ESTEL ~ Evviva Scrivere Trame E Leggere!

Votes taken by Fanny Solomon

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    Anch'io ho una mezza ideuzza, magari sarà breve breve, ma spero di riuscire a completare entro il termine ☺️
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    Eccomi giungere finalmente anch'io a commentare le storie di questa bella sfida ^_^

    Prima di soffermarmi su ognuno dei tre componimenti, voglio premettere che sono rimasta piacevolmente stupita dalla scelta delle tre autrici di non trattare il classico amore romantico idealizzato di coppia, ma al contrario di saper declinare questo tema in una chiave molto personale e originale, mostrandoci personaggi e relazioni imperfette eppure per questo condivisibili e realistiche.

    Complimenti a tutte e tre per l'inventiva e l'impegno.

    Passo ora brevemente ai commenti.

    Hans, Principe della Danimarca di Rue Ryuzaki

    Ho avuto il piacere di essere scelta come beta-reader dall'autrice a cui tuttavia, a parte qualche refuso in punteggiatura, non ho avuto da appuntare grosse correzioni, trovando il suo stile come sempre pulito e scorrevole, con quella vena di ironia mista ad una punta di nostalgia che rendono la lettura davvero simile a quella di una favola.
    Mi ha colpito la sua scelta di trattare i legami di fratellanza, lasciando in secondo piano un accenno di amore romantico, o piuttosto il tema del matrimonio combinato, e ammetto che fino ad un certo punto non avevo minimamente pensato ad uno spin-off/what if di Frozen, sarà anche perché non è uno dei classici recenti che ho particolarmente apprezzato. Ad ogni modo, questo è un racconto che tra ambientazione nordica, linguaggio forbito e accenno a personaggi leggendari, è riuscito a trasportarmi in un mondo lontano, quello della corte di Danimarca, rendendomi partecipe dei battibecchi e dei momenti di complicità tra i giovani principi, tanto diversi per temperamento, ma uniti tra loro da un legame di fratellanza particolarmente forte nel caso di Hans e Sigurd, segnato da stima e affetto.
    Ovviamente, come già espresso dalle altre commentatrici, anch'io mi aspetto di leggere al più presto cosa hai pensato per riscrivere la storia canonica!

    Ferite rimarginate di -Laura-

    La narrazione fiume di questa storia intensa e molto introspettiva mi ha messa un po' in difficoltà, nel senso che mentre proseguivo a leggerla non potevo fare a meno di chiedermi se alla fine ci sarebbe stato un po' di sollievo e di riscatto per questi personaggi così tormentati, ma, ahimè, il finale da te scelto mi ha rincuorata solo parzialmente, nel senso che lascia intravedere l'inizio di una risoluzione, però io mi aspettavo qualcosa di più netto.
    La mancanza di comunicazione qui si accompagna all'incapacità di comprendere l'altro, e l'incomprensione pian piano si trasforma in paura, angoscia, depressione. In questo caso il tema centrale è un'amore materno prevaricante, oppressivo, quasi morboso, quello di Eloisa che finisce per soffocare la personalità e i desideri della figlia Luana, con la sua ossessione di proteggerla a tutti i costi dal male.
    La tensione è data anche dal fatto che scopriamo solo verso la fine da cosa derivi questo suo atteggiamento un po' malsano e allora diciamo che il suo comportamento diventa in una certa misura comprensibile. In alcuni punti ho avvertito qualche ripetizione di troppo, nelle parole e anche nei concetti, oltre a qualche piccolo refuso. Il pathos con cui tratti la descrizione di gesti ed emozioni è un po' ridondante, finendo per sfociare quasi nel patetismo.
    Avrei preferito vedere magari un salto nel futuro in cui si sarebbe capito che il loro rapporto avesse avuto un cambiamento, che la protagonista avesse riacquistato fiducia e sicurezza in se stessa, mentre così com'è il finale mi sa un po' di irrisolto.

    Il filo rosso d'amore di Nancy Cuomo

    Abbastanza particolare anche questa storia che comincia in media res mettendoci subito di fronte ad una drammatica rottura determinata dalla classica divergenza di opinioni, anche se qui entra in gioco pure un po' di giustificabile amor proprio: un rapporto d'amore dovrebbe essere alla pari, non pretendere sottomissione né da una parte né dall'altra, tantomeno essere vissuto come un dovere.
    Comunque sia, il tuo protagonista Salvo sembra mettere da parte tutti i suoi buoni propositi e le sue convinzioni nel momento in cui si rende conto di poter essere determinante per il futuro di una giovane, esattamente la sorella della donna che, nonostante tutto, continua ad amare. Lo svolgimento della vicenda dell'incidente mi è parso un po' affrettato, avrei apprezzato qualche dialogo in più, però il discorso del filo rosso - una leggenda giapponese, se non erro - funziona bene nell'evidenziare il legarsi di queste tre persone, che sono quasi state destinate a incontrarsi, e negli ultimi paragrafi il breve sguardo al loro futuro fino ad oltre la vita terrena è stato un tocco emozionante e inaspettato.


    Infine, per rispondere alla domanda di Elizabeth Swann , io sarei benvolentieri disposta a fare da lettrice beta per eventuali nuove iniziative :)

    Edited by Fanny Solomon - 22/3/2024, 19:46
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    Avevo indovinato la citazione <3 (conosco a memoria tutti i dialoghi dei primi tre film della trilogia :] )

    Ho seguito Poldark e visto una volta anche Cenerentola live action (anche se continuo a preferire la versione animata), mentre sconoscevo Grand Hotel.

    Comunque sia, le tre opzioni per la storia da scrivere mi ispirano parecchio, perciò potrei riuscire a comporre qualcosa, anche se non troppo lungo.
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    Ciao Rue! Io non ho altre correzioni da segnalarti, per me puoi pure pubblicare :)
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    Sto leggendo "La vera storia del pirata Long John Silver" di Bjorn Larsson, scaricato in formato e-book tantissimo tempo fa, cominciato e poi lasciato a metà nei meandri del PC :XD:
    Capisco che lo stile è volutamente molto "grezzo" e schietto, in quanto l'autore immagina che a raccontare sia proprio il pirata in questione in prima persona, però a volte tutte quelle ripetizioni mi urtano. Per il resto, a me che sono appassionata dell'argomento, sta piacendo molto.

    Veramente vorresti riscrivere Frozen?! Ammetto che io non l'ho amato particolarmente, né il primo né il secondo, visti più che altro perché sono affezionata al brand Disney e perché se ne faceva un gran parlare come di un qualcosa di rivoluzionario, cosa che ho colto solo in parte.
    Beh, sarò curiosa di leggere la tua versione ;)
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    Ho scelto la frase "C'è solo una tenue speranza", non solo perché l'ho riconosciuta, ma anche perché la condivido: è un pensiero solo apparentemente rassegnato, ma che in realtà implica la volontà di non arrendersi davanti ad una situazione che appare immodificabile, di reagire nonostante tutto sembra contrario alla riuscita.
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    Guarda, i refusi sono abbastanza frequenti anche su testi pubblicati da case editrici, perciò non fartene un cruccio ;)

    Ma sai che anch'io sto leggendo in questi giorni un libro, tradotto dall'inglese, in cui ogni due righe c'è un "disse, dissi", che un po' mi ha fatto storcere il naso: la lingua italiana è così ricca di vocaboli che mi pare un pigro non sfruttare dei sinonimi. :)

    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 31/1/2024, 15:29) 
    Vorrei chiederti come mai il la "s" di "si alzò" non va in maiuscolo? Cioè capisco il perché, visto che è preceduto dalla virgola, ma allo stesso tempo non mi è chiaro perché l'anno scorso mi era stato fatto notare che:
    i verbi del "dire" legati al discorso diretto vanno in minuscolo, mentre gli altri verbi che non sono verbi del dire vanno in maiuscolo. Quindi io ho ragionato: c'è il punto esclamativo e dopo di esso va la maiuscola, anche perché non è un verbo del dire.
    Spero di essere stata chiara :XD:

    Questa regola sinceramente non la conoscevo :blink:
    Non reputo sbagliato né il maiuscolo né il minuscolo, a dire il vero. Ammetto che dovrei fare qualche ricerca in proposito per dirimere la questione.
    Comunque io avrei inserito una minuscola solo per uniformare al resto del testo.

    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 31/1/2024, 15:29) 
    Ho una domanda generale, secondo te la storia è fluida ed è comprensibile anche a chi non ha visto l'opera originale?

    A mio parere la storia è scorrevole, leggera, ironica e fino ad un certo punto, precisamente fino a quando non hai menzionato Arendelle, io l'avrei reputata del tutto originale. Tra l'altro la tua predilezione per le ambientazioni e le leggende Nordiche, che hai già trattato in altri scritti, la rende riconoscibile come tua opera.
    Inoltre hai trattato l'argomento dei legami d'amore in maniera molto trasversale, puntando più sulla fratellanza e anche questo non mi ha rimandato subito alla trama di Frozen.
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    Ciao Rue Ryuzaki ti scrivo in questo momento solo per rassicurarti del fatto che ho già letto la tua storia e ho fatto una prima revisione (anche se non ho trovato tantissimo da correggere).

    Prima di pubblicare le mie osservazioni, però, vorrei fare una seconda analisi a mente più lucida.

    Conto di risponderti non più tardi della metà della prossima settimana ;)
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    Anche se poco prolifica come scrittrice, confermo la permanenza nel gruppo "Signori di Andúnië" :)
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    CITAZIONE (Rue Ryuzaki @ 2/1/2024, 15:16) 
    Io, se per le altre va bene, vorrei chiedere a Fanny Solomon di farmi da lettrice-beta.

    Ciao Rue Ryuzaki Scusa se ti rispondo solo ora: accetto con piacere! A disposizione :D ;)

    Edited by Fanny Solomon - 6/1/2024, 17:43
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    Buona sera a tutti ^_^
    Purtroppo, nonostante le mie previsioni, riesco tutt'ora a frequentare poco il forum, tra lavoro e altre problematiche. Ma durante queste vacanze potrei avere un po' più di tempo libero.

    Perciò penso di poter dare la mia adesione come lettrice beta, per la scrittura al momento mi servirebbe maggiore concentrazione. Se per una sfida o un contest mi è indifferente :)
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    Salve a tutti! bye1 Arrivo anch’io a commentare le storie di questo contest :)
    Come premessa, devo anche questa volta complimentarmi con l’inventiva e l’originalità di tutti gli autori che si sono messi alla prova, oltre che con chi lo ha ideato: l’idea delle zucche e delle parole suggerite per immagini era davvero molto carina. ^_^
    Chiedo perdono se i miei commenti saranno un po’ sintetici, ci tenevo a lasciare il mio parere nonostante in questi giorni il tempo libero scarseggi.

    La Lunga Notte di Prinder Lock di Tyrus
    Dramma horror dal ritmo altalenante, tra picchi di spavento e momenti di calma, perfettamente calato nell’atmosfera frenetica e abbacinante di un Luna Park, con sorprendenti risvolti fantasy, introspettivi e onirici e una spruzzata di piacevole romanticismo. Ho avvertito degli echi al concetto di multiverso visto negli ultimi prodotti del cinematic universe Marvel, come What If e Loki, ciò non toglie che rimanga un’interpretazione originale e con sviluppi inaspettati. Interessante l’uso delle parole chiave e in particolare della clessidra. Qualche svista nella forma e in particolare nell’uso dei verbi che passano dal passato al presente e viceversa senza logica, ma nel complesso lo stile introspettivo è coinvolgente e il messaggio finale di un superamento dei propri mostri interiori davvero riuscito.

    Il luna park infestato di Nancy Cuomo
    Stessa zucca di partenza e dunque stessa ambientazione ma questa volta si viaggia tra lo spazio e il tempo, con una casa dei fantasmi che diviene tramite magico tra ricordi, dolori e faccende in sospeso, personaggi storici e vicende personali. Mi ha un po’ spiazzato l’inserimento di un personaggio del Far West americano, dal momento che i due protagonisti hanno nomi italiani; anche il riferimento ai ragazzi del ’99 può includere varie nazionalità. Di contro mi è piaciuto il ribaltamento del classico tema ricorrente del fantasma in cerca di liberazione, che alla fine si rivela essere proprio Mena, in un certo senso, capendo di potersi liberare della sua sofferenza soltanto aiutando la madre a non essere più sola. Epilogo triste ma impregnato di una dolce malinconia.

    La danza macabra di Magic_Charly
    Fiabesco, inquietante e intrigante, ha i toni di un racconto tradizionale, antico, in cui infanzia, mistero, scoperta, perdita di innocenza, amore e sacrificio si tingono di morte, il tutto in una ben delineata atmosfera notturna, lugubre e quasi gotica, oserei dire burtoniana. Bello il legame d’affetto tra i due fratellini, affascinante la scena della danza con i folletti che improvvisamente diventano creature diaboliche, e poi gran colpo di scena l’entrata del licantropo/vampiro (sulle orme di Bram Stoker che lo descrisse così) con la sua proposta e lo svelamento del vero tesoro sepolto nel cimitero. Ho trovato lo stile scorrevole e suggestivo e ben amalgamate al contesto le parole, eccetto “teschio” che gioca un ruolo minore nella vicenda.

    La Strega del Bosco di Rue Ryuzaki
    Storia fantastica, metaforica ed ecologista, mi ha ricordato un po’ le leggende classiche un po’ le riflessioni leopardiane sulla volontà vendicativa della natura, che qui assume le vesti di una strega bellissima e affascinante ma anche crudele e inesorabile, con un terribile piano di sterminio stile Thanos, portato avanti però dapprima in maniera subdola con degli apparentemente innocui biscottini allo zenzero. Perfetto l'uso delle parole chiave. Vicenda suggestiva e ben raccontata, anche se non strettamente collegabile al periodo di Halloween, ma inseribile in un contesto più ampio.

    La maledizione di Seth di -Laura-
    Storia particolarmente lunga e complessa che mescola in maniera eclettica i miti dell’antico Egitto (che personalmente adoro e conoscevo) con un contesto inizialmente contemporaneo, con dei momenti che mi hanno fatto pensare un po’ a Casper, per parlare di famiglia, riscatto e rinascita. Non era affatto facile mettere insieme le parole chiave che le erano state attribuite, ma l’autrice ha saputo sbizzarrirsi, anche se non mi è stato ben chiaro il finale in cui il gesto nel presente di Jamal avrebbe cambiato il passato, ormai scritto, dell’Egitto … La narrazione è ricchissima di dettagli e vocaboli ricercati che ben si adattano a dare voce a personaggi di una certa levatura, sebbene il cattivo Seth lo trovo meglio caratterizzato rispetto agli eroi.

    In conclusione, ho apprezzato l’impegno e la fantasia di tutti gli autori, i racconti hanno tutti saputo intrattenermi e sorprendermi con risvolti e finali imprevedibili, ma il mio voto va a Magic_Charly la cui storia, per atmosfere, immagini e sentimenti l’ho sentita più vicina ad un omaggio alla festa oggetto del contest.
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    Presa visione, scusate il ritardo ^^"

    E grazie per avermi permesso l'accesso allo Scrigno delle Gemme, nonostante la mia presenza. un po' altalenante :]

    Ne approfitto subito per andare a recuperare qualche storia che mi ero persa ;)
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    Rieccomi a commentare brevemente anche le altre due storie del contest. Ammetto che la loro lunghezza mi ha costretta a rimandare più volte la lettura o a interromperla per mancanza di tempo, ma alla fine ero davvero curiosa di scoprire cosa si fossero inventate le autrici e dunque ci tenevo a concluderle :)

    Elizabeth Swann Ciò che il cuore ha celato per anni
    Personalmente ho un rapporto un po' conflittuale con le storie che catapultano i personaggi di una storia conosciuta con delle regole e un'ambientazione ben definita in un universo alternativo, nel senso che a volte apprezzo la fantasia e se ben scritte risultano divertenti, in altri casi invece non riesco proprio a staccare i personaggi dal loro contesto originario e quindi mi è più difficile riuscire a farmi coinvolgere.
    Nel caso dei personaggi di Pirati dei Caraibi mi è capitato rarissimamente per non dire mai di imbattermi in una fanfiction AU e questo tuo esperimento è forse una delle poche eccezioni in cui tutto sommato, in linea generale. sono riuscita a riconoscere i caratteri originali. Non hai snaturato troppo nessuno e ho colto anche i tanti rimandi ai film disseminati qua e là, tra cui ovviamente la dichiarazione d'amore di Will. Interessante il modo in cui hai riscritto la faccenda del cuore che rimane un suo "punto debole", mentre Elizabeth è perfettamente calata nel mondo contemporaneo (d'altronde è rappresentata come una donna moderna ed emancipata per la sua epoca).
    Quello che a tratti mi stona è Jack Sparrow, principalmente perché non riesco a scinderlo dal suo look e dal suo ricercato modo di parlare e immaginare qualcuno che si esprima così al giorno d'oggi mi risulta meno facile. Ciò non toglie che hai reso bene anche lui, nella sua eccentricità fuori luogo :D .
    Norrington come dottore invece mi pare un alter ego perfetto, tanto lui è uomo rigoroso e dedito al lavoro.
    I dialoghi e le introspezioni sono sempre il tuo punto forte e ho apprezzato i battibecchi tra i due timidi innamorati che sono naturalmente sfociati in una tenera relazione romantica.
    Diciamo che quando penso ad una storia "what if" immagino più che altro la modifica di un singolo evento, mentre questo racconto per me si inserisce in una categoria universo alternativo. Complimenti comunque per aver sperimentato ed essere riuscita a sviluppare una storia di questo tipo.

    -Laura- E se… Aurora non fosse solo una principessa?
    Anche il tuo racconto secondo i miei canoni non rientra strettamente nella categoria what if, ma può ritenersi più un cross over, dato che hai tratto ispirazione tanto dalla riscrittura della fiaba fatta dalla Disney quanto dal live action, che ammetto di aver visto una sola volta e di non aver affatto apprezzato. In generale non mi piace la tendenza degli ultimi anni di riscrivere i cattivi delle fiabe facendoli apparire semplicemente incompresi e non nutro nemmeno molta simpatia per la Jolie, per cui il personaggio di Maleficent, così come rivisitato, incontra poco i miei gusti. :?
    Comunque sia, volevo capire come saresti riuscita a cambiare soprattutto Aurora che sia nel film d'animazione quanto nella versione live action non ha un ruolo molto attivo (nel cartone è caratterizzata pochissimo). Man mano che proseguivo la lettura ho capito che la tua fonte di ispirazione è stata soprattutto quella del film, sia nell'ambientazione molto più tetra e fatata, sia nella resa dei personaggi di contorno, tra cui le fatine (che io adoravo nel cartone, dove avevano molto spazio) e re Stefano che qui diviene il vero antagonista, crudele e senza alcuna redenzione.
    Nel personaggio da te ideato, Nereide, invece ho avvertito una certa somiglianza con la protagonista di un altro tuo racconto, che era anch'essa una fatina dall'aspetto insolito, ma in quel caso non compiva azioni malvagie per sfogare la sua frustrazione.
    La storia è davvero molto lunga, forse l'avrei digerita meglio se strutturata in capitoli, anche perché nella prima parte ti sei soffermata a descrivere molto bene le sensazioni di paura, angoscia e smarrimento di Aurora, mentre poi il suo progressivo avvicinamento a Nereide, il cambiamento di quest'ultima e lo scontro con l'esercito di Re Stefano mi sono apparsi meno approfonditi e un po' affrettati.
    Anche la trasformazione finale di Aurora è arrivata in maniera rapida, così come la scoperta dei suoi poteri.
    Malefica continua a non convincermi in questa versione "mamma buona", anche perché l'hai resa un po' troppo emotiva, con le sue lacrime, e davvero scostante e dura con la figlia che dichiara di amare.
    Nell'insieme comunque il tuo modo di scrivere risulta sempre piacevole, sei molto brava nelle descrizioni e nell'uso di vocaboli ricercati, pur con qualche piccola svista qui e lì nei tempi verbali e nella battitura.
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    Sono riuscita a leggere solo le prime due storie, perciò intanto mi fa piacere lasciare un parere su queste.


    Rue Ryuzaki Sarò il Tuo Appoggio
    Premetto che conosco solo a livello scolastico i personaggi che hai scelto per il tuo racconto, mentre la serie cui ti sei ispirata non l’ho mai vista (ne ho però sentito parlare molto e chissà che prima o poi non riesca a recuperarla).
    La sinossi mi ha aiutato ad entrare un po’ nelle vicende, però, sono sincera, non sono sicura di essere riuscita a capire bene quale sia il what if: il fatto che Merlin decida di tornare sui suoi passi e aiutare l’esiliata Morgana? Non conoscendo a fondo le vicende, dai soli riferimenti che hai inserito, ho avvertito poco il peso di questa scelta e quale cambiamento radicale possa comportare nella storia.
    Nonostante questo, ho apprezzato la lettura che è stata scorrevole e il tenero rapporto di amicizia (o forse qualcosa di più?) tra i due protagonisti, gravati dal possedere potenti poteri, mi ha trasmesso un senso di dolcezza, malinconia ma anche speranza, quella che si ha quando ci si trova di fronte ad un cammino ancora sconosciuto ma si può contare su un compagno di viaggio che lo renderà meno difficile. ^_^

    Nancy Cuomo Il mio cuore nelle tue mani
    Come prima cosa, devo dirti che dopo Will ed Elizabeth, Jack ed Angelica sono la mia coppia preferita di Pirati dei Caraibi (ho anche scritto più volte su di loro) e mi sono rammaricata in questi anni di non trovare abbastanza storie incentrate su di loro, tanto quanto che il personaggio della bella spagnola sia rimasto in una sorta di limbo e non abbiamo più saputo nulla di lei (colpa degli sceneggiatori del quinto film =_= ).
    Ad ogni modo, tornando alla tua storia, la questione del chi avrebbe potuto pugnalare il cuore di Davy Jones sicuramente è uno dei what if più chiacchierati e discussi nel fandom. Jack Sparrow avrebbe potuto farlo, è vero, più volte dichiara che il suo sogno è l’immortalità, ma in fin dei conti non è un tipo ligio al dovere, è molto vizioso, ama troppo la sua libertà per doversi astenere dal fare ciò che desidera, quando lo desidera (compreso tornare a Tortuga!) e diventare Capitano dell’Olandese a conti fatti comporta più oneri che onori. Insomma è pur sempre una maledizione. X)
    Comunque sia, mi è piaciuto vederlo una volta tanto in una veste meno sbruffona, gravato dalla responsabilità del suo ruolo e da tutto ciò che comporta l’essere a contatto tutti i giorni con il lutto, la disperazione e il dolore. Un po’ meno mi ha convinto il suo slancio apertamente romantico nei confronti di Angelica: come ti ho detto prima, loro mi piacciono come coppia, più che altro perché trovo divertenti i loro battibecchi, l’essere l’una lo specchio dell’altro e cercare continuamente di circuirsi e di averla vinta. Però trovo la loro relazione sin troppo problematica e irrisolta per poter credere che, rivedendosi dopo tanti anni, vogliano trascorrere l’eternità insieme uno accanto all’altra. Secondo me per entrambi sarebbe una tortura infernale! :XD:
    Come altre lettrici inoltre, pur avendo capito che la tua volontà era soffermarti sul duo protagonista, aggiungo che in certi passaggi ho avvertito un po’ di fretta nel narrare di tanti eventi e personaggi, da Anamaria a Barbanera, che, pur avendo una certa importanza nello sviluppo della storia, finiscono per essere solo citati.
    Anche dal punto di vista formale c’è qualche piccola svista da correggere per rendere la lettura più scorrevole.
    Se avrai tempo e volontà di approfondirla, sarò la prima a leggere ;)

    Edited by Fanny Solomon - 15/9/2023, 15:47
57 replies since 29/8/2022
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