ESTEL ~ Evviva Scrivere Trame E Leggere!

Posts written by Tyrus

  1. .
    CITAZIONE (~Sweet Dreamer~ @ 25/4/2024, 14:05) 
    Ciao, io sono qui da poco e purtroppo non ho avuto l'occasione di conoscerti,ma spero con tutto il mio cuore che la situazione si risolva. A me capita spesso di pensare che non riuscirò ad affrontare i miei problemi,ma poi mi rendo conto che è solo una fase passeggera e che le cose belle arrivano sempre quando non ce lo aspettiamo. Abbi fiducia e sappi che noi siamo sempre qui ad aspettarti(così ho la possibilità di conoscerti😄❤). Ti auguro di riuscire sempre a trovare la forza❤ un abbraccio

    Grazie davvero di cuore,ti auguro il meglio❤️

    CITAZIONE (Magic_Charly @ 25/4/2024, 15:33) 
    Caro Tyrus, leggo solo ora. Mi spiace infinitamente per quello che stai passando, so cosa vuole dire e immagino che il tuo viaggio ora ti apparirà impervio e pieno di ostacoli. Ma non abbandonare la speranza, mai, anche quando ogni altra luce sembra spegnersi definitivamente. Metti al centro te stesso, sii comprensivo e indulgente nei tuoi riguardi, perché la tua anima ora necessita di tempo e cure. Se mai volessi anche solo parlare, sai di trovarci qui. Ti abbraccio e ti auguro il meglio per ogni cosa. <3

    Ti ringrazio per queste tue preziosissime parole❤️
  2. .
    Grazie davvero❤️
  3. .
    Grazie di cuore,sei sempre stata la luce del Forum. Spero che un giorno potremmo scherzare sopra questo momento. Ti auguro il meglio,lilly❤️
  4. .
    Ciao Carissimi,scusate la lunga assenza ma ho sentito la necessità di prendermi molto tempo per questa decisione. Sono stato poco partecipe in questi mesi,me ne rendo conto, mi dispiace. La mole di problemi e la mia depressione mi hanno sviato sempre di piú dalla "retta via" e attualmente non so neanche dirvi come sto. Neanche dove sto. Non riesco a trovare il mio posto nel mondo, l'università fa pressione, a casa litigo molto spesso con i miei,e non credo di avere più figure di riferimento. Comunque,non mi è mai piaciuto lamentarmi né espormi troppo, ma era necessario fare questo preambolo per comunicarvi queste brevi parole: ho deciso di lasciare il forum di Estel. Specifico che non è stata assolutamente una scelta semplice,ed aver trovato una community unita e sincera come questa, l'ha certamente resa più pesante. Non so dirvi se non tornerò più, né quando, ma non trovo corretto assentarmi e ricomparire così raramente per fare due saluti ed essere considerato attivo. Dunque credo che sia la decisione corretta. Non ho mai detto Addio a nessuno, non lo dirò neanche stavolta. Spero che un arrivederci vi basti. Ringrazio tutti voi per essere sempre stati carini e sinceri nel commentare la mia penna, crescere con voi, seppur per un breve tratto, mi ha aiutato molto. Adesso peró scendo in una stazione,per provare a ritrovarmi. Magari ci rivedremo sullo stesso treno per riprendere questo viaggio insieme. Un ringraziamento speciale lo devo a Elizabeth Swann ,che mi é sempre stata vicina,ed ha svolto un egregio lavoro nel gestire questo forum, creando un salottino accogliente e maturo,che difficilmente si vede ai giorni nostri.

    Spero non mi giudicherete troppo,ma qualora lo faceste, non vi biasimerei.

    Saluti, vi voglio bene.
  5. .
    "Amico è chi ripara la tua nave di gioia dopo una naufragio nella depressione "
  6. .
    Bell'idea! Penso di essere idoneo per tornare a far parte degli amici degli elfi!
  7. .
    Complimenti! ❤️❤️
  8. .

    La Lunga Notte di Prinder Lock



    “Benvenuti all’ Hollow Park! Quanti biglietti vi servono?” esordì il botteghino con voce parecchio rauca, probabilmente dovuta al troppo tabacco.
    “Siamo solo in due, quindi direi una quarantina ad occhio, tu che dici Claire?”
    “Oh Oh, siamo di buon umore oggi, piccolo vampirello?”, quindi mi porse due biglietti.
    “Non sai quanto, bhe.. almeno oggi mi godrò questa signorina..” dissi mentre stringevo al petto la mia amata Claire, che ricambiò le mie effusioni con un dolce bacio.
    “Non sai come ti invidio.. io qui a stampare pezzi di carta, mentre bellissime vampire, streghette sexy e mummie succinte se la spassano tra le giostre..”
    “Mi dispiace bello, grazie, ecco i soldi”
    “Vi ringrazio ragazzi, buon divertimento!”

    Ricambiammo i saluti e ci addentrammo nel luna park. La confusione è pazzesca. La musica assordante, l’odore di popcorn , di schifezze fritte, unte e grasse, i bambini che urlano e corrono per tutta la zona. Travestimenti di ogni tipologia. Maschere del diavolo, le classiche corna nere, vampiri, un gruppo di una ventina di zombie che si diverte a farsi scattare foto dai più piccoli. Non sono un amante di queste cose. Non mi piace Halloween. Anzi, in generale, non mi piace proprio niente. Il mio essere piatto, vuoto, mi ha sempre contraddistinto da tutti. Sono sempre stato freddo. Forse genetica, forse delusioni, forse un mix. La mia vita è sempre stata molto difficile, travagliata. Ho sempre avuto l’impressione che qualcosa di invisibile, mi prendesse sempre a calci, specialmente nei momenti più tranquilli. Problemi a casa, a scuola, con gli amici, tradimenti, qualche cazzata fatta con la droga, un botto di pillole per l’ansia. Psicofarmaci, amari, talmente brutti che se mi concentro riesco ancora a sentirne il gusto. Le risse per strada, il divorzio dei miei. Tutto una vera merda.
    Solo Claire aveva qualcosa di diverso da tutto. Lei ha cambiato il mio modo di vedere le cose. I suoi occhioni azzurro ghiaccio, mi hanno permesso di scoprire cosa sia effettivamente il mondo. Da quella volta in poi ho davvero scoperto di avere un cuore. Ci siamo messi insieme due anni fa circa e tra di noi le cose vanno alla grande. Attualmente è il motivo che mi spinge ad alzarmi dal letto la mattina perché per il resto, potrei anche smettere di guardarmi allo specchio e cercare le risposte alle inutili domande che mi pongo continuamente. Il balletto della mia vampirella mi allontana dal mio mesto soliloquio. Io sto al gioco e le faccio fare qualche piroetta. Qualche altro bacino e poi cominciamo a decidere in quale giostra andare. Sono sempre le solite, cambia solo il nome. Ma si, una volta che ho pagato, direi che posso anche smettere di farmi troppi pensieri. Il posto è affollatissimo. Sono state registrate presenze record, mai viste cosi tante persone nella remota località di Prinder Lock. Un posto sperduto lontano da tutto e tutti, immerso in un bosco in cui il rosso e il giallo fanno da padroni. Degno di un best seller fantasy, magari di Tolkien.
    “Che ne dici di andare sul Raptor?”
    “Ehm..quale sarebbe?”
    “Ma sei serio? Guarda che non è facile non vederlo” disse Claire sbigottita, col tono tipico di chi vuole farti notare quanto tu ti sia isolato dalla realtà per troppo tempo. Muovo gli occhi al cielo ed effettivamente ha tutte le ragioni del mondo a rimproverarmi. Una struttura altissima, 60 metri circa, decisamente non adatta ai deboli di stomaco.
    “Come funzionerebbe?”
    “Dai, è abbastanza intuitivo”
    “Scusi professoressa, non ho fatto i compiti per casa ieri.. sa mia nonna.. oh la mia amata nonnina..”
    “Smettila di dire sempre stupidaggini!”
    Ridiamo insieme di gusto. Quanto mi piace ridere con lei.
    “Vabbè, allora come funziona?” riprendo con tono deciso.
    “Dobbiamo sederci su quei sedili. Quando inizia il gioco saliremo in alto, altissimo. Poi arrivati in cima cominceremo a girare velocissimi per poi riscendere.. e poi..”
    “Risalire?”
    “Oh, ma come hai fatto a indovinare?”
    “Sesto senso. No, davvero un bel gioco, dove la forza di gravità e quella centrifuga fanno a gara su chi debba avere la meglio nel farti vomitare. Wow , non vedo l’ora”, dissi col mio solito tono piatto.
    “Uff, ma io voglio andarci” rispose piagnucolante.
    “Si, penso di averlo intuito. E io che ci guadagnerei?”.
    “Mhh..non so”.
    Iniziò quindi a fissarmi con lo sguardo e avvicinarsi al mio viso per poi fermarsi. Adagiò poi le sue labbra sulle mie e con la mano mi carezzerò molto delicatamente il petto. Poi i suoi baci scesero sul mio collo. Sa che mi fa impazzire e giustamente se ne approfitta per cambiare le carte in tavola. Quindi scende con le mani fino al mio ombelico. Un brivido mi attraversa tutto il corpo. Poi si avvicina alla cintura dei miei pantaloni e si ferma improvvisamente.
    “E magari dopo..tornando a casa..chissà..” mi sussurrò all’orecchio con tono da provocatrice.
    “Eh va bene, ho capito..saliamo..” dissi con tono da sconfitto. I miei freni inibitori fortunatamente ancora funzionano bene.
    “Uh ma che bravo il mio fidanzatino che mi accontenta” disse appoggiando la sua testa sulle mie spalle. Ultimo bacino in fronte, e ci mettiamo in fila. Devo dire che è abbastanza scorrevole e fortunatamente anche le persone che ci sono in fila sono simpatiche.Scambiamo qualche chiacchiera con uno scheletro e una “bambola assassina”, anche se decisamente low budget. Dietro di noi un Tuthankamon si lamenta per l’attesa. Il suo accento mi dà sui nervi. Prima di quanto pensassimo, tocca a noi. Il biglietto che abbiamo preso, assicura un giro su dieci giostre. Il Frankenstein-botteghino provvede a strappare un angolo dei nostri biglietti e ci dice quindi di salire. Prendo le mani di Claire e la faccio accomodare in carrozza. Le alzo il vestito lungo che indossa per evitare che si incastri sullo scalino della struttura. Sono molto premuroso con lei ed è una delle cose che apprezza di più in me. Saliti a bordo adagiamo la sbarra di sicurezza e chiudiamo il portello. Ci sediamo e aspettiamo che salgano gli altri a bordo. Quando finalmente ci siamo tutti inizia il gioco.
    “Treee , dueeee, unoooo si parteeeee signori e signore si parteeee” urla il Frankenstein dall’altoparlante, mentre una musica house comincia a partire sparata a palla. L’ascesa è rapidissima e Claire appoggia subito la sua mano sulla mia. La stringo forte. Il vento soffia forte su di noi, torturando il cappuccio della mia felpa. I boccoli biondi della mia amata cominciano ad agitarsi, come impazziti,come se avessero vita propria. Si muovono in ogni direzione, andandomi in bocca, negli occhi. Rido, perchè sono felice, rido per lei.
    Il gioco continua un bel paio di volte, la dinamica è sempre la stessa. Il mio stomaco resiste, spero che non decida di abbandonarmi proprio ora., non sarebbe carino vomitare da una cinquantina di metri, a occhio e croce.
    “Ultimo girooooo signori e signorineee su le maniiii” strillò allegramente il “Frank” dall’altoparlante. Finalmente siamo arrivati in cima. Si ricomincia a girare.
    Poi il vuoto. Un colpo di sirena comincia a squillare molto intensamente. Dall’alto vediamo persone correre, urlare, inciampare, venire calpestate. Non capiamo cosa stia succedendo. Poi qualcuno dall’altoparlante urla: “EMERGENZA EMERGENZA”. Siamo ancora più confusi. Claire trema come una foglia. La nostra giostra si ferma, a mezza altezza. Provo a restare lucido, ma per la prima volta non ci riesco. Poi finalmente capiamo. Spari in sottofondo, spezzano ogni nostro minimo dubbio. C’è una sparatoria in corso, o qualcosa del genere. Il Chaos ora fa da padrone. I bambini iniziano a strillare, le persone sulla giostra accanto a noi iniziano a delirare, impazzire. Neanche il tempo di pensare questo che cominciamo a sentire cedere la giostra. Lo scricchiolio, stridulo, dei bulloni, del ferro, o di qualsiasi cosa sia, mette a dura prova la nostra calma.
    “FERMI TUTTI NON AGITATEVI O SARA’ PEGGIO” grido a squarciagola sperando che gli altri mi sentano.
    Ma nessuno mi sente, neanche Claire. E’ come pregare in mezzo ad una tempesta per placare le onde.
    E la tempesta deve ancora arrivare. Mi giro verso lei. Ha già capito tutto, piange. Il suo trucco è colato, sta male, ma è ancora bellissima. La bacio.
    “Ehi, ti amo. Hai capito che ti amo?” dico con voce tremante. Piango anche io, sento di essere già morto.Lei annuisce e bisbiglia qualcosa di incomprensibile. Credo che mi abbia in qualche modo ricambiato. Passati questi istanti, la giostra cede. Stiamo precipitando. Il vuoto intorno a noi.


    Riapro gli occhi.. è dura..ma Claire..dove è Claire..
    Sanguino, so di star perdendo molto sangue. Getto subito un’occhiata rapida alle mie gambe. La destra è completamente andata. Qualche piccolo, lembo di pelle, la tiene ancora attaccata al mio ginocchio, ma so che sta per cedere. Mi fischiano fortissimo le orecchie, mi gira la testa. Il cuore mi sta abbandonando. Respiro a fatica, e quando riesco a respirare, avverto un dolore lancinante alle coste. Sto morendo. Ma non voglio morire solo. Mi trascino sull’asfalto facendomi spazio tra i cadaveri. Non avevo neanche notato che la mia mano sinistra è spappolata, non posso usarla. Dovrebbe far male. Infatti fa malissimo, ma non può finire qui. Non cosi.
    “M..i..k…Mi..ke”
    Il mio cuore gela.
    E’ lei, sono sicuro.
    “a..mo..amore mi..o” riesco solo a rispondere. La mia voce è troppo flebile nello scompiglio generale. Non mi avrà sentito. Poi qualcosa mi sfiora il braccio. Claire è sotto di me, la vedo. Non l’avevo riconosciuta. Non ha più niente che mi ricordi di lei. Il suo volto non è che un ammasso di carne, ancora calda e rossa. Ma un suo occhio è rimasto.. come integro. Quegli occhi, che tanto ho amato mi stanno rivolgendo un ultimo saluto.
    Mi sdraio su di lei, moribondo. Provo a darle un ultimo bacio, ci riesco. Le prendo la mano e muoriamo insieme. Il mio cuore batte sempre più piano, chiudo gli occhi,.
    Sono stanco.

    Poi un tonfo nel mio petto. Il ronzio nelle mie orecchie non sembra essersi affievolito. Ma piano piano inizio a respirare di nuovo. Sono vivo. I miei dolori sono passati del tutto.
    Ho sognato? No, non era un sogno.
    “Ben detto, non era un sogno” sento sussurrarmi. I miei occhi sono ancora chiusi, non ho il coraggio di aprirli.
    “Potrai anche farlo, ma non credo ti convenga” mi sento rispondere.
    Chi sei tu, anzi, cosa sei tu.
    “Chi può dirlo, forse sono solo un tuo delirio mentale, forse sono la Morte, forse sono Dio.”
    Sono cosi confuso. Sento il sangue pulsare nella mia mente. Chi sta comunicando con me..
    “Io Sono un Coraggioso Codardo, sono una Reale Finzione. Un Sano Pazzo, un viandante nel buio.. Sono libertà e schiavitù, sono fuoco e acqua, sono genio e follia. Io Sono.
    Cosa vuoi da me.. ho capito che non saprò mai chi sarai, almeno dimmi cosa vuoi, e perché sono ancora vivo.
    “Quello che è successo lo verrai a sapere a tempo debito. Conta più quello che ti è successo. Sei stato avvolto da una follia, che nessun umano aveva mai provato prima..tu..che eri sempre cosi calmo..”
    Ci credo, stavo per morire. Ho sofferto..e poi Claire..
    “Ascoltami bene, Mike, ascoltami e basta. Sei riuscito a trascinarti sull’asfalto, senza neanche più sangue in corpo. La tua gamba destra era completamente fratturata. Il tuo cervello, in quegli istanti, era biologicamente morto. Ogni tua funzione vitale era terminata”
    Ma questo non è possibile, io ero ..
    “Vivo? No, ti ho già detto che eri morto. Ma poco prima che morissi del tutto, hai scatenato un’energia fuori dal comune, talmente potente da aver distorto l’attuale linea temporale, la TUA linea temporale.”
    Cosa stai dicendo..
    “Mike, la tua rabbia, per Claire, per quella giornata al Luna Park, per tutte le delusioni che hai accumulato nella tua vita, non era più contenibile in un corpo umano. L’hai repressa e soffocata per cosi tanto tempo, che non ha fatto altro che accumularsi come un torrente in piena. E’ stata liberata una furia talmente tale, da liberare loro, i Ribelli”
    Loro chi?
    “Ribelli, deviati, chiamali come preferisci. Sono entità distorte che viaggiano in ogni linea temporale, cercando di colonizzarla. Per intenderci, si nutrono di quello che voi umani definite CHAOS. E’ compito del Cosmo, degli Astri, mantenere l’armonia di ogni linea temporale. La tua rabbia, il tuo rancore, il tuo chaos, è stato rivelato dalle distorsioni, che hanno facilmente raggiunto la tua linea, e hanno causato la distruzione totale del tuo tempo. Ma non è ancora troppo tardi. Gli Astri hanno prontamente riportato l’Ordine, ma non sono riusciti a cucire lo squarcio che tu stesso hai causato, e adesso il tuo tempo si trova paralizzato, letteralmente, in un loop. In un vuoto eterno. E l’unico che può ricucirlo, è la causa stessa della frattura, sei tu, Mike.”

    Decisamente una storia complessa..non ce la faccio. Fammi concentrare. Quindi in sostanza, la mia potente energia ha attirato queste distorsioni che hanno causato questo squarcio temporale.. quindi è cosi che è andata..
    “Gli Astri vedono la tua confusione, ma è tempo che tu intervenga, altrimenti la tua linea temporale andrà distrutta e l’Armonia del Cosmo ne risentirebbe. Devi seguire tutto ciò che ti dirò, sei pronto?”
    No che non lo sono, ma non ho scelta, cosa devo fare.
    “Alzati.”
    Tremo. Sento di non farcela. La mia gamba..
    “Il Cosmo si è espresso e tu obbedirai. Alzati.”
    Come trascinato da una forte corrente di mare, all’improvviso sono in piedi. Ma la mia gamba..?
    “Ancora non ti è consentito vedere. La tua gamba non è che un’essenza in questo momento, un luogo figurato, come questo spazio, questo dialogo, come il tuo nome, come te, come tutto.”
    Posso aprire gli occhi?
    “Non ti serviranno, apri il tuo cuore, vedrai con quello”
    Non capisco. Vedere col cuore? Un immagine di Claire mi si proietta mentalmente, come una fotografia. Sento scendere qualche lacrima, ma non posso aprire gli occhi. Eppure vedo.
    “Cosa vedi, Mike?”
    Vedo il Luna Park, completamente deserto.
    “Guarda meglio, devi riuscire a vedere loro, concentrati su Claire”
    L’immagine si fa ancora più nitida. Siamo io e lei, sul divano, mentre scartiamo i regali del mio compleanno. Vedo il suo sorriso, i suoi occhi, le nostre dita che si intrecciano fronde della stessa chioma.
    “Guarda bene, ancora più a fondo”
    Ecco noi sulla neve, per la prima volta. Lei è scivolata sul ghiaccio . Ha preso una gran bella botta, ma sorride. Dio come è bella.
    “Cosa vedi adesso?”
    Vedo .. persone..no, stanno sparendo..
    “Bene, continua..”
    Sono diventate.. trasparenti..
    “Tutte?”
    Si..no..cioè, non lo so.
    “Concentrati Mike.”
    Alcune hanno una strana cornice dorata, come se brillassero..
    “Quante sono?”
    Sono tutte raggruppate in un angolo.. come se parlassero, posso provare ad avvicinarmi e..
    “No! Rispondi solo a quello che ti viene detto. Quante sono?”
    Quattro..no.. sette. Sono sette.
    “Quelli, sono i distorti, l’origine del tuo male.”
    Cosa devo fare..
    “Stringi il pugno della tua mano destra”.

    Fatto. Sembra di stringere il vuoto.

    “Concentrati, cosa stai stringendo?”

    All’improvviso sento un contorno ben definito. Una superficie liscia. E’ leggerissimo, sembra che voli.

    “Che forma ha?”

    E’ un imbuto tipo..no..ha una parte molto stretta.. sembra..una Clessidra? Si.. è una Clessidra stupenda. Ha una base dorata , il vetro è sottilissimo, dentro riesco a vedere una chiazza violacea. E’ una galassia, piena di stelle. E’ gigantesca, come fa a stare nel palmo della mia mano?

    “Mike, ti trovi nel Cosmo, una dimensione celestiale. E’ come se fosse un viaggio onirico, qui le dimensioni non hanno nessun valore. Non esiste il concetto geometrico, matematico, fisico. Qui il vostro mondo umano è un minuscolo, insignificante cristallo in un deserto talmente grande, che voi non potete neanche avvertire”.
    Io riesco invece, ad avvertire intendo. Il Cosmo ha una dimensione vastissima, infinita. C’è un suono che riecheggia sempre. Sembra una vibrazione angelica, come un canto dolcissimo.

    E’ la voce del Cosmo quella che avverti. Sei un individuo particolarmente sensibile, per questo i distorti si sono focalizzati su di te. La tua rabbia era un guadagno gigantesco per loro. E comunque ne stai immaginando solo una piccola parte. Il Cosmo è impensabile. Nessuno può vederlo del tutto”

    Con la Clessidra.. che devo fare?

    “Dovrai catturare i ribelli, e rispedirli nella loro dimensione. Il Cosmo poi provvederà a disintegrarli instantaneamente. Adesso tocca a te recuperarli però. Gli Astri non riescono a percepire la loro presenza. Tu invece sei l’unico a poterla percepire. Perché ..”
    Perché sono io la causa dello squarcio temporale.

    “Corretto”

    Come faccio a imprigionarli?

    “A questo dovrai pensarci tu, il Cosmo non può vedere loro, né dirti come fare. Concentrati e usa la logica, Mike.”

    Posso avvicinarmi ora?

    “Puoi fare tutto ciò che vuoi, ma non aprire mai gli occhi, per nessuna ragione al mondo. Dovrai vedere col tuo cuore, o il Cosmo ti inghiottirà.”

    Decido di avanzare a passo d’uomo. Credo di star camminando. Non riesco a percepire la fatica, le gambe, l’oscillazione delle mie braccia, né il peso della Clessidra. Non sento nulla. E’ come viaggiare su una nuvola leggerissima. Man mano la musica si fa sempre più fioca e le persone spariscono. Anche le giostre. Tutti e tutto. Ma loro no. Sono li, ad attendermi. Non posso vederli, ma percepisco il loro sguardo verso di me. Avverto le loro essenze, sempre più chiaramente. Sento il vuoto di cui sono composti. Gli atomi di chaos che li compongono, mi si palesano davanti. Non si muovono, perché credono di poter vincere, credono che il loro vuoto mi inghiottirà. Ho paura, ma non devo pensarci. Sono sempre più vicino, talmente vicino che avverto il loro abbaglio. Qualcosa mi dice che anche loro sono agitati. Sento il canto degli Astri farsi più forte. Di nuovo, come a suonare la carica. Claire mi sta motivando. Lei non è più qui, come me, come tutti. Ma la sento ancora con me. Riesco a visualizzarla per un attimo sulle mie spalle, come se stessimo giocando a cavalluccio. Ancora lacrime mi rigano il viso. Li sento ridere. Si prendono gioco dei miei attimi di tenerezza, ma non mi importa. Vinceremo Claire.

    Mi fermo. Eccoli, davanti a me. Non stanno interagendo ancora, ma credo che siano pronti. Lascio andare la Clessidra, che lievita verso di loro. Ecco che passano all’attacco. Urlano, strillano e si contorcono. Pronunciano qualcosa di incomprensibile. E’ la voce del Chaos a parlare, ne sono sicuro. Un suono vuoto, come se provasse a risucchiare. Un suono di male, da estirpare.
    Non sono più neanche sagome, ma sono..come polvere. Riesco a scrutarli. Sono frammenti, come una polvere di cristalli sospesa in un vento tortuoso. Cominciano ad oscillare intorno alla Clessidra, a orbitarci intorno. Sento il rumore del loro picchiettare sul vetro. La Clessidra deve reggere. Inizio a concentrarmi. Devo espandere la galassia presente al suo interno, fino alle pareti del vetro. Devo cercare di vederla sempre più grande. Claire, dammi la forza.
    Fatico, sono pur sempre sette contro uno e continuano a volteggiare intorno alla Clessidra, sempre più confusamente.. la galassia al suo interno continua ad espandersi. Sento un rumore di vuoto. Una delle sette entità è stata assorbita dal Cosmo. Sono riuscito a percepirla per un minuscolo istante. Ha urlato, molto forte ma è durato pochissimo. Le altre sei cominciano ad agitarsi. Adesso anche io riesco a fatica a contenere l’impeto della Clessidra, che inizia a volteggiare con loro. E’ come sfuggita dal mio controllo, come se avesse vita propria. Non riesco neanche più a vedere la galassia.. Devo concentrarmi ancora di più, le distorsioni non possono vincere. Eccola che ricompare, più violacea di prima. No, non è sola. Un’altra galassia sta uscendo da essa. Più piccola, ma la sento essere incontenibile. Nel frattempo un altro distorto è stato assorbito. Ne rimangono cinque. Li sento affievolirsi sempre di più. Vedo la loro struttura cristallina, il loro reticolo molecolare, cominciare a cedere. Li sento creparsi, come se venissero raschiati da una lama celestiale. Le due galassie si sono fuse. Neanche la Clessidra riesce a contenerli. Si distrugge. I frammenti di quel vetro, celestiale si mescolano con quelli dei distorti, talmente rapidamente che mi viene difficile distinguerli. Forse non doveva rompersi. O forse si.
    Quattro. Ne restano quattro. I restanti frammenti vengono ripuliti dagli Astri. Non riesco a percepire più nulla. Improvvisamente, cado a terra.

    “Bravo Mike, sei riuscito ad eliminare tutti i ribelli sono stati completamente neutralizzati dal Cosmo, e di loro non vi è più traccia”

    Bene..adesso tutto tornerà alla normalità?

    “Si, la tua linea temporale è salva, ma prima dovrai fare un’altra cosa.”

    Come se già non avessi fatto abbastanza..

    “Riesci a vedere un essenza di fronte a te?”
    Veramente no.

    “Concentrati Mike, puoi farcela. Riprova. Cosa vedi?”
    Vedo.. come un’aurea. Si..sembra un fantasma..

    “Lo è. Riesci a capire chi sia?”
    Si, sono io. Cosa ci faccio qui?

    “Questa è l’essenza della tua rabbia, del tuo rancore. Devi disfartene e potrai dire addio alla tua parte ribelle. Liberati del tuo fantasma, Mike”

    Mi rialzo e mi avvicino. Ha gli occhi vuoti, nerissimi, come lo erano i miei. Mi fissa, muove il labbro inferiore facendo una smorfia. Sembra quasi che chieda di essere liberato. Percepisco la sua sofferenza, i suoi sbagli. Quello sono io. In quel fantasma c’è tutto quello che ho passato. Tutto quello di cui non sono riuscito a liberarmi. Mi avvicino allo spirito e contemplo meglio. Ci sono i miei genitori che litigano, le bottiglie di alcool vuote che mio padre ha svuotato sul tavolo del soggiorno, davanti alla tv. Ci sono i bulli di scuola, c’è ogni mio esame andato male. Riconosco i tagli che mi sono procurato sulle braccia. Le prime delusioni con le ragazze, i tradimenti. Vedo le mie medicine, quelle per l’ansia. Gli psicofarmaci, le visite dai medici. Il divorzio dei miei, vedo il nuovo compagno di mia madre, che la sta picchiando.
    Stringo i pugni, non voglio vedere più. Provo a materializzare qualcosa sulla mia mano. Mi concentro. Fermo il mio respiro, ormai ho capito come si fa. Elimino la nebbia dalla mia mente. Eccolo. Un falcetto. Lo percepisco dorato, talmente scintillante che sembra risplendere più del sole. La lama è dentellata. No, ora che vedo meglio, so per certo cosa siano quei dentelli. Sono gli alberi di Prinder Lock. Quegli stessi alberi che hanno ascoltato i miei pianti. Vedo le foglie cadere, sotto di loro ci sono io, che piango con le braccia conserte. Sono solo, con i miei scheletri, con i miei tormenti. Sono solo con me stesso. Sono pronto. Fisso la mia nemesi con sguardo vuoto.
    Il fantasma annuisce con la testa, come ad incoraggiarmi. Quindi abbassa lo sguardo fissando il vuoto. Conterò fino a dieci, poi potrò dire addio a tutto questo.
    Uno..due..tre..


    Claire si svegliò. I suoi occhioni color oceano mi stavano fissando. Sembrava confusa, come un ragazzino alle prese con le prime sbornie della sua vita.
    “Mike..”
    “Mia dolce Claire..” dissi con le lacrime che rigavano il mio viso.
    “Ma cosa è successo..” mi chiese mentre si massaggiava la testa dolorante.
    “Che cosa intendi?”
    “La mia memoria.. non ricordo bene.. mi sento cosi confusa..”
    “Qual è l’ultima cosa che ricordi?”
    “Eravamo sulla giostra altissima.. quella super veloce!”
    “Il Raptor intendi?”
    “Si, esatto quello..”
    “Continua..”
    “Poi, non so, come un vuoto. Ricordo che la gente ha cominciato a scappare qua e la, ma non ricordo per quale motivo.. che è successo Mike”. Mi abbracciò forte. Era spaventatissima, potevo sentire il suo correre andare a trecento all’ora.
    “Oh cielo, deve averti fatto davvero male quel punch”
    “Quel cosa?”
    “Non ricordi? Dopo che abbiamo fatto qualche giostra siamo andati a bere il punch alle bancarelle, quello vicino la fontana, al centro del luna Park”
    “No veramente non ricordo..”
    “Eh bhe, certo che non lo ricordi, lo sai benissimo che non reggi per niente l’alcol. Io ho insistito per non fartelo bere, ma tu non ne hai voluto sentire ragione. Noo ma io lo reggo. Ma va, mica sono una bambina. La birretta del sabato sera non mi ha fatto mai niente, gne gne” dissi con tono scherzoso per provare a sdrammatizzare.
    “Che stupida che sono stata a non ascoltarti! E poi che è successo?”
    “Poi ovviamente sei collassata e dicevi di stare poco bene. Quindi ti ho fatta salire in macchina e ti ho riportata qui, a casa tua”
    “Oh, sei stato davvero carino Mike”
    “Secondo te ti avrei mai lasciata li, al luna park, specialmente in quelle condizioni?”
    “No, hai ragione..”
    “Non ricordi proprio altro?”
    “No..ricordo però quello che ti dissi prima di salire sul Raptor..”. Mi rivolse un sorriso malizioso.
    Mi prese il viso con le mani. Erano calde e lisce. Ora sono davvero tranquillo, so che sta bene.
    “Ovvero cosa?”
    “Che dopo essere tornati a casa.. ti avrei dovuto dare un piccolo premio.. come miglior fidanzato del mondo!”
    “Ah, adesso ho capito..”
    Mi avvicino per baciarla e le stringo forte le mani.
    “Vogliamo iniziare, o hai intenzione di aspettare che arrivi mia mamma a rovinare tutto?”
    Ci fissiamo come incantanti per una trentina di secondi. Poi le nostre bocche si cercano, e si trovano. Il suono dei baci unito alla flebile luce che filtra dalle tapparelle, spezza il silenzio abissale che ci circonda. Il silenzio di Prinder lock.
    Quella notte, era nostra.
  9. .
    Davvero un idea carina! Scelgo la parola casa. Un bel piumone, musica di sottofondo, una lampadina che cambia colore, un buon caffè da sorseggiare e addio tutti!
  10. .
    CITAZIONE (-Laura- @ 22/10/2023, 14:55) 
    Tyrus Sì, devi usare tutte le parole. Sentimenti ed emozioni sono distinti, poiché è dal primo che nasce l'emozione che può essere positivo o negativo. :)

    Grazie mille! Mi metto subito all'opera!!
  11. .
    Mi è venuto il dubbio perché è specificato di usare un sentimento, ma nella mia zucca ce ne sono due,anche se abbastanza simili,quindi nel dubbio chiedo!
  12. .
    Piccola domanda, dobbiamo utilizzare tutte le parole della zucca? Scusa se ti chiedo ma non vorrei sforare con le regole!
  13. .
    "La memoria, il ricordo degli amori, aiuta i soldati a sentire casa più vicina"
  14. .
    "La tristezza è la consapevolezza che la felicità abbia dei limiti. I nostri."
  15. .
    Ti ringrazio tantissimo! ❤️
57 replies since 1/8/2022
.