ESTEL ~ Evviva Scrivere Trame E Leggere!

Votes given by Fanny Solomon

  1. .

    Inauguriamo la stagione appena iniziata con una nuova grafica per ESTEL, realizzata dalla nostra Custode dei Silmaril Rue Ryuzaki con un piccolo contributo da parte mia, che ci accompagnerà fino al mese di giugno. Il tema è, ovviamente, la primavera, ma anche il secondo anniversario di fondazione di ESTEL, che cade il 28 aprile daisy1


    Di solito il cambio di grafica riguarda soltanto l'estetica del forum (loghi, sfondo, colori...). Stavolta, però, Rue e io abbiamo deciso di apportare una modifica alla disposizione delle 5 macroaree che compongono il forum (area-benvenuto, Laboratorio Creativo, Biblioteca Virtuale, Tesori di ESTEL e area-svago), cosicché adesso la Biblioteca si trova sopra il Laboratorio Creativo e non sotto.

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    Colgo l'occasione per fare un riepilogo sul funzionamento delle 5 aree, soprattutto a beneficio degli utenti come AlonelnTheDark e shady , che sono qui da poco:

    - l'area-benvenuto, la prima in alto sotto la tagboard, è aperta a tutti e contiene la sezione per presentarsi, la Guida al sito per orientarsi sul forum e la sezione degli annunci;

    - "La Nostra Biblioteca Virtuale", subito sotto l'area-benvenuto, è l'area dove gli scrittori del forum (cioè gli utenti che fanno parte del gruppo "Amici degli Elfi") condividono i loro racconti, le loro poesie, eccetera, perciò contiene la sezione degli indici di tutte le storie, la sezione per pubblicare fanfiction e la sezione per pubblicare opere originali (quelle, insomma, i cui personaggi sono inventati da chi scrive, non "presi in prestito" da un altro autore più o meno famoso ;) );

    - il Laboratorio Creativo, che adesso si trova sotto la Biblioteca, è aperto a tutti e contiene la sezione dove si svolgono le gare di scrittura ("Mano alla penna!"), la sezione per condividere i propri disegni e la sezione delle iniziative elfiche, dove i membri dello staff del forum organizzano piccoli giochi e/o realizzano opere grafiche per gli altri utenti (tesserini da inserire nella propria firma, targhette, mini-loghi...);

    - "I Tesori di ESTEL", l'area che adesso si trova sotto il Laboratorio Creativo, contiene una sezione inaccessibile che è lo spazio privato della fondatrice, oltre a una sezione riservata agli utenti più attivi, nonché scrittori più prolifici, del forum (i "Signori di Andunie" ). Fra i Tesori di ESTEL c'è anche una sezione in cui possono entrare altri utenti: quella dedicata ai consigli di scrittura. Tale sezione, tuttavia, è solo visitabile dai lettori o da quegli utenti che frequentano di rado il forum; possono aprire nuove discussioni unicamente gli scrittori e gli utenti più partecipi in assoluto (quindi gli Amici degli Elfi e i Signori di Andunie).


    - Abbiamo, infine, l'area-svago, l'ultima della fila, collocata in basso. Si chiama "Il Salone del Fuoco" ed è aperta a tutti. Contiene le sezioni per parlare degli argomenti più svariati e conoscerci un po' meglio come persone, anche al di fuori del nostro amore per la scrittura e la lettura :)



    Tengo poi a farvi presente che in alto, sopra il logo principale del forum, c'è un link diretto all'indice principale di tutte le storie della Biblioteca.

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    Poiché qui su ESTEL la lettura è importante quanto la scrittura, vi esorto a dare un'occhiata a questo indice principale, o - meglio ancora - a entrare nella sezione degli indici qualora cercaste qualcosa da leggere: ogni indice viene regolarmente aggiornato, in base alle pubblicazione fatte in Biblioteca, e voi potete utilizzare quello che vi è più congeniale. Nel caso, infatti, non vi troviate bene con l'indice generale, avete a disposizione:
    - gli indici delle fanfiction (uno dei quali contiene solo le fanfiction accessibili a tutti, anche a chi non conosce le opere originali di riferimento);
    - l'indice delle storie originali (dove si elencano i nickname degli autori in ordine alfabetico e, sotto ciascuno, vengono riportate tutte le storie che quel determinato autore ha scritto);
    - l'indice delle poesie.

    Fanfiction e storie originali sono accompagnate da un'utile sinossi che permette di farsi un'idea della trama prima di leggere... e, si spera, suscita un po' di curiosità negli eventuali lettori! ;)
    Viene anche specificato se la storia è un racconto breve o se, al contrario, è divisa in capitoli. La maggior parte delle opere della Nostra Biblioteca sono racconti brevi.

    Nell'indice delle poesie, invece, viene riportato soltanto il nickname dell'autore e il bollino della poesia (verde, giallo o arancione), che indica la gravità dei temi trattati.


    Spero di avervi spiegato tutto in maniera chiara e mi auguro di cuore che vi piaccia questa nuova grafica primaverile, a cui, lo confesso, tengo particolarmente. cupidarrow



    Edited by Elizabeth Swann - 22/3/2024, 17:28
  2. .

    Ecco a voi i risultati del gioco!


    Stavolta ho deciso di provare qualcosa di diverso dal solito, per non rischiare di cadere nella monotonia. Vedrete da voi cos’ho escogitato! ;)
    Per ulteriori chiarimenti vi aspetto alla fine di questo post; intanto vi auguro buona lettura dei “profili” associati alle varie citazioni…

    ~*~


    «Sembro così sicura di me e risoluta.»

    Caroline, serie televisiva “Poldark”

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    Giovane e affascinante ereditiera, Caroline Penvenen appare frivola e superficiale, convinta che ogni obiettivo sia il risultato di un freddo calcolo o di un gioco stuzzicante. Eppure, dietro questa maschera da “donna di mondo” opportunista, si cela un animo sensibile; dietro il suo sorriso malizioso c’è un cuore sincero; dietro i modi accattivanti, talvolta un po’ sfrontati, è accuratamente nascosta l’inesperienza di una ragazza che vorrebbe conoscere l’amore vero.

    caroline


    Peccato che nessuno abbia votato la sua citazione. Ecco quali sarebbero state le possibilità di scelta:
    - scrivere una storia su di lei (ovviamente conoscendo la serie in cui compare questo personaggio);
    - scrivere una storia sull’amore fra due persone che sono molto diverse per carattere, situazione economica e – eventualmente – classe sociale;
    - scrivere una storia incentrata sul tema della “maschera”, ovvero su ciò che comporta l’aderenza – o, al contrario, la mancata aderenza – dell’essere umano alle convenzioni sociali.



    «Non mi rassegno a essere la spettatrice della mia vita.»

    Alicia, serie televisiva “Grand Hotel – Intrighi e passioni”

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    Nata in una famiglia piena di segreti, Alicia Alarcón Aldecoa ha dovuto lottare per comprendere di chi fidarsi davvero. Brava osservatrice, donna tanto amichevole e altruista quanto forte e determinata, ha ricoperto per anni il ruolo di figlia ubbidiente, finché qualcosa intorno a lei ha iniziato a cambiare, spingendola a scavare non solo nel passato oscuro della sua imprevedibile famiglia, ma anche nei meandri del suo stesso cuore…

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    Tu che hai scelto la sua citazione, amica Sere_nella , hai tre possibilità:
    - scrivere una storia su questo personaggio (se conosci la serie);
    - scrivere una storia il cui tema principale è il concetto di “verità”;
    - scrivere un giallo.



    «C’è solo una tenue speranza.»

    Elizabeth, saga cinematografica “Pirati dei Caraibi”

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    Audace e battagliera, Elizabeth Swann ha la stoffa da vero Capitano di una nave! Intelligenza e capacità di negoziazione, unite alle abilità acquisite nel combattimento con la spada, la aiutano a fronteggiare ostacoli di ogni sorta. La fascinazione esercitata su di lei dal mare, dai pirati e dall’avventura è solo la prova più evidente del suo profondo desiderio di libertà – desiderio che si manifesta anche nella scelta di avere al suo fianco un uomo in grado di rispettare le sue decisioni e la sua autonomia.

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    Per voi, miei cari Fanny Solomon , fanwriter91 e Erfea , che avete votato per la citazione di Elizabeth (anche se ho la netta sensazione che soltanto Fanny ne abbia riconosciuto la provenienza ;) ), si apre il seguente ventaglio di possibilità:
    - scrivere una storia con Elizabeth protagonista;
    - scrivere una storia sul tema della libertà;
    - scrivere una storia che coinvolge un viaggio in mare e contiene almeno un pizzico di azione o di avventura.



    «Avete il diritto di seguire il vostro cuore.»

    Ella, film “Cenerentola” (2015)

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    Dolce e sorridente malgrado le amarezze della vita, fedele fino in fondo ai suoi princìpi, regina del suo piccolo regno domestico e in seguito di un reame vero e proprio, la giovane Ella è la grazia fatta persona. Nel suo cuore generoso vive sempre la speranza che le cose possano cambiare in meglio, purché non si smetta di essere gentili e avere coraggio. La sua fede nell’amore è incrollabile, poiché lei l’amore sincero lo ha visto e lo sa riconoscere.

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    Per voi, romantiche Rue Ryuzaki , -Laura- , Magic_Charly e Nancy Cuomo , queste sono le possibilità:
    - scrivere una storia con Ella protagonista;
    - scrivere una versione personale della fiaba di Cenerentola (può anche essere un riadattamento non fiabesco);
    - scrivere una storia incentrata sul concetto di “fede” (fede nei propri valori o fede religiosa).

    ~*~


    Sono consapevole che, fra gli utenti che hanno votato, ce ne sono alcuni che – per un motivo o per l’altro – partecipano poco alla vita del forum. Non ci saranno problemi se non vorranno accogliere nessuna delle proposte di scrittura che ho fatto, così come non ci saranno problemi se gli utenti attivi decideranno di non partecipare. Diciamo che io faccio a tutti delle offerte, dando varie possibilità di scelta per la stesura di una storia; poi ciascuno si regolerà e saprà dirmi se vuole partecipare e scrivere qualcosa oppure no. :)

    Rifletteteci con calma e decidete in base ai vostri impegni. Per pubblicare un’eventuale storia avrete tempo fino a mercoledì 17 aprile.

    Nel caso abbiate domande, obiezioni o suggerimenti, scrivetemi pure qua sotto.
    Alla prossima! bye1

  3. .
    Fanny Solomon Se per te va bene, pubblico la storia con le tue correzioni nel post della sfida! :)
  4. .
    Copio e incollo qui di seguito un articolo interessante che riflette sulla storia dei classici Disney candidati agli Oscar: https://movieplayer.it/articoli/oscar-anim...obox=1707127781
  5. .
    Il libro sembra interessante 😍

    Comunque sì, ho voglia di riscrivere Frozen perché mi ha fatto schifo e non è giusto che una ciofeca del genere abbia vinto l'Oscar quando ha un sacco di buchi di trama!
    E soprattutto non trovo giusto distruggere un personaggio, Hans, solo perché l'autrice odia i Principi 😒 (per poi dargli pure il nome dell'autore della fiaba "La Regina delle Nevi", povero Hans Andersen 😔)
  6. .
    CITAZIONE
    Ma sai che anch'io sto leggendo in questi giorni un libro, tradotto dall'inglese, in cui ogni due righe c'è un "disse, dissi", che un po' mi ha fatto storcere il naso: la lingua italiana è così ricca di vocaboli che mi pare un pigro non sfruttare dei sinonimi.

    Uuh! Che libro stai leggendo?
    Comunque da quel che so l'inglese privilegia il verbo "say" o "said" perché i verbi del dire non vengono percepiti come da noi, sono quasi anonimi e anche perché ci sono pochi sinonimi, almeno così mi era stato detto da una traduttrice. Anche nella nuova traduzione di Harry Potter ci sono un sacco di "disse", mi ricordo che in una pagina piena di dialogo erano uno dietro l'altro! E proprio perché in inglese passano in osservato.

    CITAZIONE
    Questa regola sinceramente non la conoscevo
    Non reputo sbagliato né il maiuscolo né il minuscolo, a dire il vero. Ammetto che dovrei fare qualche ricerca in proposito per dirimere la questione.
    Comunque io avrei inserito una minuscola solo per uniformare al resto del testo.

    Grazie per la spiegazione 🤗

    Sono contenta che la storia ti abbia dato quelle impressioni! La storia è stata scritta per introdurre una long fic: riscrivere Frozen 🤣
  7. .
    Ciao Fanny! Contenta di leggere la tua revisione!

    Inizio con il dirti grazie per i refusi che mi hai segnalato, alcuni proprio non li avevo letti nonostante le revisioni che ho fatto :XD: la dislessia gioca un brutto tiro! Grazie anche per avermi segnalato la ripetizione di "disse", credo di essere stata influenzata dal libro che stavo leggendo e che ripeteva parecchie volte, anche vicine, quel termine, quindi non l'ho proprio notato mentre correggevo!

    CITAZIONE
    Una correzione che ti consiglierei di apportare in tutto il testo è quella che vedi sopra: dopo il discorso diretto, che tu hai deciso di racchiudere tra le virgolette ad apice, la virgola andrebbe messa per separare appunto la frase pronunciata dal personaggio rispetto al commento del narratore, proprio per distinguere dialoghi e descrizioni.

    Provvederò a sistemare i discorsi diretti con la virgola ;)

    CITAZIONE
    Il verbo incorrere si accompagna sempre alla preposizione "in".

    Questo non lo sapevo, grazie per avermelo detto!

    CITAZIONE
    In questo paragrafo sposterei le due virgole che ho evidenziato nel seguente modo: Insieme raggiunsero la chiesetta situata nel giardino nord del castello, gremito di nobili e cavalieri giunti da ogni angolo della Danimarca e Svezia.

    Mi piace come l'hai messo! Correggo ;)

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 12/1/2024, 16:26)
    Il rosso distolse lo sguardo dal proprio libro e lo guardò, alzando le spalle. “Non credo che troverai la tua consorte qui, anche perché deve essere approvata prima da nostro padre, che e dubito gli aggrada aggraderebbe una contessa come figlia acquisita.”

    [...] il che invece come pronome relativo in questo caso è proprio scorretto grammaticalmente perché non può sostituire il complemento di termine che si lega al verbo "dubitare"; io lo ometterei del tutto sostituendolo con la congiunzione "e" o al limite da un "a cui".

    il "che" lo sostituisco con la "e"... in effetti ora che l'ho riletto non so perché avevo messo il "che" relativo X)

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 12/1/2024, 16:26)
    Oh! Eccola!”, si alzò di scatto e si sistemò capelli e vestito, poi si voltò verso il fratello. “Tu non vieni?”
    Hans alzò il capo su di lui e gli sventolò il manoscritto: “No, voglio annotare di Belinda e Bjørn, ho avuto un'idea.”

    Qui c'è sempre da correggere la mancanza della virgola dopo la chiusura delle virgolette e in questo caso non occorre mettere una maiuscola, anche se è presente il punto esclamativo.

    Vorrei chiederti come mai il la "s" di "si alzò" non va in maiuscolo? Cioè capisco il perché, visto che è preceduto dalla virgola, ma allo stesso tempo non mi è chiaro perché l'anno scorso mi era stato fatto notare che:
    i verbi del "dire" legati al discorso diretto vanno in minuscolo, mentre gli altri verbi che non sono verbi del dire vanno in maiuscolo. Quindi io ho ragionato: c'è il punto esclamativo e dopo di esso va la maiuscola, anche perché non è un verbo del dire.
    Spero di essere stata chiara :XD:

    CITAZIONE
    In quest'ultima frase non ci sono errori, bensì un suggerimento che puoi accogliere o meno: anziché "verso Arendelle", secondo me si potrebbe usare l'espressione "alla volta di Arendelle" proprio per suggerire l'idea di un viaggio lungo.

    Ah! Mi piace il tuo suggerimento, credo che lo raccoglierò volentieri!

    Ho una domanda generale, secondo te la storia è fluida ed è comprensibile anche a chi non ha visto l'opera originale?
  8. .
    Ciao, sono una persona a cui piace leggere molto, scrivo anche per diletto ogni tanto.
    Solitamente attirano la mia attenzione le storie horror, ma leggo quasi tutti i generi.
    Ho trovato questo forum pubblicizzato nel forum horror da paura e per curiosità mi sono presentato.
  9. .
    Fanny Solomon Grazie mille! Fai pure con comodo 🤗
  10. .
    CITAZIONE (-Laura- @ 6/1/2024, 14:27) 
    Io rimango nel gruppo "Signori di Andúnië". Continerò sempre a leggere le vostre opere e a pubblicare nuove opere! :)

    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 14/1/2024, 20:32) 
    Grazie, Ellie! Io vorrei entrare di nuovo nel gruppo dei Signori!

    CITAZIONE (Magic_Charly @ 14/1/2024, 21:03) 
    Spero di poter rientrare ancora nel gruppo dei Signori, grazie. <3

    CITAZIONE (Fanny Solomon @ 15/1/2024, 17:08) 
    Anche se poco prolifica come scrittrice, confermo la permanenza nel gruppo "Signori di Andúnië" :)

    Tutte e quattro rispettate i requisiti, quindi sarete reintegrate a breve nel gruppo group
  11. .
    Fanny Solomon, buona lettura e revisione!

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    “Allora il principe serrò la mano sull'elsa della propria spada e piroettò, ora a destra e ora a sinistra, per schivare gli attacchi del drago, fino a che non riuscì a scivolargli in mezzo alle zampe e conficcargli la lama nell'addome. Il mostro ruggì e stramazzò a terra. Il nemico era stato sconfitto e la principessa era finalmente sana e salva, pronta a ricongiungersi al suo amato”, concluse il giovane Hans, posando il pennino tra le pagine del libro e voltandosi verso il fratello, Sigurd, seduto sull'erba al suo fianco. “Allora, quali sono le tue considerazioni in merito a quanto ho letto?”
    Sigurd si portò una mano sul mento e aggrottò la fronte. “Ebbene... credo che non sia del tutto malvagia come fiaba, anzi, direi che sia la migliore che tu abbia mai scritto, giacché c'è lo scontro con il drago. Le altre sono un po' troppo... troppo...” Posò lo sguardo su quello dell'ultimo fratello, i cui occhi silenti fremevano nel ricevere una risposta; allora strinse i denti e continuò: “smielate...?”
    Hans sussultò e sospirò, posando la vista verso l'orizzonte: il Sole primaverile si rispecchiava nel mare che brillava in lontananza, con tanto di vascelli ormeggiati nel porto. Il vento giocoso si dilettava a far danzare i fiori e l'erba, che donavano vita ai prati ormai nel pieno del loro splendore, e a far scompigliare i capelli ai due principi.

    “Grazie per l'onestà, fratello”, intervenne il più piccolo tra i due, il viso sorridente rivolto verso il suo interlocutore, “ma credo che le lascerò in codesto modo; le apprezzo per la loro semplicità e proprio perché sono incentrate solo su genuini sentimenti d'amore. Non gradisco molto i conflitti, a meno che non siano strettamente necessari.”
    “Oh, già... Hans il misericordioso!”, esclamò Sigurd con un sorrisetto beffardo sul candido viso.
    “Spiritoso! Dopotutto non sono io ad aver il nome del leggendario eroe che ha salvato la valchiria Brunilde”, gli rispose di rimando e subito notò Sigurd alzare appena il mento, gonfiando il petto. Allora Hans non poté fare a meno di ridere: avrebbe dovuto avere un'aria alquanto regale e altezzosa, ma il vento giocherellone gli aveva scomposto i fili dorati al tal punto da farli sembrare una matassa tutta arruffata.

    All'improvviso una voce femminile richiamò l'attenzione dei due, che si voltarono e videro una serva avvicinarsi con due destrieri.
    “Principe Sigurd, principe Hans!”, esclamò la giovane donna tra un affanno e l'altro. Non appena fu dinanzi a loro, s'inchinò e riprese a parlare: “Sono spiacente di dovervi disturbare, ma a palazzo è giunta madama Belinda, fra non molto si celebreranno le nozze di vostro fratello maggiore con la signora.”
    Sigurd sbiancò e sussultò nell'udire la notizia: “Non rimembravo che fosse oggi il fatal giorno!”
    Mentre Hans si picchiettò la fronte e scosse il capo. “Ebbene, direi che non c'è tempo da perdere”, esordì e si alzò da terra, poi offrì una mano al fratello, che si rimise in piedi e andò dal proprio cavallo.
    “Avreste potuto usufruire di uno dei due destrieri, Agnes, almeno non sareste giunta con un tale affanno”, aggiunse il biondo, montando sul proprio corsiero nero, seguito da Hans che cavalcò su quello bianco.
    “Non mi sembrava opportuno, non mi appartengono... sono vostri e non volevo incorrere in alcuna punizione.”
    “Non siamo come Frederik lo zotico”, puntualizzò Hans con un piccolo sorriso e porgendole una mano. “Venite, non vorrete tornare a palazzo a piedi, dopo tutta la fatica che avete fatto.”
    La ragazza si perse per un breve attimo nelle sue iridi smeraldine, le guance le si tinsero di un leggero rossore e il cuore le sussultò per un istante. “G-grazie, mio signore...” S'inchinò e subito dopo gli strinse la mano, venendo alzata da terra e fatta sistemare sulla sella del cavallo.

    E così, con una frustata di redini, i due principi cavalcarono verso il castello. Non appena furono abbastanza vicini, costeggiarono le mura di cinta ed entrarono dal cancello sul retro, così da non richiamare l'attenzione di chicchessia e raggiungere le stalle di soppiatto. Smontarono dai destrieri, Hans aiutò la serva a scendere, e di filata s'intrufolarono nel palazzo, sbucando nelle cucine – piene zeppe di leccornie per la grande cerimonia – per poi salire l'ampia scalinata. Approdati al secondo piano, i due fratelli si separarono ed entrarono nelle rispettive camere. Quando fu al sicuro nelle proprie quattro mura, Hans sospirò sollevato, si sgranchì i muscoli e si tolse il soprabito, adagiandolo sul letto. A quel punto riempì il catino con dell'acqua e si diede una rinfrescata al viso. Dopo di che si guardò allo specchio e si diede una sistemata ai fili ramati, scompigliati a opera d'arte dall'inarrestabile vento primaverile. Per finire si cambiò d'abito, indossando il completo da cerimonia rosso con fini decorazioni bianche e argentate.

    In capo a qualche minuto, la porta si aprì e la testa biondiccia di Sigurd sbucò, per poi entrare del tutto nella stanza e inondarla con la sua radiosità.
    “Ti sei sistemato in pochissimo tempo!”, constatò Hans, guardando il fratello attraverso lo specchio.
    Sigurd alzò le spalle. “Direi che non sono richieste particolari abilità per codeste cose. E poi ho fatto più in fretta possibile per fantasticare su Belinda insieme a te! Secondo te com'è?”
    “Ebbene... presumo sia una madama raffinata e gentile, magari spiritosa. Me la immagino con una lunga chioma ramata e gli occhi azzurri”, rivelò Hans con aria assorta, una mano sotto il mento e lo sguardo sognante.
    “Non ti ho chiesto qual è la principessa dei tuoi sogni!”, esclamò Sigurd, tra una risata e l'altra, dandogli una gomitata sul fianco. “Di certo non vorrai che nostro fratello si sposi con la nobildonna dei tuoi pensieri.”
    Hans rise di rimando, il viso lievemente arrossato. “No, direi proprio di no.”
    “Ordunque, come ti immagini Belinda? A me dal nome sembra una signora enorme, una di quelle robuste quanto un guerriero, tosta e seriosa. Anche i lineamenti me li immagino marcati, addolciti appena dalla lunghissima chioma rossa.”

    “Da come la descrivi sembra un uomo, non una nobile signora”, sottolineò Hans, trattenendo le risate.
    “Te l'ho detto, è il nome! Be-lin-da, senti come suona ampolloso e massiccio!”, gli fece notare Sigurd con tanto di gesticolazioni, per poi guardarlo in viso. “A te non fa lo stesso effetto?”
    Hans scosse il capo sorridendo. “No, decisamente no. Penso che sia comunque una madama raffinata e composta, magari seria, con uno sguardo glaciale e capelli voluminosi e rossi. Di fisico non la paragonerei a un cavaliere, beninteso, ma più a una donna minuta, forse un poco formosa.”
    “Spero per lei che non sia come dici tu, visto che si deve sposare con Bjørn*: gentile e amabile, grazie a Dio, ma con una stazza da orso! Un nome e una garanzia, insomma”, disse Sigurd e già la mente prese ad abbozzare assurde situazioni, con la povera Belinda schiacciata tra le braccia possenti del fratello maggiore; e allora mormorò: “Quando un lieto matrimonio si trasforma in un triste funerale...”
    “Sigurd!” lo rimproverò Hans, tirandogli una gomitata sul fianco.
    “Chiedo venia!”
    “Sarà meglio che ci accingiamo a raggiungere la cappella, prima di arrivare in ritardo.”
    “Ebbene, fate strada, fratellino”, incitò Sigurd, invitandolo con un gesto di mano.

    Hans si sistemò la giacca e, con passo deciso, si diresse verso la porta, seguito dal fratello. Insieme raggiunsero la chiesetta situata nel giardino nord del castello, gremito di nobili e cavalieri giunti da ogni angolo della Danimarca e Svezia. I due principi presero posto all'interno della cappella, decorata di fiori bianchi e celesti, e dopo una manciata di minuti la cerimonia iniziò. Il coro intonò la canzone tradizionale e Belinda fece il suo ingresso: un sontuoso abito celeste, e ricamato d'argento, quasi la faceva sparire, mentre i capelli fiammeggianti erano strettamente raccolti mettendo in mostra i lineamenti del viso.
    “Alla fine avevamo ragione entrambi...”, sussurrò Sigurd, avvicinandosi al viso di Hans senza distogliere lo sguardo dalla principessa.
    “È così piccola che quasi si perde nel vestito... Come fa a non cadere?”
    “Sarà tutta muscoli... Non mi sorprenderebbe se si sottoponesse a un addestramento da soldato, già il volto serio e duro sembra tipico da guerriero”, ipotizzò Sigurd con un piccolo sorrisetto sulle labbra.
    “Degna donna per Bjørn, anzi, lui in confronto sembra un agnellino.”

    Sigurd si portò le mani davanti alla bocca, cercando in tutti i modi di trattenere le risate e ritrovare il giusto contegno per un principe; dopo di che rimasero entrambi in silenzio. La cerimonia fluì e Bjørn e Belinda furono uniti nel sacro vincolo del matrimonio, sotto la benedizione di Dio e la testimonianza dei presenti. Quando il rito fu concluso, le campane suonarono a festa, portando l'annuncio della lieta novella in tutto il Regno. Allora la celebrazione continuò a palazzo, dove fiumi di birra e idromele scorrevano accompagnati da leccornie di ogni tipo.
    Verso sera, l'orchestra diede inizio alle danze e a quel punto Sigurd, rimasto in disparte insieme ad Hans, incominciò a guardarsi intorno.
    “Mmh... qual modesta donzella sarà la mia madama per codeste danze?”
    Hans sorrise e scosse il capo. “Sigurd, scegline una qualsiasi, è solo un ballo.”
    Il biondo si voltò verso il fratello minore, le sopracciglia arcuate e le labbra schiuse. “Ma non eri tu il principe romantico?”
    Il rosso distolse lo sguardo dal proprio libro e lo guardò, alzando le spalle. “Non credo che troverai la tua consorte qui, anche perché deve essere approvata prima da nostro padre, e dubito gli aggraderebbe una contessa come figlia acquisita.”

    “Sangue di Giuda!”, sospirò Sigurd, le spalle curve e una mano sul viso. “Il re potrebbe pure chiudere un occhio sui suoi ultimi figli... Che ci lasciasse fare qualcosa a noi gradito.”
    “Ebbene... non son certo se il mio pensiero sia affine a quello di nostro padre, potrei anche essere in errore e quindi... potrebbe anche gradire una contessa. Ho solo parlato per esperienza, in base ai nostri oneri nei confronti del nostro Regno...”, precisò Hans, lo sguardo fisso sul quello implorante e in cerca di approvazione del fratello. “Ordunque, credo che tu possa anche considerare codeste danze come un modo per conoscere la tua futura consorte, anche se non mi aspettavo un tal desiderio da parte tua. Credevo volessi unirti alla marina.”
    “Non voglio precludermi...”, informò Sigurd, tornando con lo sguardo sulla sala. “Mi lascio libero a ogni esperienza. Oh! Eccola!”, si alzò di scatto e si sistemò capelli e vestito, poi si voltò verso il fratello. “Tu non vieni?”
    Hans alzò il capo su di lui e gli sventolò il manoscritto: “No, voglio annotare di Belinda e Bjørn, ho avuto un'idea.”
    “Ebbene, a dopo!”

    Hans lo guardò allontanarsi, fino a che non raggiunse una giovane donzella, fine e delicata come una rosa, vestita con un semplice abito turchese. Allora tornò con il viso sul suo libro e, armato di pennino, riprese a comporre di Belinda la ninfa e Bjørn il principe orso. Rimase quasi per una buona parte della serata da solo, immerso in quel fiume di parole che andava, via via, a imprimere nelle pagine, quando la sua quiete solitaria non fu disturbata.
    “O guarda... il giovane Hans tutto solo, in compagnia del suo solito scribacchiare”, proferì Frederik, scambiando un'occhiata complice con l'altro fratello, Erik. “Chissà cosa scarabocchia.”
    Hans li guardò entrambi, la fronte corrugata e lo sguardo serio e le labbra assottigliate. Alzò appena il mento e parlò: “Frederik, Erik... spero che la serata sia di vostro gusto.”
    Erik alzò le spalle e accennò un piccolo sorriso. “Non posso lame-”, non ebbe il tempo di concludere la frase che il fratello più grande s'intromise.
    “Invero ci annoiavamo”, disse Frederik, richiamando l'attenzione di entrambi su di sé, “per questo siamo qui!” Allora strappò il manoscritto dalle mani di Hans, che subito scattò in piedi, ma si bloccò.
    “Vi chiedo di ridarmelo, Frederik.”
    “Non prima di aver letto qualcheduna delle tue storielle”, specificò il fratello maggiore, nel mentre sfogliava qualche pagina. “O ma che premura, il nostro fratellino ha scritto un racconto su Belinda e Bjørn!” Allora lesse qualche riga di Belinda la ninfa e Bjørn il principe orso, per poi scoppiare in una fragorosa risata.

    Erik aggrottò le sopracciglia e si voltò verso Hans, il capo chino celava il viso arrossato mentre le mani erano strette in un ferreo pugno. “Frederik, per favore, restituisci il libro ad Hans...”
    Il giovane principe guardò Erik e questi gli accennò un piccolo sorriso, mentre Frederik sbuffò e roteò gli occhi, per poi lanciare l'oggetto al proprietario.
    “Ad ogni modo, fai bene a trovarti un'altra occupazione, fratellino, visto che non c'è alcuna corona destinata al tuo capo!”, esclamò il maggiore con un ghigno sul pallido viso.
    “Dite il vero, non ho alcuna speranza di regnare, ma condividiamo lo stesso destino, caro fratello, essendo voi il settimo nella linea di successione. E con il matrimonio di Bjørn, il vostro diritto al trono si fa ancora più lontano”, puntualizzò Hans con un sorriso soddisfatto, il mento appena alzato e il libro stretto al petto.
    Frederik serrò i denti e strinse i pugni, le gote arrossate e la fronte increspata; l'ira trasudava da ogni parte del suo essere a tal punto che Hans era quasi certo che lo avrebbe visto tramutarsi in un drago. Dopo aver infilzato per bene il fratellino con il suo sguardo micidiale, Frederik alzò i tacchi e se ne andò.
    “I miei complimenti, Hans. Sei proprio un brillante e intelligente oratore”, disse Erik, posandogli una mano sulla spalla, mentre un sorriso gentile gli illuminava il viso lentigginoso e gli occhi azzurri, donandogli un tocco di tenerezza nello sguardo.
    “Grazie, Erik, spero che l'arte oratoria possa essermi utile in futuro.”
    “Se si vuole mantenere la pace tra i popoli, è certo che troverà un buon impiego. Non è la spada che
    mantiene l'armonia tra i regni, ma la parola”, lo rassicurò il fratello maggiore.
    “Vedrò di ricordarmelo.”
    E così la serata continuò, tra danze e brindisi, fino a che la luna non brillò alta nel cielo, pronta a condurre nel regno dei sogni ogni anima del castello.


    Le giornate seguenti filarono nel pieno della quotidianità, con Hans e Sigurd che trascorrevano il loro tempo in compagnia della natura selvaggia e incontaminata della Danimarca, ove il minore si dilettava a narrare al maggiore una qualche favola composta da poco. Ma un tale privilegio, essendo principi, non sarebbe durato per sempre: gli oneri, prima o poi, giungono sempre a reclamare il loro tempo. Erano i primi giorni di giugno, quando ciò avvenne e Hans fu convocato alla corte del Re. Non appena venne annunciato, il giovane principe varcò l'ingresso della sala del trono e, giunto in prossimità del Re, s'inchinò.
    “Volevate vedermi, mio Re?”, chiese Hans, ancora piegato in riverenza.
    “Ebbene, sì, figlio. Odo molti dire che ti diletti nell'arte dello scrivere e lo stesso Erik, venuto qui prima di te, ha elogiato le tue doti dialettiche. Per questo motivo ti ho convocato. Ho un'importante mansione da affidarti e solo tu, grazie a codeste abilità intellettive, puoi essere utile al Regno.”
    “In che modo, Sire?”, domandò il principe, lo sguardo fisso sulla figura imponente e fiera del padre.
    “Diplomazia. Il Regno di Arendelle è pronto a incoronare la sua nuova regina, la principessa Elsa. Il tuo compito sarà quello di assicurarti buone relazioni con quelli che, un tempo, erano nostri alleati.”
    Hans sussultò e il cuore perse un battito, scosse il capo e sbatté più volte le palpebre: “Mio signore, non credo che... che le mie doti oratorie possano essere all'altezza per una siffatta incombenza.”

    “Mi fido del giudizio di Erik, avrei potuto mandare lui, ma ha insistito nell'affidare a te codesto impiego, poiché ti ritiene più adatto alla situazione.”
    “Oh... Vi sono grato, padre, mio Re, per avermi scelto”, ringraziò Hans con un nuovo inchino, questa volta ancora più sommesso.
    “Partirai con le prime luci dell'alba. Sarai accompagnato da alcuni consiglieri e cavalieri. Ora va' a prepararti.”
    Detto ciò, Hans si congedò e tornò nella propria camera dove era certo avrebbe trovato un Sigurd curioso e frenetico.
    “Allora? Cosa voleva il Re?”, chiese il fratello, girandogli intorno e con lo sguardo fisso su di lui.
    “Domani partirò per Arendelle, affari diplomatici. La nuova regina verrà incoronata e io devo mantenere buoni rapporti con il suo Regno, per il bene del nostro”, rivelò Hans, mentre si apprestava a preparare il baule da portare con sé.
    “E fino a quando starai via?”, domandò Sigurd, una nota di tristezza diluita nella voce.
    Il rosso scosse il capo e alzò le spalle. “Non lo so, spero di cavarmela in un paio di giorni, al massimo due settimane.”
    “Pensami, quando danzerai con le madame norvegesi!”
    “Non credo che avrò tempo per le danze, Sigurd. È la prima mansione importante che mi affida nostro padre, non voglio di certo distrarmi troppo.”
    “Che principe esemplare. Dai, ti aiuto con la roba...”, mormorò, infine, Sigurd, armeggiando con qualche capo del fratello.
    “Grazie, Sigurd. Vedrai che tornerò presto.”
    Così alle prime luci dell'indomani, Hans s'imbarcò sul veliero reale e partì alla volta di Arendelle.



    *Bjørn: In norvegese vuol dire orso.

    Edited by Rue Ryuzaki - 31/1/2024, 15:47
  12. .

    Da oggi inizia ufficialmente la Sfida di Scrittura Legami d’Amore!

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    I preliminari sono finiti, dunque è il momento di passare all’azione ;)
    Dopo aver scritto una storia coerente col tema da me proposto, ciascuna delle tre scrittrici partecipanti (Laura, Nancy e Rue) aprirà una discussione in questa sezione, mettendo come titolo “Legami d’Amore” o “Sfida di Scrittura 6”. Nella descrizione/sottotitolo ognuna dovrà scrivere il proprio nickname.

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    Il contenuto del post, ovviamente, dovrà essere costituito dalla storia :)
    A quel punto interverranno le lettrici-beta: ciascuna di loro leggerà solo la storia dell’autrice da cui è stata scelta come beta (Fanny leggerà la storia di Rue, Charly leggerà la storia di Laura, io leggerò la storia di Nancy) e darà tutti i consigli e le dritte che ritiene necessari.
    Quando autrice e lettrice-beta avranno raggiunto un accordo sulla forma definitiva della storia, essa dovrà essere pubblicata in questo topic ;)


    Ricapitolando:
    - da oggi le 3 autrici possono ufficialmente cominciare a scrivere le storie
    - ciascuna di loro, quando avrà scritto tutta la storia, la pubblicherà in una nuova discussione da aprire qui nella sezione “Mano alla penna!”, dal titolo “Legami d’Amore” o “Sfida di Scrittura 6”, e inserirà il proprio nickname nel sottotitolo
    - le 3 lettrici-beta si terranno pronte e ciascuna aspetterà che la sua autrice abbia aperto la discussione con la storia
    - ogni lettrice-beta è tenuta a leggere solo la storia della sua autrice, dando suggerimenti per migliorarla e/o correggendo eventuali errori commessi dall’autrice
    - il lavoro delle 3 autrici e delle 3 lettrici-beta è indipendente, poiché ogni autrice pubblicherà la sua storia in base ai suoi tempi, ovvero quando riesce a terminarla e si sente pronta per farla leggere alla sua beta, e ogni beta svolgerà il proprio lavoro di lettura e revisione autonomamente rispetto alle altre lettrici-beta
    - nel momento in cui beta e autrice saranno d’accordo sul fatto che la storia è pronta, ogni autrice pubblicherà la propria storia, ormai in forma definitiva, in questa discussione dove tutto è cominciato; qui avverranno le letture e i commenti “normali” che caratterizzano le sfide di scrittura :)

    Come limite di tempo, direi che si potrebbe fissare mercoledì 14 febbraio. In caso di imprevisti potete chiedermi di prorogare la scadenza della sfida (o eventualmente di anticiparla).

    Ricordate che non c’è un limite di parole per i vostri racconti (purché non arrivino a trasformarsi in storie lunghe a capitoli!) e che sono ammesse le fanfiction, ma soltanto se chi le scrive riesce a crearne una leggibile da tutti senza l’aiuto di una sinossi esplicativa. Le poesie e le filastrocche, invece, non sono ammesse.
    Se avete bisogno di rinfrescarvi ulteriormente la memoria sui parametri di questa sfida di scrittura, vi rimando al mio primo post.

    In bocca al lupo a tutte e che l’ispirazione vi accompagni!

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    Io, se per le altre va bene, vorrei chiedere a Fanny Solomon di farmi da lettrice-beta.
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    Errori più gravi


    - mancata concordanza dei tempi verbali (del verbo “giungere” e del verbo “preannunciare”) nella prima frase del primo testo => Tutti hanno corretto questo errore, ma Nancy ne ha commesso un altro dopo, lasciando il resto del testo al presente pur avendo coniugato i verbi della prima frase al passato

    - presenza, nel primo testo, di un sostantivo (“astro”) e di un pronome a esso riferito (“cui”) che non possono stare insieme (bisognava scegliere l’uno o l’altro)=> Tutti hanno corretto questo errore

    - uso scorretto del pronome complemento “li” (unito al verbo “facendo”) nel primo testo => Tutti hanno corretto questo errore

    - un verbo mancante (“era”) nella prima frase del secondo testo => Tutti hanno corretto questo errore

    - un verbo al condizionale errato (“verrebbe”, che andava sostituito con “verrà”) nel secondo testo => Tutti hanno corretto questo errore

    - un passato remoto coniugato male (“intromettè”) nel secondo testo => Tutti hanno corretto questo errore, tranne Rue

    - uso scorretto del pronome complemento “lo” all’inizio del secondo testo (andava eliminato, o al massimo sostituito con “ne”)=> Tutti hanno corretto questo errore

    - uso scorretto del pronome complemento “le” nel secondo testo (andava sostituito con “gli”, oppure eliminato lasciando solo il verbo “rispose”) => Non hanno corretto questo errore fanwriter e Nancy

    - uso del pronome complemento “le” che creava ridondanza nel secondo testo (il complemento di termine era già introdotto dalla preposizione “a”)=> Tutti hanno corretto questo errore, tranne Rue

    - errore ortografico nel secondo testo (“dà” anziché da’ o dai)=> Non hanno corretto questo errore Laura, fanwriter e Nancy

    - uso scorretto del pronome complemento “li” nel secondo testo* => Tutti hanno corretto questo errore, tranne Laura.

    * In un caso come questo, il pronome grammaticalmente più corretto è “loro”. Tuttavia, l’utilizzo del pronome “gli” al posto di “loro” è ormai considerato accettabile e, poiché il secondo testo è la trascrizione di un dialogo, risulta più credibile che ci sia “gli”. Ovviamente chi ha corretto “li” con “loro” non ha sbagliato.



    Errori meno gravi


    - verbo al plurale accanto al soggetto collettivo nel primo testo (“un gruppo di nuvole veleggiano”)=> Non hanno corretto questo errore Charly e Nancy

    - una frase, nel secondo testo, da spostare a capo rigo («È vero, ma verrà a trovarmi in estate e allora ci rivedremo»)=> Non hanno corretto questo errore Laura, Rue, Charly e Nancy

    - uso dell’imperfetto (“incalzava”) nel secondo testo** => Non hanno corretto questo errore Charly e Nancy

    - un verbo del dire con l’iniziale maiuscola anziché minuscola nel secondo testo => Non hanno corretto questo errore Laura, Rue, fanwriter, Charly e Nancy.
    Quello di Charly è un caso un po’ curioso, poiché ha messo la lettera maiuscola a tutti i verbi del dire presenti nel secondo testo, tranne a “s’intromise”
    .***


    ** Nel secondo testo il tempo della narrazione è il passato (nello specifico, il passato remoto dell’indicativo). L’imperfetto è comunque uno dei tempi passati dell’indicativo, quindi l’errore non è grave come se ci fosse stato, ad esempio, un presente (dell’indicativo, del congiuntivo o del condizionale).

    Semplicemente, non c’è un motivo che giustifichi l’uso dell’imperfetto al posto del passato remoto, che è usato nella coniugazione di tutti gli altri verbi del dire rilevabili nel testo. ;)


    *** Quando si scrive un dialogo, i verbi del dire dopo la battuta (disse, rispose, gridò, esclamò, chiese, ecc.) vengono scritti con l’iniziale minuscola, indipendentemente dal tipo di punteggiatura che c’è all’interno delle virgolette.

    Facendo una breve ricerca su Internet, giusto per approfondire un po’ l’argomento, ho visto che alcune persone li scrivono con l’iniziale maiuscola, ma si tratta di casi rari. Suppongo che l’uso della lettera minuscola sia una convenzione consolidatasi nel tempo (d’altra parte, nei libri che ho letto ho sempre trovato verbi del dire in minuscolo, anche se dentro il dialogo c’era un punto esclamativo o interrogativo). Pure Manzoni, ad esempio, scriveva i verbi del dire con l’iniziale minuscola.




    Errori di punteggiatura


    Il discorso sulla punteggiatura ho preferito isolarlo, poiché la scelta di una determinata punteggiatura anziché un’altra non è necessariamente un errore. Ad esempio, nel correggere la parte iniziale del primo testo (le frasi dopo il primo punto, per intenderci), alcuni di voi non hanno utilizzato il punto e virgola, bensì semplicemente la virgola o il punto. È sbagliato? No, perché è stato fatto con criterio, seguendo le regole della punteggiatura.
    La mancanza di una punteggiatura adeguata nella parte iniziale del primo testo è un errore, al quale voi partecipanti avete rimediato, ciascuno a modo proprio. ;)


    Altri errori di punteggiatura presenti nei due testi


    - una virgola errata tra soggetto (“un chiarore”) e predicato (“delinea”) nel primo testo, che andava tolta => Tutti hanno corretto questo errore

    - una virgola mancante, la cui assenza non permetteva di creare correttamente un inciso nel primo testo (“alcune, scontratesi coi raggi del sole, fiammeggiano”)=> Tutti hanno corretto questo errore

    - una virgola mancante nel secondo testo, necessaria per indicare la pausa breve dopo l’avverbio di affermazione “sì” («Sì, molto»)=> Non hanno corretto questo errore Laura, Fanny e Nancy.

    Per quanto riguarda la seguente frase del secondo testo
    CITAZIONE
    «Ormai la mia insegnante spiega in italiano e io capisco tuttotranne le parole troppo difficili. Per quelle c’è il vocabolario»

    l’uso della minuscola dopo i tre puntini sospensivi indica, in questo tipo di situazione, che il periodo che va da “ormai” a “difficile” è uno solo. Il termine “tranne”, che in questo caso introduce un complemento di esclusione, non dà inizio a un nuovo periodo. Convenzionalmente, se la frase dopo i puntini sospensivi è una continuazione del periodo che li precede, si preferisce l’iniziale minuscola… ma usare la maiuscola non può essere considerato un errore grave. ;)
    Nessuno dei partecipanti ha messo la lettera minuscola. Laura ha tolto i puntini sospensivi, scegliendo una punteggiatura a suo parere più appropriata che è corretta.



    Bilancio complessivo

    Laura: 2 errori gravi, 2 errori meno gravi (fra questi è inclusa la mancanza della virgola necessaria per indicare una pausa breve nel secondo testo), una improprietà (quella del verbo del dire con l’iniziale maiuscola mentre gli altri sono in minuscolo)

    Rue: 2 errori gravi, 1 errore meno grave, una improprietà (quella del verbo del dire con l’iniziale maiuscola mentre gli altri sono in minuscolo), una convenzione non rispettata (quella dell’uso dell’iniziale minuscola dopo i puntini sospensivi)

    fanwriter: 2 errori gravi, una improprietà (quella del verbo del dire con l’iniziale maiuscola mentre gli altri sono in minuscolo), una convenzione non rispettata (quella dell’uso dell’iniziale minuscola dopo i puntini sospensivi)

    Fanny: 1 errore meno grave (la mancanza della virgola necessaria per indicare una pausa breve nel secondo testo), una convenzione non rispettata (quella dell’uso dell’iniziale minuscola dopo i puntini sospensivi)

    Charly: 3 errori meno gravi, una improprietà (l’uso dei verbi del dire in maiuscolo mentre uno è in minuscolo), una convenzione non rispettata (quella dell’uso dell’iniziale minuscola dopo i puntini sospensivi)

    Nancy: 3 errori gravi, 4 errori meno gravi (compresa la mancanza della virgola necessaria per indicare una pausa breve nel secondo testo), una improprietà (quella del verbo del dire con l’iniziale maiuscola mentre gli altri sono in minuscolo), una convenzione non rispettata (quella dell’uso dell’iniziale minuscola dopo i puntini sospensivi).

    ~*~


    Direi che Laura, Rue e Nancy vanno nel gruppo degli scrittori, mentre Fanny va nel gruppo dei lettori-beta, al quale può unirsi anche Charly, se è disposta.
    fanwriter ha detto di non voler far parte del gruppo degli scrittori, quindi lo esorto a partecipare come lettore. :)

    Per il resto, ho parlato con Rue che, in qualità di moderatrice del forum, si è offerta di sottopormi un paio di testi da correggere (sempre tratti da un manuale o qualcosa del genere). Se supererò questa selezione, proverò a partecipare anch’io come lettrice-beta; almeno in quel caso potremmo essere in tre. Altrimenti sia Fanny che Charly dovrebbero accettare di fare da beta per due storie… Non so se a loro andrebbe bene :?

    Edited by Elizabeth Swann - 31/12/2023, 17:16
  15. .
    Nasce il giorno
    Molto prima che giunga l’alba, il cielo già la preannuncia. Affiorano lentamente dal buio le sagome degli alberi e delle case; le stelle smorzano il loro scintillio e pian piano si spengono; la luna impallidisce. La notte ritira così il suo mantello di velluto scuro, pronta a lasciar spazio al giorno nascente.
    Un chiarore sempre più deciso delinea l’orizzonte a levante finché non appare il sole. La luce dell’astro irrompe fra le ombre mattutine, illuminando i rami degli alberi e facendone risplendere i tronchi. Un gruppo di nuvole veleggia nel cielo azzurro pallido; alcune, scontratesi coi raggi del sole, fiammeggiano come i resti ardenti di un falò.


    Per correggere il primo testo era necessario:
    - accordare i tempi verbali nelle prime frasi;
    - inserire una punteggiatura appropriata nella parte iniziale, dopo il primo punto;
    - togliere una virgola errata messa tra soggetto (“un chiarore”) e predicato (“delinea”);
    - scegliere se mantenere il pronome “cui” o il sostantivo “astro”;
    - correggere il termine “facendoli” perché il pronome “li” era scorretto;
    - creare un inciso aggiungendo una virgola (“alcune, scontratesi coi raggi del sole, fiammeggiano”).
    C’era, infine, una frase in cui la maggior parte di voi ha privilegiato la concordanza grammaticalmente più corretta (“un gruppo di nuvole veleggia”), ma in cui mantenere la concordanza a senso, lasciando il verbo al plurale accanto al soggetto collettivo, non costituisce errore grave, poiché tale costruzione è diventata di uso comune. :)
    Ho anche visto che alcuni di voi hanno preferito rendere il testo al passato, anziché lasciarlo al presente. Ovviamente non si tratta di uno sbaglio se si segue la concordanza dei tempi verbali! ;)



    Scuola senza frontiere
    Mentre un giovane fotografo era intento a scattare alcune istantanee, Nina cominciò a intervistare i ragazzi cinesi. Avvicinò uno fra tanti.
    «Ciao, da quanti anni sei in Italia?»
    «Due» rispose lui. «Sono venuto con i miei genitori e i miei fratelli minori. Abbiamo un ristorante qui a Milano, in periferia».
    «Che bello!» esclamò Nina. «Adoro la cucina cinese. A te piace quella italiana?»
    «Sì, molto. Vado matto per la pizza, che è anche il piatto preferito dei miei fratelli!»
    «Hai detto che sono tutti qui con te in Italia, giusto?»
    «No, solamente i più piccoli» precisò il ragazzo cinese. «Meno male che ci sono, altrimenti mi sarei sentito solo: mio fratello maggiore è rimasto a Pechino e lavora lì».
    «Scommetto che ti manca» disse Nina in tono comprensivo.
    «È vero, ma verrà a trovarmi in estate e allora ci rivedremo».
    «Dei tuoi fratellini, invece, che mi racconti? Gli vuoi bene o ti fanno perdere la pazienza?»
    «Sono delle pesti, lo ammetto, però mi diverto tanto a giocare con loro» rivelò il ragazzo cinese.
    A Nina sfuggì un sospiro. «Sei davvero fortunato, sai. Io sono figlia unica…»
    «E ti annoi molto?»
    «Un po’».
    «Nina, per favore, da’ un po’ di spazio anche a me! Lasciami fare qualche domanda» s’intromise un compagno di classe della ragazza. Guardò lo studente cinese e disse: «Sei molto bravo in italiano. Dove hai imparato a parlarlo?»
    «A scuola» gli rispose l’interpellato, un sorriso orgoglioso stampato sul volto. «Ormai la mia insegnante spiega in italiano e io capisco tutto… tranne le parole troppo difficili. Per quelle c’è il vocabolario».
    «E se non capisci una cosa durante la lezione, non interrompi la professoressa mentre parla? Sicuramente ti sarà capitato» incalzò il compagno di Nina.
    «Non credo che lo farebbe» intervenne lei. «Per un cinese è estremamente scortese alzare la mano per chiedere spiegazioni…»


    Nel secondo testo c’erano: un verbo da aggiungere nella prima frase, due tempi verbali da correggere (il condizionale “verrebbe” e l’imperfetto indicativo “incalzava” andavano sostituiti con il futuro semplice “verrà” e con il passato remoto “incalzò”), un verbo al passato remoto coniugato male (“intromettè”). C’erano poi tre pronomi personali complemento errati: “lo”, “li” e “le”. In un altro caso l’uso del pronome era ridondante (“a Nina le sfuggì un sospiro”), in quanto il complemento di termine era già introdotto dalla preposizione a.
    “Esclamò” andava messo in minuscolo, dato che gli altri verbi del dire usati dopo le virgolette avevano l’iniziale minuscola.
    Era presente un errore di ortografia (“dà” al posto di da’, ovvero del troncamento di “dai”), mancava una virgola e in un caso era necessario andare a capo rigo.
    Per quanto riguarda l’uso della maiuscola dopo i tre puntini sospensivi, in questo caso specifico era preferibile utilizzare la lettera minuscola, poiché la frase dopo i puntini non dava inizio a un nuovo periodo.

    Sono a disposizione per qualsiasi vostro dubbio o bisogno di chiarimenti.
    Per il momento mi limito a complimentarmi con Fanny, che ha svolto il lavoro migliore con il secondo testo (col primo si può dire che ci avete azzeccato tutti!), e a ringraziare il resto dell’utenza che ha partecipato a questa prova amichevole
    ^_^



    Edited by Elizabeth Swann - 28/12/2023, 22:51
89 replies since 29/8/2022
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