

    Spero di essere stata utile a qualcuno e aspetto di leggere gli interventi di altri utenti :*:
     
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    A livello di scelta dei termini, sinceramente, non so ancora regolarmi bene, perciò non saprei dirvi quali tipi di parole rendono un testo più "mostrato" e meno "raccontato" :|

    Per quanto riguarda i termini da usare, al corso di scrittura creativa avevamo preso esempio proprio la scena di Harry Potter, La Camera dei Segreti, davanti al Ghirigoro con le fattucchiere intente a entrare per vedere Lockhart. Per dire che c'era una massa di gente per entrare e che spingeva usava i termini appropriati (che ora non ricordo di preciso) con la mescolanza di accenni ai dialoghi.
    CITAZIONE
    Però non sapevo che Boccaccio facesse un uso massiccio del gerundio :o: A scuola non è mai emerso questo aspetto della sua scrittura

    Yes! Uso di periodi lunghi e un uso non proprio moderato del gerundio! Anche solo leggendo qualche novella del Decameròn si nota, soprattutto i periodi infiniti!
    CITAZIONE
    Tornando ai personaggi, un consiglio che mi sento di dare a tutti voi è: attribuite loro dei difetti.

    Hai ragione, è un po' difficile in effetti...però potrebbe essere utile per dare un tratto distintivo ai personaggi, anche se personalmente penso sia più facile dare difetti caratteriali piuttosto che fisici, visto che l'aspetto dipende dal gusto delle persone :XD: tipo a me la tua Anna che è poco formosa non dispiace, anzi... o quelli che solitamente sono sinonimi di fighi, quelli belli muscolosi o con il corpo modellato, non mi fanno impazzire :XD: quindi tendo a concentrarmi sui difetti caratteriali.
     
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    Io avrei dei consigli su come si creano e come non si creano i colpi di scena.

    Dunque, per quanto riguarda il creare colpi di scena, bisogna considerare che essi vanno fatti in modo che siano credibili e logici, in modo appunto che non risultino necessariamente una forzatura della trama. Infatti, per fare un esempio, Ned Stark muore perché appunto è troppo scontato che si salvi in quanto protagonista. Ma il modo in cui succede è logico e credibile (nonostante ci lasciasse le premesse per farci credere che si sarebbe salvato). Anche Robb Stark che muore perché è troppo scontato che avrebbe vendicato suo padre è logico e credibile (e Martin appunto ci riesce a farci credere che ci sarebbe riuscito prima di vederlo fallire). Ed ognuna di queste cose che succedono appunto con lo scopo di mandare avanti la trama, non accadono a buffo. Poi appunto bisogna considerare che a volte i colpi di scena non significano semplicemente far accadere il contrario di quello che pensi che accada. Ma a volte significano anche far accadere quello che vogliamo, ma non nel modo che ci aspettiamo. Un esempio è proprio Tolkien. Sappiamo fin dall'inizio che Frodo riuscirà a distruggere l'anello ma, nonostante tutto, non accade nel modo in cui crediamo, dato che appunto Gollum toglie l'anello a Frodo per poi inciampare e cadere nel vuoto (nel film cadono dopo una colluttazione, ma nel libro invece è così). Poi appunto un altro esempio è proprio la morte di Joffrey. Quella morte appunto non è fanservice. Perché appunto, se ci pensate, dopo le nozze rosse, si può arrivare a credere che le cronache del ghiaccio e del fuoco siano una storia in cui appunto vincono solo i cattivi (perché ammettiamolo, Joffrey, Ramsay, Walder Frey e Gregor Clegane non sono personaggi grigi con complessità e sfumature) che sono invincibili ed intoccabili, ed appunto in quel caso sembra davvero che i Lannister abbiano vinto su tutta la linea prima che Joffrey morisse. In effetti, se ci pensi, se Martin continuava a far andare sempre tutto male in una storia, alla fine si finisce col dare per scontato che vada sempre tutto male, e che quindi dobbiamo dare per scontato che accada sempre il contrario di quello che vogliamo, e che ci aspettiamo che accada. La morte di Joffrey e tutte le sue conseguenze appunto manda avanti la trama e ci dice che i cattivi non sono affatto invincibili ed intoccabili e che anche se non dobbiamo dare per scontato che vada tutto bene in questa storia, non dobbiamo dare neppure per scontato che vada tutto male (rendendo più difficile prevedere cosa potrebbe accadere). E quindi la morte di Joffrey è stata un colpo di scena sia perché non ci speravamo più che morisse, sia perché non è morto nel modo che credevamo noi. Un altro esempio di credibilità in qualcosa di scontato poi si potrebbe usare "la fabbrica del cioccolato" di Roald Dahl. Perché appunto quando segui quella storia per la prima volta, in totale tabula rasa, e senza spoiler, succede appunto che noi diamo già per scontato e siamo sicuri che Charlie otterrà uno dei biglietti d'oro. Ma appunto Roald Dahl rende la scena abbastanza credibile, perché appunto Charlie non ci riesce a trovarlo né al primo tentativo, né al secondo. E poi appunto ci inganna per pochi secondi facendoci credere che era stato un russo a trovare l'ultimo biglietto, per poi ribaltare la situazione facendo si che Charlie trovi il biglietto d'oro al terzo tentativo subito dopo aver fatto sapere che il biglietto d'oro del russo era fasullo. Sapevamo appunto tutti che lo avrebbe trovato per pura fortuna, ma nonostante questo, ha comunque dato un minimo di credibilità alla cosa, e ci hanno momentaneamente ingannato con il biglietto falso proprio per sorprenderci un pochino quando lo avrebbe trovato. Una cosa molto logica e credibile per un evento abbastanza scontato e prevedibile.

    Invece le ultime due stagioni del trono di spade appunto ci mostrano come NON si crea un colpo di scena. Perché appunto, anche se il finale non è stato prevedibile, non cambia che è accaduto tutto in modo illogico, assurdo, e forzato, e le cose in generale sono accadute semplicemente "perché sì" senza un vero senso ed una vera logica. La gente lo avrebbe accettato ed amato il finale se lo avessero fatto accadere tutto seguendo un vero senso, una vera logica, ed in modo non frettoloso. Ma invece è accaduto.

    Un altro esempio è il classico disney di Aladdin. Sì, potreste dire che è abbastanza prevedibile, ma ammettiamolo, se uno se lo vede per la prima volta nella vita senza spoiler, senza anticipazioni, ed in totale tabula rasa, in questa scena.
    è più scontato pensare che Aladdin sarebbe riuscito a recuperare la lampada e che quindi ci avrebbe pensato il genio a sistemare Jafar, oppure che, quando quest'ultimo si trasforma in Cobra gigante, Aladdin lo avrebbe ucciso con la spada, come Filippo ha fatto con Malefica quando si è trasformata in drago. E quando Aladdin mette in atto il suo piano, non è detto che uno lo capisca, perché pensa che non sia una buona idea far notare a Jafar che il genio è più potente di lui, dato che quella era una delle speranze per sconfiggerlo. Quindi alla fine è stato un modo originale per batterlo (anche se si punta sul classico del cattivo che viene sconfitto al momento del suo massimo trionfo).

    Poi un altro esempio è questo episodio di Lilo e Stitch (l'ho trovato solo in inglese qui su internet, e non è nemmeno di buona qualità, ma se lo cercate in italiano potrete vederlo su disney plus. è l'episodio 29 della prima stagione)



    Potreste dire che questo episodio in sé non è un gran che, e che ad alcuni di voi non piacciono gli episodi a tema macro, ma, anche se non è un capolavoro epico, se si osserva questo episodio minuziosamente, si possono trovare ironia e colpi di scena.

    Per esempio, di Cortocircuito (nome inglese Shortstuff), per vari momenti dell'episodio si sottolinea il fatto che sia piccolo. Quando Gantu parla di lui lo descrive come molto piccolo, quando Lilo lo cattura gli dice "sei piccolo come esperimento", mentre quando Peakley lo vede gli dice "Così sei tu il piccolo combina guai". Ma poi appunto diventa e rimane un gigante. Anzi, nel suo cameo in Leroy e Stitch, vediamo che è il più grande fra tutti gli esperimenti in quanto dimensioni. E il fatto che fosse stato colpito dall'accrescitore di Jumba è stato un colpo di scena per me. Sì, quando vidi l'episodio per la prima volta, era scontato che Stitch sarebbe diventato un gigante, ma che anche Cortocircuito si sarebbe ingigantito è stato un vero colpo di scena (infatti quando sabota l'accrescitore pensavo che semplicemente Stitch sarebbe diventato più grande e Lilo si sarebbe lamentata su come gestire la situazione). Perché di solito nel corso della serie Stitch affrontava i suoi cugini con le loro capacità naturali. E quindi il fatto che Cortocircuito subisse un potenziamento che rendesse irrilevante il fatto che fosse stato creato prima di Stitch è stata una cosa nuova rispetto alla norma della serie. Poi appunto, quando Stitch si fa ingigantire ulteriormente per sconfiggerlo, nel vedere quel combattimento c'è l'ironia del fatto che quel macello non sarebbe mai successo se Peakley non si fosse messo in testa di fare il supplente genio del male. Ed è stato un colpo di scena pure il fatto che Cortocircuito vincesse quella lotta tra giganti, sia perché pensavo che Stitch dovesse vincere sia perché in quanto proporzioni Stitch avrebbe dovuto essere più forte di Cortocircuito, sia per il fatto che Cortocircuito non era stato creato per combattere e questo sarebbe stato uno svantaggio per lui. E soprattutto di solito in questo genere di storie il piano del secondo gigante funziona sempre, e quindi è la prima volta che lo vediamo fallire. Poi c'è appunto l'ironia che Cortocircuito, scappa da Gantu e da Stitch (ingrandito dall'accrescitore) ma poi sarebbe diventato più grande di loro. Ed è stato un colpo di scena anche che Cortocircuito non venisse rimpicciolito alla fine. Perché appunto quando diventa gigante, parlano sul fatto che devono rimpicciolirlo. E di solito in storie come queste si cerca sempre di rimpicciolire chi viene ingrandito. Quindi il fatto che cambino idea e gli trovino qualcosa da fare che comportasse il suo essere un gigante è stato un vero colpo di scena. Perché di solito i cugini di Stitch, quando vengono sistemati, o diventano gli animali domestici di qualcuno, oppure trovano un lavoro che gli permetta di usare i loro poteri in modo costruttivo. Quindi in questo episodio, l'esperimento di turno viene sistemato in modo diverso e originale dal solito. E un'altra ironia dell'episodio, anche se questa viene solo in lingua originale, è il nome inglese di 297, Shortstuff. In inglese shortstuff non significa cortocircuito, significa piccoletto, nanetto, o roba simile. E quindi in lingua originale Lilo gli diede quel nome basandosi sul fatto che fosse piccolo. Ma quando diventa e rimane gigante, quel nome diventa una denominazione impropria. E l'ironia dell'episodio è anche il fatto che per tutto esso Stitch volesse essere più alto ma alla fine è Cortocircuito che ci diventa. Poi è stato un colpo di scena anche il fatto che Jumba fosse contrario all'idea di ingigantire gli esperimenti. Pensavo che sarebbe stato favorevole perché più grandi avrebbero causato più caos. Ma invece non era così. Poi appunto il modo in cui Cortocircuito viene sistemato, visto gli eventi che lo hanno fatto diventare gigante, si può dire che in quell'episodio ci mostrano la classica situazione dove da un errore può uscire qualcosa di buono. Dato che se Stitch avesse ascoltato subito Lilo sul fatto di rimanere se stesso, Cortocircuito non sarebbe mai diventato gigante. E dato che lui era più felice in quel modo, è stato un bene per che fosse successo. Certo, prima di diventare buono, aveva fatto più danni come un gigante, di quanti ne aveva fatti alla sua taglia normale ma, come direbbe l'Alfred de "il cavaliere oscuro" questo è uno di quei casi dove le cose peggiorano sempre prima di migliorare. Quindi in definitiva abbiamo visto un errore che ha complicato una situazione che avrebbe dovuto essere molto semplice, ma da cui hanno tratto qualcosa di utile.

    Oltretutto anche certi dettagli possono influenzare il risultato finale di una storia. Dopotutto, sempre, nell'episodio di Cortocircuito, a Lilo probabilmente ha iniziato a pensare sull'idea di far diventare Cortocircuito una giostra quando quest'ultimo ha preso Stitch e lo ha scaraventato sulle montananas russe. Penso sia così perché non vedo altrimenti come facesse Lilo a sapere che Cortocircuito, tra le sue capacità, poteva roteare il busto all'infinito a più di 360 gradi.

    Poi nel film di Onward, la prima scena della scheggia sembra messa per far ridere, ma poi più avanti si rivela estremamente fondamentale per quando Ian perde il bastone magico e allora se ne fa uno nuovo con un'altra scheggia.

    E nel remake di Aladdin, anche questa scena si rivela fondamentale.
    Perché essa non viene messa semplicemente per far ridere. Ma perché in questo remake Jafar non è così scemo da chiedere in modo diretto di diventare un genio. Lui chiede nel remake di diventare l'essere più potente dell'universo, e si ritrova trasformato in un genio perché il genio (che ha capito il piano di Aladdin) approfitta del fatto che non abbia specificato che tipo di essere diventare per ritorcere il suo desiderio contro di lui (unita al fatto che il genio prima spieghi ad Aladdin di essere l'essere più potente dell'universo, che quindi, mettendo insieme queste scene, serve a sottolineare per bene l'importanza delle parole). Quindi si può dire che una delle differenze tra l'originale e il remake è che nell'originale Jafar non si rende conto di quello che sta chiedendo, mentre nel remake lo sa cosa vuole ma lo chiede nel modo sbagliato.

    Un esempio in cui non si crea un colpo di scena è una scena eliminata del film di Nightmare Before Christmas, dove si era pensato di fare che il Bau Bau in realtà era il Dr. Finklestein travestito. Di certo sarebbe stato inaspettato, ma avrebbe danneggiato il film e anche rovinato il fascino dell'antagonista. E fare che Jack scopriva che Sally lo amava in questo modo sarebbe stato un po' stupido. E per fortuna infatti non l'hanno fatto.

    Edited by Elizabeth Swann - 24/12/2023, 12:56
     
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    Dunque, per quelli che magari hanno bisogno di un modo per trovare delle idee, io ho una possibile soluzione.

    Come saprete ho letto vari libri sulla scrittura. In uno di quelli che ho letto, questo,

    CITAZIONE

    51bjy21VEjL



    E quindi hai deciso di scrivere un libro: Manuale completo di scrittura creativa di Gustavo Di Pietro

    Ciao! E quindi hai deciso di scrivere un libro? È un'idea ME-RA-VI-GLIO-SA, l'inizio di un viaggio emozionante che ti porterà sicuramente enormi soddisfazioni.

    Se non sai da dove iniziare, o se già scrivi ma senti che alle tue pagine "manca qualcosa", questo manuale ti guiderà, in maniera divertente ma approfondita, nel mondo della scrittura creativa. Partendo dalle basi (cos’è una storia, l’importanza dei generi e dell’ambientazione etc.), ci avventureremo nella creazione di personaggi irresistibili, scopriremo i segreti per inventare trame e situazioni avvincenti e sveleremo tutti i trucchi e le accortezze usati dagli scrittori professionisti per vendere milioni di copie.

    Ci soffermeremo anche sulle tecniche per trasformare il tuo cervello in una vera e propria “macchina delle idee” in grado di sfornare a getto continuo trame, personaggi, situazioni incredibili, vedremo le strategie per scrivere in maniera rapida ed efficiente e ti consiglierò tanti strumenti tecnologici che possono aiutarti in questa avventura. Se non hai paura di sporcarti le mani con l’inchiostro, salta su e partiamo: alla fine del nostro viaggio avrai imparato tutto quello di cui hai bisogno per dar vita ai mille mondi che esistono dentro di te!

    E tra le cose che vi ho trovato scritte, c'è questo punto che trovo interessante riguardo a come si possono ottenere delle buone idee. Lo trovate a pagina 225 e 226

    CITAZIONE
    In sintesi, facendo una proporzione, le tue idee valgono il dieci percento e il modo in cui le sviluppi il novanta percento. Crescere come scrittore non significa avere ideee sempre più perfette, ma diventare sempre più bravi a sviluppare una idea qualunque.
    A tal riguardo, voglio scomodare ancora una volta Jim Butcher. Lo ricordi? è lo scrittore che ha scritto la sua saga più famosa, Dresden Files, per sfidare le idee della sua insegante di scrittura creativa. è davvero un personaggio che adoro, soprattutto per la serietà con cui pretende le sfide! Nel 2004 Jim stava discutendo in un forum di aspiranti scrittori su internet sul fatto che un professionista della scrittura deve essere in grado di scrivere di qualunque cosa e che la bravura non risiede nelle idee ma nella loro esecuzione (è quello che abbiamo appena detto anche noi.). Non tutti quelli che partecipavano alla discussione erano d'accordo con lui, ed ecco che è arrivata la sua sfida. «Bene. Vi dimostro che è così. Ditemi le due cose più idiote, strambe, scollegate che vi vengono in mente io ne farò un romanzo». I due concetti venuti fuori sono stati "Pokémon" e "La legione romana scomparsa" (è un episodio storico: durante il secondo secolo dopo Cristo la legione romana "IX Hispana" scomparve durante una campagna di conquista della Scozia e se ne sono perse per sempre le tracce). La risposta di Butcher è stata Codex Alera, una saga fantasy di successo composta da sei libri scritti fra il 2004 e il 2009, che segue le vicende di Tavi, un ragazzo che vive nel reame di Alera (un mondo fantastico che ricorda in tutto e per tutto la Roma antica) in cui tutti gli abitanti, tranne il protagonista, sono in grado di controllare forze elementali chiamate "furie" un po' come i cacciatori di Pokémon sono in grado di catturare e controllare le bestiole.
    Insomma, uno scrittore inesperto sarà in grado di sprecare la più fantastica delle idee non essendo in grado di svilupparla e sfruttarla mentre anche l'idea più piatta, banale e abusata nelle mani di un professionista della scrittura può diventare un romanzo appassionante e originale.

    Questo metodo l'ho soprannominato "metodo Jim Butcher" (è un soprannome che ho inventato io, non è ufficiale). Quindi se magari avete bisogno dell'ispirazione per nuove idee potreste fare così e appunto, anche se non ho letto la saga di Alera, SO che non è una fan fiction dei pokemon che si svolge nell'antica roma. Semplicemente si è ispriato all'antica roma per creare un mondo fantasy nuovo e poi si è ispirato ai pokemon per il sistema magico di quel mondo. Io ci ho provato a fare la stessa cosa. E infatti mi sono venute in mente ben quattro idee per quattro storie. La prima l'ho iniziata ma poi l'ho interrotta per partecipare ai contest di Wattpad per fare pratica con i racconti brevi, ma potrei riprenderla in futuro, visto che so già cosa voglio far accadere (e infatti ci ho anche fatto lo schema con le carte fabula). Se volete vi dico cosa mi hanno detto e che idee mi sono venute in mente.
     
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    Concordo, la morte di Ned Stark è fatta bene anche perché coinvolge il fatal flaw del personaggio. Inoltre è credibile perché sappiamo che il personaggio è mentalmente e fisicamente spezzato, quindi è molto credibile che compia un bias cognitivo, proiettando la sua visione del mondo effettivo.

    Sui colpi di scena, devono non solo esserci degli indizi, ma, secondo me, anche portare a qualcosa di interessante e portare a conseguenze.
    Un esempio famoso è Piton che, nel primo libro, si rivela non essere in combutta con Tu Sai Chi. E se avete visto la serie della Justice League, beh... anche lì c'è un episodio con un plot twist scioccante.

    Ho però visto altri casi di colpi di scena negativi: in un cartone che ho visto da bambino veniva fuori che il criminale non era il sospettato, ma un tizio che era comparso in una solo scena, senza linee di dialogo. Sì, è un colpo di scena, ma è fine a sé stesso.

    Altro esempio di colpi di scena brutti sono le parentele che vengono fuori nella seconda stagione di Hokuto no Ken: un personaggio, Hyo, è il fratello naturale del protagonista, ma non instaurano nessun rapporto e questo serve solo per scioccare o dire "sono forti uguali" (che poi non è vero).


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    "metodo Jim Butcher"

    Molto interessante!
     
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    CITAZIONE (fanwriter91 @ 20/11/2023, 15:22) 
    Concordo, la morte di Ned Stark è fatta bene anche perché coinvolge il fatal flaw del personaggio. Inoltre è credibile perché sappiamo che il personaggio è mentalmente e fisicamente spezzato, quindi è molto credibile che compia un bias cognitivo, proiettando la sua visione del mondo effettivo.

    Sui colpi di scena, devono non solo esserci degli indizi, ma, secondo me, anche portare a qualcosa di interessante e portare a conseguenze.
    Un esempio famoso è Piton che, nel primo libro, si rivela non essere in combutta con Tu Sai Chi. E se avete visto la serie della Justice League, beh... anche lì c'è un episodio con un plot twist scioccante.

    Ho però visto altri casi di colpi di scena negativi: in un cartone che ho visto da bambino veniva fuori che il criminale non era il sospettato, ma un tizio che era comparso in una solo scena, senza linee di dialogo. Sì, è un colpo di scena, ma è fine a sé stesso.

    Altro esempio di colpi di scena brutti sono le parentele che vengono fuori nella seconda stagione di Hokuto no Ken: un personaggio, Hyo, è il fratello naturale del protagonista, ma non instaurano nessun rapporto e questo serve solo per scioccare o dire "sono forti uguali" (che poi non è vero).


    CITAZIONE
    "metodo Jim Butcher"

    Molto interessante!

    Esatto. I colpi di scena devono avere un senso e una logica. Non possono accadere semplicemente "Perché sì.". Per quanto riguarda che il cattivo era un personaggio secondario che compare una volta sola immagino che quella sia semplicemente la pistola di cechov che serve per dirci che quel tipo non era semplicemente messo così a caso. Come per esempio nel primo film di Saw l'enigmista, il fatto che l'enigmista sia John Kramer e non Lawrence Gordon è un colpo di scena che sorprende perché appunto anche nel primo film è un personaggio accennato una sola volta, ma appunto poi quell'accenno si rivela fondamentale per la soluzione finale.
     
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    Beh, diciamo che più che la pistola di cechov, direi la fionda. Perché proprio aveva fatto un cameo e basta, durante una breve carrellata. Oppure, chissà, magari c'era qualche indizio che non avevo notato.
    In pratica il ladro era un membro di un circo, tutti gli indizi puntavano a un personaggio (non mi ricordo quale) e di colpo veniva fuori che era il "mago del mistero". Certo, ci sta che a compiere il furto sia un mago/illusionista (non veri poteri, ma esperto di trucchi).
     
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    CITAZIONE (fanwriter91 @ 20/11/2023, 15:43) 
    Beh, diciamo che più che la pistola di cechov, direi la fionda. Perché proprio aveva fatto un cameo e basta, durante una breve carrellata. Oppure, chissà, magari c'era qualche indizio che non avevo notato.
    In pratica il ladro era un membro di un circo, tutti gli indizi puntavano a un personaggio (non mi ricordo quale) e di colpo veniva fuori che era il "mago del mistero". Certo, ci sta che a compiere il furto sia un mago/illusionista (non veri poteri, ma esperto di trucchi).

    Già. Magari c'è qualche indizio impercettibile che non vediamo ma che poi, una volta accaduto l'evento, tornando indietro capiamo cosa avrebbe potuto farcelo capire,
     
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    Ecco, colgo l'occasione per esporre un dubbio: voi che ne pensate dell'uso dei paragoni?

    Se avete letto il trono di spade, sapete che Martin ne usa in abbondanza. Tipo quando paragona i rami degli alberi alle dita scheletriche. Per me è un esempio di show, perché ci fa vedere e immaginare attraverso l'associazione di idee.
    Ammetto che io ADORO usarli, ma ci sono lettori che li odiano.
     
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    CITAZIONE (fanwriter91 @ 20/11/2023, 15:48) 
    Ecco, colgo l'occasione per esporre un dubbio: voi che ne pensate dell'uso dei paragoni?

    Se avete letto il trono di spade, sapete che Martin ne usa in abbondanza. Tipo quando paragona i rami degli alberi alle dita scheletriche. Per me è un esempio di show, perché ci fa vedere e immaginare attraverso l'associazione di idee.
    Ammetto che io ADORO usarli, ma ci sono lettori che li odiano.

    Per me non è un problema usarli.
     
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    fanwriter91 a me non disturbano, forse uso di più le metafore quando scrivo però, anche se la differenza è minima, non lo so non ci ho mai riflettuto! Invece Martin ho provato a leggerlo tre volte e tre volte l'ho abbandonato :(
     
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    fanwriter91 Io sono solita usare i paragoni! Il mio stile di scrittura è molto barocco 🤣.
    Sicuramente le similitudini e le metafore possono aiutare a mostrare, ma bisogna stare attenti a non usarne troppi o rischia di appesantire la lettura e di affaticare la lettura ai dislessici.

    Io ho letto, e non finito, La Canzone di Achille e alcune scene erano un po' troppo metaforiche e, essendo dislessica, ho fatto fatica a capire cosa stesse succedendo! Di solito è bene usare le metafore/similitudine per esprimere gli stati d'animo, qualcosina per le descrizioni di ambienti e fisiche.
    Credo che la maggior parte dei lettori li odi perché magari se ne abusa.
    Es. Io in un mio romanzo ne ho abusato parecchio senza nemmeno accorgermene, quando l'ho riletto a distanza di mesi mi sono resa conto che appesantiva la lettura e diventava insopportabile.
    È bene usare questo tipo di scrittura per parti che si vogliono enfatizzare e caricare di significato, quindi se si usa troppo si rischia di far perdere il senso speciale che si voleva dare con la metafora.

    Lo show, don't tell serve principalmente per alleggerire la scrittura e lettura, anche se un suo eccesso rischia di avere un effetto troppo controproducente, unirlo con i paragoni potrebbe aggravare la cosa, quindi il tutto sta nel trovare un equilibrio nell'uso delle tecniche.

    Non a caso le poesie barocche sono parecchio pesanti, specie quelle con solo paragoni! Anche gli antichi avevano constato di usare con parsimonia questa tecnica.
     
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    Ho ricevuto i risultati del contest per il quale ho scritto La foresta Ed anche se non sono il vincitore assoluto, sono comunque il vincitore di una categoria. Come avevo detto, pensavo di ritornare a dedicarmi a "Riscoprendo se stessi" una volta visto i risultati del contest, se fossero stati soddisfacenti. E lo sono stati. Quindi intendo farlo. Ora ho solo un dilemma morale.

    Come sapete ho comprato i dadi Rory's Story cube. E provandoli mi è venuta un'idea con questa combinazione.

    52f68f90-9229-4725-8b6c-110e40e1d173

    Oltretutto devo ancora leggere i fumetti che ho comprato per ispirarmi (che leggerò dopo aver finito di leggere i libri che ho accumulato). Quindi mi chiedo se nel mentre dovrei farla la storia con i dadi, sia perché ormai l'idea mi è venuta sia perché devo dimostrare ai miei genitori che non ho sprecato i soldi che ho speso per comprarli.

    Oltretutto devo anche aspettare che -Laura- finisca di leggerla in modo da confrontare le mie idee con lei.
     
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    Complimenti per la vittoria!

    Hm, guardando le facce dei primi 4 dadi ho pensato a "mamma ho perso l'aereo".
     
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26 replies since 23/4/2023, 13:47   348 views
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