Esiste un libro (o più di uno) che vi ha cambiato la vita?

(Se ritenete possibile che ciò accada...)

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    Direi che titolo e sottotitolo della discussione sono piuttosto chiari ;)
    Credete che esistano libri che cambiano la vita e ne avete trovato almeno uno (o più di uno) durante il vostro cammino di lettori?
     
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    Beh... a questa devo rispondere.

    Ci sono stati due libri:
    1) Eragon: letto alle medie, è stata la mia vera introduzione alla lettura fantasy. Il libro era anche uno dei "simboli" del mio gruppo di amici (falsi, purtroppo)
    2) Il trono di spade, volume 1: è stata la mia introduzione al mondo dei lettori forti. Mi ha aiutato dal punto di vista riabilitativo a riattivare la mente in un periodo in cui era caduta a pezzi. E mi ha influenzato tantissimo come scrittore.
     
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    Beh, per me è una cosa molto possibile! Dopotutto leggere è come studiare: il nostro cervello recepisce le parti che più gli attirano in quel momento e le imprime nella memoria! A me personalmente è capitato:

    Lo Hobbit: non può non esserci il Prof! è stato il primo libro che ho letto di Tolkien (Il Signore degli Anelli avevo provato a leggerlo da piccola, ma avevo mollato ancor prima che Bilbo facesse il suo discorso!) e sembra quasi che sia venuto da me proprio nel momento del bisogno. Ero appena uscita dalla varicella ed ero depressa perché avevo passato il mese di Dicembre a casa da scuola, avevo anche l'ansia per la maturità, e il fatto di non aver visto le mie amiche per parecchio tempo mi aveva demoralizzato... poi era rivenuto a galla il lutto di qualche anno addietro e... boom! Allora ero andata alla Feltrinelli e vedo la bellissima edizione de Lo hobbit:


    La copertina mi aveva attirato subito, poi le pagine con gli angoli arrotondati e belle spesse... e i disegni :wub: Lo compro e scopro che addirittura era in sconto! Quindi ho pensato che fosse proprio un segno...

    Ho un profondo affetto per il libro de Lo Hobbit perché è stato con me nei miei momenti più difficili e quindi posso dire che mi ha cambiato la vita perché mi ha aiutato a uscire dalla depressione <3

    Guida Moderna alle Arti Magiche: questo libro mi ha cambiato tantissimo! è un'introduzione all'esoterismo\paganesimo e mi ha completamente cambiato e reso quella che sono oggi in ambito spirituale.

    The Secret: questo libro... potrei dire che mi ha cambiato la vita perché mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto vedere quanto i nostri pensieri ci influenzano e quanto impatto hanno nel farci creare la nostra vita. Però si potrebbe dire che abbia avuto anche un impatto un po' negativo, almeno alla lunga, perché... beh... avevo capito male le sue parole (anche perché ero circondata da persone non troppo piacevoli) quindi mi sforzavo di vedere sempre il positivo reprimendo ciò che sentivo davvero... l'esito è stato: ansia assurda, con attacchi di panico... stavo quasi peggio di prima :XD: Però se la si prende con la giusta ottica, è un ottimo libro e può cambiare la vita.
     
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    Credo fermamente che esistano libri capaci di cambiarci nel profondo, che ci fanno scoprire alcuni lati di noi stessi dapprima nascosti o addirittura ci aiutano ad affrontare la vita. Ad esempio, sono convinta che non sarei esattamente la persona che sono oggi se non avessi letto la saga di "Harry Potter" nel periodo in cui l'ho letta... perché c'è anche questo da considerare: a volte - che sia una coincidenza, un caso o una sorta di destino - leggiamo un determinato libro proprio nel momento in cui abbiamo bisogno di quel libro in particolare (com'è accaduto a Rue Ryuzaki con "Lo Hobbit" :) ).

    Io con "Harry Potter" ci sono cresciuta: il protagonista è stato l'eroe dei miei giochi da bambina, ho scoperto l'amore per il fantasy e per la scrittura (avevo nove anni quando ho letto il primo volume e praticamente già l'anno dopo sognavo un futuro da scrittrice! blush-anim-cl ). Insomma, è stato per me un vero punto di svolta!

    In adolescenza, invece, mi sono innamorata di "Veleno d'inchiostro", il secondo volume della trilogia della scrittrice Cornelia Funke. Ero incuriosita da tempo da questi libri, ma al momento di comprarli non ho trovato il primo, così ho deciso di acquistare il secondo e vedere cosa riuscivo a capire della trama. Che dire... è stato amore! cupidarrow Una storia assolutamente perfetta per un'amante della lettura come me!
    Ho anche imparato qualcosa sulla scrittura: come gestire i punti di vista di personaggi diversi, cambiando il focus da un capitolo all'altro ^_^ E, come se non bastasse, la successiva lettura del terzo volume della saga mi ha insegnato a fare i conti con le delusioni "letterarie"; prima d'allora, infatti, non mi era mai successo di restare delusa da un libro, men che meno dal finale di una saga! L'elaborazione è stata difficile, ma credo abbia contribuito a temprarmi un po' come lettrice :lol:

    Col senno di poi mi sono anche resa conto che non sempre un autore è in grado di gestire la complessità dei suoi mondi immaginari e delle situazioni in cui catapulta i suoi personaggi... Così temo che sia successo a Cornelia Funke (che rimane comunque un'autrice meravigliosa) nella conclusione della sua trilogia e mi auguro che l'esperienza mi serva da monito (se mai riuscirò a diventare scrittrice, è chiaro!).

    L'ultima - ma non meno importante - menzione va al capolavoro di Tolkien, "Il Signore degli Anelli". Leggere questo libro è stata un'emozione incredibile, una scoperta continua. Come guardare fuori dalla finestra dopo aver pulito un vetro appannato e rendersi conto che fuori ci sono molte più meraviglie di quel che si pensava. Come trovare un filo e vederlo trasformarsi lentamente in un intreccio colorato. Un filo che mi ha portata a tessere nuovi legami con persone fantastiche (la mia cara Rue ne sa qualcosa hug ) e mi ha aiutata a riallacciarne di vecchi.

    Se da una parte rimpiangerò sempre di non aver letto questo libro tanti anni fa (possibilmente prima di vedere gli adattamenti cinematografici), dall'altra penso che l'età adulta mi abbia permesso di comprenderlo molto più a fondo di quanto mi sarebbe stato possibile da bambina. Quindi, insomma, non mi è andata così male in fin dei conti! ;)


    CITAZIONE (fanwriter91 @ 24/1/2024, 14:38) 
    Il trono di spade, volume 1: è stata la mia introduzione al mondo dei lettori forti. Mi ha aiutato dal punto di vista riabilitativo a riattivare la mente in un periodo in cui era caduta a pezzi. E mi ha influenzato tantissimo come scrittore.

    fanwriter91 è sempre bellissimo quando un libro ci aiuta nella scrittura e contemporaneamente ci consola o ci fortifica <3
    Detto questo, devo confessare che non sono mai stata attratta dai libri di Martin, nonostante mi siano stati consigliati più e più volte... Ho come la sensazione che non facciano per me, non so se mi spiego :=/: (ho accennato alla cosa in un'altra discussione, se ti può interessare).
     
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    Un filo che mi ha portata a tessere nuovi legami con persone fantastiche (la mia cara Rue ne sa qualcosa hug ) e mi ha aiutata a riallacciarne di vecchi.

    Oh, sì! Il Prof è riuscito a farmi conoscere diverse persone, alcune (il 99%) erano persone meh... l'1% è decisamente meglio!
    La cosa che ho constatato dei due libri principali di Tolkien è che ogni volta che li si legge ti lasciano qualcosa di nuovo, quindi ogni volta che li si legge è come se fosse la prima!
    Il mio primo approccio al Signore degli Anelli (a un'età decente per leggerlo) ho avuto il piacere di immergermi in un contesto medievale favoloso!
    La seconda volta ho amato il personaggio di Aragorn, un vero Re dal cuore sincero e cavalleresco; mi sono innamorata di Faramir :wub: e della storia d'amore con Eowyn.
    La terza volta ho apprezzato la semplicità dei minuscoli momenti di serenità che hanno passato i personaggi durante la disavventura: il bagno caldo nella nuova casa di Frodo; la sospensione tra le mura di Tom Bombadil; i momenti tranquilli e magici con gli elfi nei loro reami (la scena del salone del fuoco da Elrond me la figuro sempre in testa ed è bellissima!); da Fangorn e da Faramir; Pipino a Gondor; Le case di guarigione... :]

    Per quanto riguarda l'avermi aiutato con la scrittura, beh... la saga di Harry Potter mi ha formato parecchio! Non penso di aver assorbito qualcosa dall'autrice, però è stata una vera maestra nel mostrarmi lo "show, don't tell".

    Ma anche Il Viaggio dell'Eroe mi ha aiutato nella scrittura, ma anche a capirmi meglio!
     
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    Credo ce ne sia più di uno, ne cito due: I terrestri di Sayaka Murata e Lo squalificato di Osamu Dazai.
    Sono libri molto duri e che criticano aspramente una società molto innaturale, che costringe a scelte innaturali e dolorose.
     
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    Io lo dirò sempre...
    La saga letteraria che mi ha colpito e in parte cambiato la vita è quella di "Fallen" di Lauren Kate.
    I personaggi mi hanno regalato tante emozioni, insegnamenti.
    Sono libri che rimaranno per sempre nel mio cuore. <3
     
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    AlonelnTheDark non conosco i libri che hai menzionato. Puoi spiegarmi un po' meglio di cosa parlano? :)

    -Laura- ricordo bene il tuo legame con la saga di "Fallen" ^_^ Io non ho mai acquistato questi libri, ma ricordo di averli sfogliati a lungo in libreria, diversi anni fa.
     
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    CITAZIONE (Elizabeth Swann @ 30/1/2024, 21:56) 
    AlonelnTheDark non conosco i libri che hai menzionato. Puoi spiegarmi un po' meglio di cosa parlano? :)

    -Laura- ricordo bene il tuo legame con la saga di "Fallen" ^_^ Io non ho mai acquistato questi libri, ma ricordo di averli sfogliati a lungo in libreria, diversi anni fa.

    I terrestri è un piccolo libro con una piccola storia, anche la protagonista non riesce a crescere, bloccata dai soprusi e dalle violenze di una famiglia e di una società che non capisce e da cui cerca di fuggire.
    Comprende presto che i terrestri le sono ostili e l'unico modo per sfuggire alla loro distopica società è rifugiarsi nella fantasia.
    Attende una navicella che la porti via, in un mondo lontano, dove i terrestri saranno solo un lontanissimo ricordo.
    Uno dei libri migliori che io abbia mai letto in assoluto, la descrizione della società è molto accurata, solo chi si integra alla perfezione nella fabbrica potrà rispettare tutte le tappe imposte, ma chi non ci riuscirà sarà punito severamente e gli sarà impossibile vivere nel mondo reale.
    Un romanzo di formazione molto duro, dove non esiste il politicamente corretto, chi lo leggerà quantomeno si sentirà un po' meno "terrestre".

    "Lo squalificato" è per tematica simile ai terrestri, il protagonista non riesce ad adattarsi alla società e quando cerca di forzare la propria natura i risultati sono disastrosi.
    Osamu Dazai ha uno stile di scrittura ipnotico, non a caso è uno degli scrittori giapponesi più letti.
    Questo libro è semi-autobiografico ed è di una tragicità unica, rende a pieno il malessere di vivere in una società che impone un ruolo innaturale all'essere umano, dove non è affatto libero come crede, ma è solo un animale nato in cattività e che non conosce la natura e la libertà.
     
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    Credo che i libri che mi hanno più influenzato e, non esagero, plasmato la persona che sono oggi siano:

    - Harry Potter
    - Pippi Calzelunghe
    - Piccole donne
    - Ascolta il mio cuore
    - Matilde


    Ho fatto caso che sono perlopiù autrici (in ordine. J.K. Rowling, Astrid Lindgren, Louisa May Alcott, Bianca Pitzorno) e solo un uomo (Roald Dahl), lo trovo curioso. :)

    Un libro che ho letto non durante l'infanzia/prima adolescenza che mi ha particolarmente colpito è L'eleganza del riccio di Muriel Barbery.
     
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    "L'eleganza del riccio" è un libro davvero particolare! Rimane molto impresso. :) E "Piccole donne" è sicuramente un grande classico, da leggere e rileggere man mano che si cresce <3
    Ah, felice della menzione a Bianca Pitzorno: pensavo di essere l'unica a leggerla fra gli utenti attivi su questo forum! =)
     
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    L'eleganza del riccio è bellissimo.
    Pippi calze lunghe non l'ho letto ma ho visto la serie animata e le sue avventure mi colpirono molto, anche il personaggio era caratterizzato bene, mi ci ero affezionato.
     
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